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1. Ad eccezione del volume dell’allarme acustico, che può essere regolato, le altre caratteristiche degli allarmi,
quali le impostazioni della priorità degli allarmi, la luce degli allarmi lampeggianti, ecc., non possono essere
regolate dagli utenti. Inoltre, tutti gli allarmi in questo monitor paziente sono allarmi di tipo “non-latched”
(non-bloccato), ovvero, quando una situazione di allarme scompare, l’allarme corrispondente si arresterà
automaticamente. L’intervallo di volume degli allarmi è indicata qui di seguito:
• Superiore: 0dB~80dB (La distanza tra la parte anteriore del dispositivo e lo strumento di misurazione è 1
metro)
• Medio: 0dB~75d (La distanza tra la parte anteriore del dispositivo e lo strumento di misurazione è 1 metro)
• Inferiore: 0dB~70dB (La distanza tra la parte anteriore del dispositivo e lo strumento di misurazione è 1 me-
tro))
2. Le impostazioni di allarme sono stabili; ciò significa che le precedenti impostazioni saranno mantenute
anche in caso di spegnimento del monitor paziente dovuto a un’inaspettata interruzione di energia e conse-
guente riavvio manuale.
6.5 Testare gli allarmi
Quando il monitoraggio si avvia, viene eseguito un test automatico. La luce dell’allarme si accenderà e il
sistema emetterà un Bip. Ciò sta a indicare che gli indicatori degli allarmi acustico e visivo funzionano corret-
tamente.
Per condurre ulteriori test di allarmi relative a singole misurazioni, eseguire la misurazione su se stessi (per
esempio SpO
2
o CO
2
) o accedere alla modalità Demo, oppure utilizzare un simulatore. Quindi, regolare i limiti
di allarme e controllare che l’allarme si comporti nel modo corretto.
6.6 Situazioni di allarme
Quando si verifica una situazione di allarme, seguire le seguenti fasi e agire in modo appropriato:
1. Controllare le condizioni del paziente.
2. Confermare il parametro di allarme o la categoria di allarme.
3. Identificare l’origine dell’allarme.
4. Agire in modo appropriato per eliminare la condizione che ha dato origine all’allarme.
5. Assicurarsi che la condizione che ha dato origine all’allarme sia stata corretta.
Capitolo 7
MONITORAGGIO ECG
7.1 Introduzione
L’elettrocardiogramma (ECG) è uno strumento utilizzato principalmente per la valutazione dell’attività elettri-
ca del cuore. I segnali ECG vengono rilevati da elettrodi posti sulla superficie della pelle; questo dispositivo
connette i segnali ECG e li rappresenta sul monitor come forme d’onda e valori numerici, quali ad esempio
la frequenza cardiaca. La misurazione del segmento ST e la rilevazione di aritmie sono altre due funzioni dei
segnali ECG.
Gli elettrodi ECG collegano il paziente e le derivazioni e/o il cavo ECG, le derivazioni e/o il cavo sono collegati
al monitor. La selezione del tipo di elettrodi e la posizione degli elettrodi stessi sono aspetti molto importanti
per garantire una misurazione ECG accurata.
7.2 Informazioni in materia di sicurezza
Con questo monitor paziente possono essere utilizzati soltanto cavi ECG e/o derivazioni forniti dal produttore;
l’utilizzo di cavi di altri produttori potrebbe essere causa di prestazioni anomale o scarsa protezione durante
l’uso del defibrillatore.
Utilizzare sul paziente lo stesso tipo di elettrodi autorizzati e che non abbiano superato il loro ciclo di vita. Se
si riscontrano effetti collaterali quali allergie sulla pelle, la misurazione deve essere arrestata immediatamente.
AG
EtAA2
Limite Superiore
3.0
Limite Inferiore
0
Ins.AA2
Limite Superiore
3.0
Limite Inferiore
0
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