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3. DATI TECNICI
I principali dati relativi all’impiego e alle prestazioni della macchina sono riassunti nella
targa caratteristiche (pannello posteriore) col seguente significato:
FIG. A
1- Costruttore
2- grado di protezione IP
3- Simbolo della linea di alimentazione.
4- Simbolo del procedimento di riscaldamento previsto.
5- Prestazioni del circuito di uscita:
- U
2
: tensione di uscita.
- I
2
: corrente di uscita.
- f
2
: frequenza in uscita.
- P
2
max : potenza massima in uscita.
6- Dati caratteristici della linea di alimentazione:
- U
1
: tensione alternata di alimentazione della macchina (limiti ammessi ±15%):
- P
1
max : Potenza massima assorbita dalla linea.
7- Numero di matricola fabbricazione. Identificazione della macchina (indispensabile
per assistenza tecnica, richiesta ricambi, ricerca origine del prodotto).
8- Nome della macchina.
9- Simboli riferiti a norme di sicurezza.
Nota:
L’esempio di targa riportato è indicativo del significato dei simboli e delle cifre; i
valori esatti dei dati tecnici della macchina in vostro possesso devono essere rilevati
direttamente sulla targa della macchina stessa.
3.1 ALTRI DATI TECNICI:
- RISCALDATORE : vedi tabella 1 (TAB. 1)
Il peso della macchina è riportato in tabella 1 (TAB. 1).
4. DESCRIZIONE DELLA MACCHINA (FIG. B)
4.1 DISPOSITIVI DI CONNESSIONE, CONTROLLO E REGOLAZIONE
1- Attacco comando a pedale (per tutti gli utensili).
2- Presa per collegare i vari utensili.
3- Tasto multifunzione. Selezione della modalità “AUTO” o “MANUAL” valida per tutti
gli utensili. Per eliminare/attivare la segnalazione acustica mantenere premuto il
tasto per 3s.
4- Potenziometro di regolazione percentuale della potenza (Power %).
4.2 SEGNALAZIONI E ALLARMI
5- Led allarme generale acceso. Il display mostra il tipo di allarme:
AL.1:
Allarme protettore termico di sicurezza. Il ripristino è automatico. Si consiglia di
portare la macchina quanto prima in un centro assistenza.
AL.2:
Allarme limitatore termico. Il ripristino è automatico al termine del raffreddamento.
AL.3:
allarme sovra tensione. Il ripristino è automatico se la tensione rientra nei valori
ammessi.
AL.4:
Allarme sotto tensione. Il ripristino è automatico se la tensione rientra nei valori
ammessi.
6- Led di segnalazione della potenza: indica che il display mostra il valore in % (max
100%) della potenza.
7- Display: visualizzazione degli allarmi, dell’utensile in uso (ad ogni accensione della
macchina) e del Power %.
8- Segnalazione “NO LOAD”: l’induttore è stato attivato in aria oppure la distanza dal
pezzo è troppo elevata (maggiore di 2 cm). Evitare di azionare l’utensile in aria
sopratutto se la modalità AUTO non è attiva!
9- Gruppo di LED di segnalazione della potenza riscaldante: la segnalazione è
crescente con il crescere della potenza che viene effettivamente trasferita al
pezzo.
5. INSTALLAZIONE
ATTENZIONE! ESEGUIRE TUTTE LE OPERAZIONI DI INSTALLAZIONE
ED ALLACCIAMENTI ELETTRICI CON LA MACCHINA RIGOROSAMENTE
SPENTA E SCOLLEGATA DALLA RETE DI ALIMENTAZIONE.
GLI ALLACCIAMENTI ELETTRICI DEVONO ESSERE ESEGUITI
ESCLUSIVAMENTE DA PERSONALE ESPERTO O QUALIFICATO.
5.1 UBICAZIONE DEL RISCALDATORE
Individuare il luogo d’installazione del riscaldatore in modo che non vi siano ostacoli
in corrispondenza della apertura d’ingresso e d’uscita dell’aria di raffreddamento;
accertarsi nel contempo che non vengano aspirate polveri conduttive, vapori corrosivi,
umidità, ecc..
Mantenere almeno 250mm di spazio libero attorno alla macchina.
ATTENZIONE! Posizionare il riscaldatore su di una superficie piana o su
un carrello di portata adeguata al peso per evitarne il ribaltamento o spostamenti
pericolosi.
5.2 COLLEGAMENTO ALLA RETE
Avvertenze
- Prima di effettuare qualsiasi collegamento elettrico, verificare che i dati di targa
della macchina corrispondano alla tensione e frequenza di rete disponibili nel luogo
d’installazione.
