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NATURA DEL FILO CHE S'INTENDE UTILIZZARE E CHE SIANO
6.5 CHIODATURA (FIG. L)
CORRETTAMENTE MONTATI. DURANTE LE FASI DI INFILAMENTO DEL FILO NON
Tale operazione è possibile solo con saldatrici compatte ad una presa di massa.
INDOSSARE GUANTI DI PROTEZIONE.
E’ un procedimento che consente di poter sollevare lamiere rientrate o deformate senza
- Aprire lo sportello del vano aspo.
dover battere a rovescio. Questo è indispensabile nel caso di parti di carrozzeria non
- Posizionare la bobina di filo sull'aspo; assicurarsi che il piolino di trascinamento
(1a)
accessibili posteriormente.
dell'aspo sia correttamente alloggiato nel foro previsto
.
- Liberare i/il controrulli/o di pressione e allontanarli/o dai/l rulli/o inferiori/e
(2a)
.
L’operazione si esegue nel modo seguente:
- Sostituire l’ugello della torcia con quello di tipo apposito per chiodatura, che presenta
- Verificare che i/il rullini/o di traino siano/sia adattti/o al filo utilizzato
(2b)
.
lateralmente l’alloggio per il chiodo.
- Liberare il capo del filo, troncarne l'estremità deformata con un taglio netto e privo di
- Porre il commutatore di regolazione della corrente nella posizione 3.
bava; ruotare la bobina in senso antiorario ed imboccare il capo del filo nel guidafilo
- Regolare la velocità di avanzamento in funzione della corrente e del ø del filo
d'entrata spingendolo per 50-100mm nel guidafilo del raccordo torcia
(2c)
.
utilizzato, come se si dovesse eseguire un’operazione di saldatura.
- Riposizionare i/il controrulli/o regolandone la pressione ad un valore intermedio,
- Disporre il deviatore in posizione “TIMER”.
verificare che il filo sia correttamente posizionato nella cava del rullo inferiore
(3)
.
- Regolare il tempo a circa 1 - 1,5 secondi.
- Frenare leggermente l'aspo agendo sull'apposita vite di regolazione posizionata al
In tal modo si eseguirà un punto di saldatura in corrispondenza della testa del chiodo
centro dell’aspo stesso
(1b)
.
realizzando così l’unione dello stesso con la lamiera. A questo punto è possibile,
- Togliere l’ugello e il tubetto di contatto
(4a)
.
usando l’apposito attrezzo, sollevare la lamiera rientrata.
- Inserire la spina della saldatrice nella presa di alimentazione, accendere la
6.6 PROCEDURA DI RINVENIMENTO DELLA LAMIERA (FIG. M)
saldatrice, premere il pulsante torcia o pulsante di avanzamento filo sul pannello
Tale operazione è possibile con saldatrici compatte ad una o più prese di massa.
comandi (se presente) e attendere che il capo del filo percorrendo tutta la guaina
Per eseguire questo procedimento richiedere la relativa confezione .
guidafilo fuoriesca per 10-15cm dalla parte anteriore della torcia, rilasciare il
In carrozzeria dopo aver effettuato delle saldature o delle martellature la lamiera perde
pulsante.
le sue caratteristiche iniziali e per riportarla allo stato iniziale, l’operatore usava il
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cannello ossiacetilenico con il quale riscaldava la lamiera fino ad una temperatura di
circa 800°C, raffreddandola poi rapidamente con uno straccio imbevuto d’acqua.
ATTENZIONE! Durante queste operazioni il filo è sotto tensione elettrica ed è
Volendo sostituire completamente il cannello ossiacetilenico, la procedura di
sottoposto a forza meccanica; può quindi causare, non adottando opportune
rinvenimento si effettua come segue:
precauzioni, pericoli di shock elettrico, ferite ed innescare archi elettrici:
- Togliere l’ugello della torcia ed innestare l’apposito porta elettrodo e quindi l’elettrodo
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in carbone serrando l’apposita manopola.
- Mettere in posizione 1 il commutatore di regolazione (posizioni più alte
- Non indirizzare l'imboccatura della torcia contro parti del corpo.
riscalderebbero troppo l’elettrodo e la macchina).
- Non avvicinare alla bombola la torcia.
- Togliere pressione ai rullini di traino tramite sgancio della molla per evitare che il filo
- Rimontare sulla torcia il tubetto di contatto e l'ugello
(4b)
.
venga trascinato sulla torcia.
