66
in quanto gli impianti non hanno lo scopo di trasferire o
supportare le forze sviluppate durante le normali attività
fisiche. L’eventuale decisione di rimuovere il dispositivo
deve essere presa dal medico e dal paziente tenendo in
considerazione le condizioni mediche generali del
paziente ed i potenziali rischi associati ad un secondo
intervento chirurgico.
Questi dispositivi non rappresentano l’unico meccanismo
per fornire supporto alla colonna vertebrale. Indipendente
mente dall’eziologia della patologia spinale per la quale è
stato scelto l’impianto di questi dispositivi, si sarà pianificata
una fusione spinale o un’artrodesi e la si sarà ottenuta in
base alle aspettative e alle necessità. Senza un completo
supporto biologico fornito dalla fusione spinale, non ci
si può aspettare che i dispositivi supportino la colonna
vertebrale in modo indefinito, per cui potranno avere
un esito negativo in molti modi. Questi modi potranno
comprendere la rottura dell’interfaccia metalloosso,
frattura dell’impianto o insufficienza ossea.
Quando si utilizza una strumentazione spinale posteriore
nei bambini, è opportuno che i bambini abbiano un’età
superiore a dieci anni, ma non è necessario che abbiano
raggiunto la maturità scheletrica. In circostanze particolari,
gli impianti possono essere utilizzati anche su bambini
di età inferiore. A causa delle difficoltà nella conduzione
degli studi randomizzati sulle prospettive nei bambini, i dati
sull’uso pediatrico di questi sistemi spinali sono limitati.
Il chirurgo che esegue l’impianto deve considerare atten
tamente la dimensione ed il tipo di impianto più adatto in
base all’età, alle dimensioni, al peso e alla maturità sche
letrica del bambino. Poiché i pazienti pediatrici possono
crescere ulteriormente dopo l’impianto, la probabilità di
un successivo intervento per la rimozione e/o la revisione
dell’impianto è maggiore rispetto a quanto avviene per
i pazienti adulti.
MOBILIZZAZIONE POST-OPERATORIA
Fino a quando la maturazione della massa di fusione
non è confermata dall’esame radiografico, è consigliata
l’immobilizzazione esterna (ad esempio tramite
apparecchiature ortopediche di sostegno o gesso).
Spiegare al paziente come ridurre le sollecitazioni
sull’impianto è estremamente importante per evitare
i problemi clinici che possono essere associati alla rottura
della fissazione.
CONTROINDICAZIONI
Le affezioni che hanno dimostrato di poter essere trattate
in modo sicuro e prevedibile anche senza l’impiego di
dispositivi di fissazione interna sono da considerarsi
controindicazioni relative all’uso di questi dispositivi.
Un’infezione sistemica in corso o un’infezione localizzata
nel sito dell’impianto proposto sono da considerarsi
controindicazioni all’impianto.
Un’osteoporosi grave è una controindicazione relativa in
quanto può impedire l’adeguata fissazione delle ancore
spinali, pregiudicando così l’uso di questo o di qualunque
altro sistema spinale.
Qualunque evento o condizione che impedisca completa
mente la possibilità di fusione, quale ad esempio cancro,
dialisi renale o osteopenia, deve essere considerato una
controindicazione relativa. Altre controindicazioni relative
comprendono obesità, alcune affezioni degenerative e
sensibilità ai corpi estranei. Oltre a ciò, anche l’attività o la
capacità mentale del paziente possono essere considerate
controindicazioni relative a questo tipo di intervento. I
rischi si presentano in modo particolare in caso di pazienti
che, in base all’attività o allo stile di vita o che a causa
di condizioni quali malattie mentali, alcolismo o abuso
di farmaci, possono sottoporre l’impianto a sollecitazioni
eccessive durante la guarigione ossea, esponendolo ad
un maggiore rischio di rottura. Vedere anche la sezione
AVVERTENZE, PRECAUZIONI E POSSIBILI EFFETTI
COLLATERIALI RELATIVI A DISPOSITIVI METALLICI
TEMPORANEI PER LA FISSAZIONE INTERNA più avanti.
AVVERTENZE, PRECAUZIONI E POSSI-
BILI EFFETTI COLLATERALI RELATIVI
A DISPOSITIVI METALLICI TEMPORANEI
PER LA FISSAZIONE INTERNA
Qui di seguito si riportano le avvertenze, le precauzioni ed
i possibili effetti collaterali che il chirurgo deve conoscere
e spiegare al paziente. Tali avvertenze non indicano gli
effetti collaterali associati a tutti gli interventi chirurgici; si
tratta di importanti considerazioni specifiche per i dispositivi
metallici di fissazione interna. Prima dell’intervento, il
paziente deve essere informato sui rischi generali correlati
a un intervento chirurgico.
AVVERTENZE
1.
ESTREMA IMPORTANZA DELLA SCELTA DI UN
IMPIANTO.
Il potenziale di una corretta fissazione è
aumentato dalla scelta della giusta dimensione, forma
e struttura dell’impianto. Anche se una scelta adeguata
può ridurre al minimo i rischi, le dimensioni e la forma
delle ossa umane possono costituire un limite per le
dimensioni, la forma e la forza degli impianti. I dispositivi
metallici per la fissazione interna non possono sostenere
livelli di attività analoghi a quelli supportati da un normale
osso sano. Nessun impianto è in grado di resistere
all’infinito allo sforzo di reggere totalmente il peso.
Summary of Contents for DePuy Spine EXPEDIUM SFX
Page 1: ...EXPEDIUM SFX Cross Connector System 0902 90 048 Rev C 0086...
Page 51: ...51 DePuy Spine 10...
Page 52: ...52 1 2 3 4 A B...