- La macchina deve essere collegata esclusivamente ad un sistema di alimentazione
con conduttore di neutro collegato a terra.
5.2.1 Spina e presa
La macchina è dotata in origine di cavo di alimentazione con una spina normalizzata,
(2P + T) 16A/250V.
Può quindi essere collegato ad una presa di rete dotata di fusibili o interruttore
automatico; l’apposito terminale di terra deve essere collegato al conduttore di
terra (giallo-verde) della linea di alimentazione. La tabella 1 (
TAB. 1
) riporta i valori
consigliati in ampere dei fusibili ritardati di linea scelti in base alla massima potenza
nominale erogata dal riscaldatore, e alla tensione nominale di alimentazione.
ATTENZIONE! L’inosservanza delle regole sopraesposte rende inefficace
il sistema di sicurezza previsto dal costruttore (classe I) con conseguenti gravi
rischi per le persone (es. shock elettrico) e per le cose (es. incendio).
5.3 CONNESSIONI DELL’UTENSILE E DEL COMANDO A PEDALE (FIG. C)
ATTENZIONE! PRIMA DI ESEGUIRE I SEGUENTI COLLEGAMENTI
ACCERTARSI CHE LA MACCHINA SIA SPENTA E SCOLLEGATA DALLA RETE
DI ALIMENTAZIONE.
5.3.1 Collegamento dell’utensile
- Inserire il connettore dell’utensile nella presa della macchina (
FIG
.
C-1
).
Attenzione: il connettore può essere inserito nella presa in un solo verso!
- Bloccare la connessione tramite l’apposita leva.
5.3.2 Collegamento del comando a pedale
- Collegare il tubo in gomma come in
FIG
.
C-2
.
- Premere a fondo il tubo per assicurare una buona connessione.
6. UTILIZZO DEGLI UTENSILI
6.1 OPERAZIONI PRELIMINARI
Prima di eseguire qualsiasi operazione con il riscaldatore, sono necessarie una serie
di verifiche da eseguire con interruttore generale in posizione ”O”:
1- Controllare che l’allacciamento elettrico sia eseguito correttamente secondo le
istruzioni precedenti.
2- Controllare che il riscaldatore non sia danneggiato. Verificare l’integrità del cavo e
della spina di alimentazione, del cavo dell’induttore, dell’isolamento, ecc..
3- Collegare l’utensile come descritto nel paragrafo precedente (
FIG
.
C-1
).
6.2 PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
Il principio di funzionamento si basa sulla generazione di un campo magnetico
alternato che viene concentrato dall’induttore verso il pezzo metallico da scaldare:
si generano nel pezzo delle correnti “parassite” che lo riscaldano molto rapidamente.
Le correnti non circolano nei materiali isolanti, quindi questo sistema non scalda
materiali quali vetro, plastica, ceramica, legno, tessuto, ecc.. L’induttore genera le
correnti parassite nei materiali non magnetici quali alluminio, rame, argento, ecc.,
ma per la loro bassa resistività elettrica questi materiali vengono riscaldati poco.
L’induttore genera, invece, forti correnti parassite in tutti i materiali ferromagnetici quali
ferro, acciaio, ghisa, ecc., che a causa della loro elevata resistività elettrica vengono
riscaldati molto rapidamente.
Le varie forme degli induttori permettono di concentrare il flusso magnetico e quindi
il calore in modi diversi in funzione dell’utilizzo per cui sono stati progettati. Il flusso
generato riesce a scaldare i metalli distanti non più di 2 ÷ 2,5 centimetri dall’utensile e
la potenza riscaldante è tanto maggiore quanto più vicino si trova l’induttore al pezzo.
6.3 MODALITA’ AUTO E MANUAL (FIG. B-3).
- AUTO (regolazione automatica): E’ possibile trasferire sempre la stessa potenza
riscaldante al pezzo indipendentemente dalla distanza dal pezzo (entro il raggio
di azione di 2 ÷ 2,5 centimetri dell’utensile). Questa funzione di controllo è molto
importante sopratutto nel riscaldamento delle lamiere verniciate in cui la temperatura
non deve crescere troppo velocemente per non bruciare il pezzo.