- Verificare che l'avanzamento del filo sia regolare; tarare la pressione dei rulli e la
Se la parte da rinvenire interessa solo una piccola area eseguire l’operazione come una
frenatura dell'aspo ai valori minimi possibili verificando che il filo non slitti nella cava e
puntatura, mettendo a contatto la parte terminale dell’elettrodo con la lamiera per un
che all'atto dell'arresto del traino non si allentino le spire di filo per eccessiva inerzia
tempo sufficiente a riscaldarla e raffreddarla poi rapidamente con uno straccio
della bobina.
imbevuto ad acqua. Se invece la parte da rinvenire è più estesa si deve far roteare
- Troncare l'estremità del filo fuoriuscente dall'ugello a 10-15mm.
l’elettrodo.
- Chiudere lo sportello del vano aspo.
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6.SALDATURA: DESCRIZIONE DEL PROCEDIMENTO
ATTENZIONE:
6.1 OPERAZIONI PRELIMINARI
- La lampada di segnalazione si accende in condizione di sovrariscaldamento
- Inserire la presa di massa sulla presa (-) (per saldatrici munite di unica presa di
interrompendo l’erogazione di potenza; il ripristino avviene automaticamente dopo
massa).
qualche minuto di raffreddamento.
- Inserire la presa di massa sulla presa (-) rapida desiderata in base al materiale da
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saldare (per saldatrici munite di 2 o più prese di massa).
- presa rapida (-) con reattanza max (
) o posizione 2-3 per materiale
7. MANUTENZIONE
alluminio e leghe derivate (Al), leghe di rame (CuAl/CuSi).
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- presa rapida (-) con reattanza min (
) o posizione 1-2 per acciaio inox (SS),
acciai al carbonio e basso legati (Fe).
ATTENZIONE! PRIMA DI ESEGUIRE LE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE,
- Connettere il cavo di ritorno al pezzo da saldare.
ACCERTARSI CHE LA SALDATRICE SIA SPENTA E SCOLLEGATA DALLA RETE
- Aprire e regolare il flusso di gas di protezione per mezzo del riduttore di pressione (5-
7 l/min).
DI ALIMENTAZIONE.
- Accendere la saldatrice ed impostare la corrente di saldatura con il commutatore
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rotativo.
FIG. G
7.1 MANUTENZIONE ORDINARIA:
LE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE ORDINARIA POSSONO ESSERE
6.2 SALDATURA (FIG. H)
ESEGUITE DALL’OPERATORE.
Una volta predisposta la macchina eseguendo le operazioni segnalate
precedentemente, basterà porre il morsetto di massa a contatto con il pezzo da saldare
7.1.1 Torcia
e premere il pulsante della torcia. Si avrà cura di mantenere la torcia ad una opportuna
- Evitare di appoggiare la torcia e il suo cavo su pezzi caldi; ciò causerebbe la fusione
distanza dal pezzo.
dei materiali isolanti mettendola rapidamente fuori servizio.
Per saldature impegnative è conveniente provare su pezzi di scarto, agendo
- Verificare periodicamente la tenuta della tubazione e raccordi gas.
contemporaneamente sulle manopole di regolazione in modo da migliorare la saldatura
- Ad ogni sostituzione della bobina filo soffiare con aria compressa secca (max 5 bar)
stessa. Se l’arco fonde a gocce e tende a spegnersi si dovrà aumentare la velocità del
nella guaina guidafilo, verificarne l'integrità.
filo oppure scegliere un valore inferiore di corrente. Se invece il filo punta violentemente
- Controllare, prima di ogni utilizzo, lo stato di usura e la correttezza di montaggio delle
sul pezzo e dà luogo a proiezioni di materiale si dovrà ridurre la velocità del filo.
parti terminali della torcia: ugello, tubetto di contatto, diffusore gas.
E’ da ricordare inoltre che ogni filo dà migliori risultati con una determinata velocità di
avanzamento. Per cui per lavori di impegno e di lunga durata, converrà anche provare fili
7.1.2 Alimentatore di filo
di diverso diametro per scegliere il più adatto.
- Verificare frequentemente lo stato di usura dei rulli trainafilo, asportare
periodicamente la polvere metallica depositatasi nella zona di traino (rulli e guidafilo
6.3 SALDATURA IN ALLUMINIO
di entrata ed uscita).
Per questo tipo di saldatura viene impiegato come gas protettivo l’ARGON o miscela
ARGON - ELIO. Il filo da utilizzare deve possedere le stesse caratteristiche del
7.2 MANUTENZIONE STRAORDINARIA:
materiale base. In ogni caso comunque è sempre preferibile un filo più legato
(es.alluminio/silicio) e mai un filo in alluminio puro.
