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NOTA - La cannula radiopaca su ciascuno stent tra le arterie renali e l’estremità
controlaterale si allinea con il marker radiopaco dell’estremità controlaterale.
8. Ripetere l’angiogramma per verificare che i quattro marker radiopachi d’oro
si trovino a 2 mm o più sotto l’ostio renale più basso.
9. Verificare che la valvola emostatica Captor della guaina di introduzione
Flexor® sia in posizione aperta. (Fig. 11)
10. Stabilizzare il posizionatore grigio (lo stelo del sistema di inserimento) mentre
si ritira la guaina. Rilasciare i primi due (2) stent rivestiti ritirando la guaina e
monitorando nel contempo la posizione del dispositivo.
11. Senza spostare il lettino, aumentare il tasso di ingrandimento per controllare
la posizione del marker radiopaco dell’estremità controlaterale e la posizione
delle arterie renali. Procedere con il rilascio fino a rilasciare completamente
l’estremità controlaterale. (Fig. 12) Arrestare il ritiro della guaina.
NOTA - Verificare che l’estremità controlaterale si trovi almeno 5 mm sopra la
biforcazione aortica e che si trovi nella posizione desiderata per l’incannulamento.
11.1.6 Posizionamento della guida iliaca controlaterale
1. Inserire il catetere e la guida attraverso l’apertura dell’estremità controlaterale
per raggiungere l’interno del corpo principale dell’endoprotesi. Fare avanzare
la guida fino a farla curvare all’interno del corpo principale dell’endoprotesi.
Le viste fluoroscopiche anteroposteriore e obliqua aiutano la verifica
dell’incannulamento del dispositivo.
2. Dopo l’incannulazione, fare avanzare il catetere angiografico sulla guida e
all’interno del corpo principale dell’endoprotesi addominale. Rimuovere
la guida ed eseguire un’angiografia per confermare il posizionamento del
dispositivo. Fare avanzare la guida fino a farla curvare all’interno del corpo
principale dell’endoprotesi. Rimuovere il catetere angiografico. (Fig. 13)
11.1.7 Rilascio dell’estremità prossimale (superiore) del corpo principale
1. Eseguire l’angiografia attraverso un catetere angiografico per verificare la
posizione dell’endoprotesi addominale in relazione alle arterie renali. Se
necessario, riposizionare con cautela la sezione rivestita dell’endoprotesi
addominale in relazione alle arterie renali (a questo punto, il
riposizionamento può avvenire esclusivamente per una piccola distanza).
NOTA - Verificare la pervietà delle arterie renali confermando che i marker
prossimali della protesi si trovino a 2 mm o più sotto l’arteria renale pervia più
bassa del paziente.
ATTENZIONE - Durante la rimozione del filo di sicurezza prossimale,
l’avanzamento della calotta superiore e il successivo rilascio dello stent
soprarenale, verificare che la guida del corpo principale si estenda in
posizione appena distale rispetto all’arco aortico e che il supporto al
sistema sia massimo.
2. Rimuovere il meccanismo di sicurezza dal meccanismo di rilascio nero
a filo di sicurezza. Sotto osservazione fluoroscopica, ritirare e rimuovere
il filo di sicurezza facendo scorrere il meccanismo di rilascio nero a filo
di sicurezza fuori dall’impugnatura; rimuoverlo quindi attraverso la sua
scanalatura sopra la cannula interna. (Fig. 14)
Se si percepisce resistenza o se si nota un inarcamento del sistema, significa
che il filo di sicurezza è in tensione. L’applicazione di una forza eccessiva può
provocare lo sposizionamento della protesi. Se si riscontra una resistenza
eccessiva o uno spostamento del sistema di inserimento, fermarsi e valutare
la situazione. Se non si riesce a rimuovere il meccanismo di rilascio nero a filo
di sicurezza dalla calotta superiore, eseguire le seguenti operazioni in
fluoroscopia.
a. Eliminare la tensione sul filo di sicurezza allentando il morsetto e tirando
leggermente indietro la cannula interna per spostare la calotta superiore
verso il basso sopra lo stent soprarenale. Evitare di comprimere il corpo
principale dell’endoprotesi Zenith Flex.
b. Serrare nuovamente il morsetto.
c. Rimuovere il meccanismo di rilascio nero a filo di sicurezza.
d. Continuare con la Fase 3 della Sezione 11.1.7, Rilascio dell’estremità
prossimale (superiore) del corpo principale.
NOTA - Se ancora non si riesce a rimuovere il meccanismo di rilascio a filo di
sicurezza dello stent superiore dalla calotta superiore, vedere la Sezione 14.1,
Guida alla risoluzione dei problemi relativi al rilascio a filo di sicurezza.
3. Allentare il morsetto. (Fig. 15) Tenere sotto controllo la posizione
dell’endoprotesi stabilizzando il posizionatore grigio dell’introduttore.
4. Rilasciare lo stent soprarenale facendo avanzare la cannula interna
della calotta superiore di 1 o 2 mm alla volta, tenendo nel contempo
sotto controllo la posizione del corpo principale, fino a rilasciare
completamente lo stent superiore. (Figg. 16 e 17) Fare avanzare la
cannula della calotta superiore di altri 1 o 2 cm e serrare nuovamente il
morsetto per evitare il contatto con lo stent soprarenale rilasciato.
NOTA - Se risulta impossibile rilasciare completamente lo stent soprarenale
facendo avanzare la cannula interna della calotta superiore, vedere la Sezione
14.2, Risoluzione dei problemi relativi al rilascio dello stent soprarenale.