Nella modalità AUTO è sempre attiva la funzione di sicurezza che attiva l’induttore
solo quando il pezzo si trova all’interno del range di azione dell’utensile. In questa
modalità il potenziometro (
FIG. B-4
) è disabilitato perché la macchina imposta
automaticamente la regolazione in funzione della distanza dalla lamiera: il display
mostra l’ultimo valore in % utilizzato dalla macchina per mantenere costante la
potenza riscaldante effettivamente trasferita.
- MANUAL (regolazione manuale): E' possibile impostare la potenza (in %) erogabile
dalla macchina con il potenziometro (
Fig. B-4
); il display mostra il valore selezionato.
La potenza riscaldante è tanto più elevata quanto più la lamiera si trova vicino
all’induttore ed è possibile superare notevolmente il valore di default della modalità
AUTO. I led di figura B-9 mostrano la potenza riscaldante effettivamente trasmessa
al pezzo (“OK” è riferito al valore di default della modalità AUTO).
AVVERTENZE:
- Per non rovinare le lamiere verniciate preferire sempre la modalità AUTO. In
ogni caso muovere sempre l’induttore con una velocità di 3 - 4 cm/s sopra
il pezzo da scaldare e rilasciare il pulsante o il pedale prima che la vernice
incominci a fumare. Non lasciare mai l’utensile attivo e fermo sopra il pezzo
da scaldare!
- Conviene fare della pratica con il riscaldatore su di una macchina da rottamare
per ottenere una buona familiarità con gli utensili prima di cimentarsi con la
vettura di un cliente.
- Le vernici chiare sono più delicate delle vernici scure perché tendono ad
ingiallire o a scurire!
6.4 IMPIEGO DELL’UTENSILE SCOLLA VETRI
L’utensile (
Fig. D-a
) è in grado di scollare i vetri della vettura riscaldando il bordo
della lamiera dove si trova il collante che fissa il vetro. L’adesivo viene riscaldato per
conduzione fino a che si stacca dalla lamiera liberando il vetro.
La
FIG. E
mostra l’utensile scolla vetri
e la localizzazione del calore sulla lamiera: la
maggior concentrazione di calore si ottiene al centro dell’utensile stesso.
Procedura:
1- Rimuovere le guarnizioni a vista, le cornici in gomma o metalliche del vetro per
poter applicare gli appositi cunei in plastica tra il vetro e la lamiera.
2- Scollegare l’antenna, il sensore di pioggia, i tergicristalli e tutti gli accessori
eventualmente presenti in prossimità del vetro.
3- Pulire bene il vetro lungo i bordi. Eventualmente proteggere con un nastro apposito
le parti a vista della carrozzeria in vicinanza del vetro per evitare di strisciare la
vernice durante la lavorazione.
4- Verificare che il nastro protettivo collocato alla base dell’induttore sia pulito e
integro; eventualmente applicare un nuovo nastro per evitare di strisciare il vetro.
5- Impostare “AUTO” nel pannello di controllo del riscaldatore;
6- Collocare l’utensile sul vetro distante dal bordo come in FIG. F quindi premere
il pulsante (oppure il comando a pedale) e avvicinare l’utensile parallelamente
al bordo. Quando la macchina rileva la lamiera si attiva ed emette un segnale
acustico mentre i led si accendono in sequenza fino a “OK” (
FIG. B-9
) indicando in
tal modo la zona dove può essere presente il collante.
7- Verificare che la posizione della colla sia molto prossima all’utensile (meglio se
si trova sotto l’utensile) utilizzando una sonda come in FIG. F. Eventualmente
avvicinare l’utensile al bordo del vetro fino a 1-2 cm dalla carrozzeria. Se si è
costretti a lavorare con l’utensile troppo vicino alle parti a vista della carrozzeria
si consiglia di raffreddare la vernice con un panno umido o con un leggero film di
acqua nebulizzata.
8- Incominciare da un angolo del vetro posizionando l’utensile parallelo al bordo alla
distanza dalla carrozzeria trovata in precedenza, premere il pulsante e muovere
subito avanti è indietro l’utensile per una ventina di centimetri cercando di seguire
la posizione della colla come in FIG. G.
9- Sollevare leggermente senza sforzare l’angolo del vetro utilizzando l’apposita leva
in plastica e simultaneamente spingere l’angolo con la mano dall’interno. Appena
il vetro si solleva infilare la leva per mantenere la posizione. Se il vetro non si è
sollevato appoggiare l’induttore e scaldare nuovamente la zona facendo leggera
trazione con la leva in plastica.
10- Continuare a scollare allo stesso modo il resto del vetro procedendo a piccoli tratti
rettilinei (20 - 30 cm circa) ad una velocità di 3 - 4 cm/s.