La saldatura MIG dell’alluminio non presenta particolari difficoltà se non quella di
riuscire a trainare bene il filo lungo tutta la torcia, in quanto, come risaputo, l’alluminio ha
scarse caratteristiche meccaniche e le difficoltà di traino saranno tanto maggiori quanto
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minore sarà il ø del filo.
A questo problema è possibile ovviare apportando le seguenti modifiche:
ATTENZIONE! PRIMA DI RIMUOVERE I PANNELLI DELLA SALDATRICE ED
1 - Sostituire la guaina della torcia con il modello in teflon. Per sfilarla basta allentare i
ACCEDERE AL SUO INTERNO ACCERTARSI CHE LA SALDATRICE SIA SPENTA
grani all’estremità della torcia.
E SCOLLEGATA DALLA RETE DI ALIMENTAZIONE.
2 - Usare tubetti di contatto per alluminio.
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3 - Sostituire i rullini trainafilo con tipo per alluminio.
4 - Sostituire la guaina in acciaio del guidafilo d’entrata con la corrispondente in teflon.
Eventuali controlli eseguiti sotto tensione all'interno della saldatrice possono
I pezzi sopra descritti sono previsti nell’accessorio per alluminio offerto in opzione.
causare shock elettrico grave originato da contatto diretto con parti in tensione
e/o lesioni dovute al contatto diretto con organi in movimento.
6.4 SALDATURA A PUNTI (FIG. I)
- Periodicamente e comunque con frequenza in funzione dell'utilizzo e della
Con un impianto a filo si può ottenere l’unione di lamiere sovrapposte mediante punti di
polverosità dell'ambiente, ispezionare l'interno della saldatrice e rimuovere la
saldatura realizzati con apporto di materiale.
polvere depositatasi su trasformatore, reattanza e raddrizzatore mediante un getto
L’impianto è particolarmente adatto allo scopo in quanto è dotato di temporizzatore
d'aria compressa secca (max 10 bar).
regolabile, il che rende possibile scegliere il tempo di puntatura più adatto e,
- Evitare di dirigere il getto d'aria compressa sulle schede elettroniche; provvedere
conseguentemente, la realizzazione di punti con uguali caratteristiche.
alla loro eventuale pulizia con una spazzola molto morbida od appropriati solventi.
Per utilizzare la macchina per puntare è necessario predisporla nel seguente modo:
- Con l'occasione verificare che le connessioni elettriche siano ben serrate ed i
- Sostituire l’ugello della torcia con quello di tipo apposito per puntatura fornito come
cablaggi non presentino danni all'isolamento.
accessorio. Tale ugello si distingue per la forma cilindrica e per avere nella parte
- Al termine di dette operazioni rimontare i pannelli della saldatrice serrando a fondo le
terminale degli sfiati per il gas.
viti di fissaggio.
- Porre il commutatore di regolazione della corrente alla posizione “massima”.
- Evitare assolutamente di eseguire operazioni di saldatura a saldatrice aperta.
- Regolare la velocità di avanzamento del filo quasi al massimo del valore.
- Dopo aver eseguito la manutenzione o la riparazione ripristinare le connessioni ed i
- Porre il deviatore in posizione “TIMER”.
cablaggi com'erano in origine avendo cura che questi non vadano a contatto con
- Regolare il tempo di puntatura a seconda dello spessore della lamiere da unire.
parti in movimento o parti che possano raggiungere temperature elevate. Fascettare
Per eseguire la puntatura si appoggia in piano l’ugello della torcia sulla prima lamiera, si
tutti i conduttori com'erano in origine avendo cura di tenere ben separati tra di loro i
preme quindi il pulsante della torcia per il consenso alla saldatura: il filo porta in fusione
collegamenti del primario in alta tensione da quelli secondari in bassa tensione.
la prima lamiera, la attraversa e penetra nella seconda realizzando così un cuneo fuso
Utilizzare tutte le rondelle e le viti originali per la richiusura della carpenteria.
tra le due lamiere.
Il pulsante dovrà essere premuto fino a che il temporizzatore non interromperà la
saldatura.
Con questo procedimento sono realizzabili puntature anche in condizioni non possibili
con puntatrici tradizionali, dato che si possono unire lamiere non accessibili
posteriormente, come ad es. scatolati.
Inoltre è molto ridotto il lavoro dell’operatore data la estrema leggerezza della torcia.
Il limite di utilizzo di tale sistema e legato allo spessore della prima lamiera, mente la
seconda può essere di spessore notevolmente elevato.
LE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEVONO ESSERE
ESEGUITE ESCLUSIVAMENTE DA PERSONALE ESPERTO O QUALIFICATO IN
AMBITO ELETTRICO-MECCANICO E NEL RISPETTO DELLA NORMA TECNICA
IEC/EN 60974-4.
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