NOTA - Una volta rilasciato lo stent soprarenale munito di uncini di
ancoraggio, si sconsiglia di eseguire ulteriori tentativi di riposizionamento
dell’endoprotesi.
AVVERTENZA - L’endoprotesi addominale Zenith Flex è dotata di uno
stent soprarenale con uncini di ancoraggio. Durante la manipolazione dei
dispositivi interventistici in prossimità dello stent soprarenale, operare
con estrema cautela.
5. Fare avanzare la guida controlaterale nell’aorta toracica.
11.1.8 Posizionamento e rilascio della branca iliaca controlaterale
ATTENZIONE - Prima dell’impianto, verificare che la branca iliaca
controlaterale predeterminata sia stata selezionata per l’inserimento nel
lato controlaterale del paziente.
1. Posizionare l’intensificatore di immagine in modo da mostrare sia l’arteria
iliaca interna controlaterale che l’arteria iliaca comune controlaterale.
2. Prima dell’introduzione del sistema di inserimento della branca iliaca
controlaterale, iniettare mezzo di contrasto attraverso la guaina femorale
controlaterale per individuare l’arteria iliaca interna controlaterale.
3. Introdurre il sistema di inserimento della branca iliaca controlaterale
nell’arteria. Farlo avanzare lentamente fino a sovrapporre la branca iliaca
all’interno dell’estremità controlaterale del corpo principale di una distanza
equivalente ad almeno un intero stent della branca iliaca (cioè, lo stent
prossimale della branca iliaca). (Fig. 18) Se, nel corso di questa manovra, si
nota una tendenza allo spostamento del corpo principale dell’endoprotesi,
mantenerlo in posizione stabilizzando il posizionatore grigio sul lato
ipsilaterale.
NOTA - Se, durante l’avanzamento del sistema di inserimento della branca iliaca,
si riscontrano difficoltà, passare all’uso di una guida che offra maggior supporto.
Nei vasi tortuosi, l’anatomia può variare notevolmente con l’introduzione di
guide rigide e di sistemi a guaina.
4. Confermare la posizione dell’estremità distale della branca iliaca
dell’endoprotesi. Se necessario, riposizionare la branca iliaca dell’endoprotesi
per garantire sia la pervietà dell’iliaca interna che una sovrapposizione di
almeno un intero stent della branca iliaca all’interno del corpo principale
dell’endoprotesi addominale (cioè, lo stent prossimale della branca iliaca; la
sovrapposizione non deve superare la distanza corrispondente a 1,5 stent).
5. Per il rilascio, mantenere la branca iliaca in posizione con il posizionatore
grigio e ritirare nel contempo la guaina. (Figg. 19 e 20) Accertarsi che la
sovrapposizione di uno stent venga mantenuta.
6. Arrestare il ritiro della guaina non appena l’estremità distale della branca
iliaca viene rilasciata.
7. Sotto fluoroscopia e dopo la verifica della posizione della branca iliaca,
allentare il morsetto e ritirare la cannula interna per innestare il dilatatore
rastremato sul posizionatore grigio. Stringere il morsetto. Mantenere invariata
la posizione della guaina e ritirare nel contempo il posizionatore grigio con la
cannula interna ad esso fissata. (Fig. 21)
8. Ricontrollare la posizione della guida.
11.1.9 Rilascio dell’estremità distale (inferiore) del corpo principale
1. Tornare al lato ipsilaterale.
2. Rilasciare completamente l’estremità ipsilaterale del corpo principale
ritirando la guaina fino al rilascio dello stent più distale. (Figg. 22 e 23)
Arrestare il ritiro della guaina.
NOTA - Lo stent distale è ancora fissato dal filo di sicurezza.
3. Rimuovere il blocco di sicurezza dal meccanismo di rilascio bianco a filo
di sicurezza. Ritirare e rimuovere il filo di sicurezza facendo scorrere il
meccanismo di rilascio bianco a filo di sicurezza fuori dall’impugnatura;
rimuoverlo quindi attraverso la sua scanalatura sopra la cannula interna del
dispositivo. (Fig. 24)
11.1.10 Innesto della calotta superiore
1. Allentare il morsetto. (Fig. 25)
2. Fissare la guaina e la cannula interna per evitarne lo spostamento.
3. Fare avanzare il posizionatore grigio sulla cannula interna fino a innestarlo
sulla calotta superiore. (Figg. 26, 27 e 28)
NOTA - In caso di resistenza, fare ruotare leggermente il posizionatore grigio e
procedere delicatamente con l’avanzamento.
4. Serrare nuovamente il morsetto e ritirare la calotta superiore e il
posizionatore grigio attraverso l’endoprotesi e attraverso la guaina tirando la
cannula interna. (Fig. 29) Lasciare in posizione la guaina e la guida.
NOTA - Mantenere invariata la posizione della guaina e della guida.
5. Chiudere la valvola emostatica Captor® della guaina di introduzione Flexor®
girandola in senso orario fino al suo arresto. (Fig. 30)
11.1.11 Posizionamento e rilascio della branca iliaca ipsilaterale
NOTA - Verificare che la valvola emostatica Captor della guaina di introduzione
sia in posizione aperta. (Fig. 31)
1. Utilizzare la guida e la guaina usate per il corpo principale per l’inserimento
della branca iliaca ipsilaterale dell’endoprotesi. Fare avanzare il gruppo
composto dal dilatatore e dalla guaina di introduzione all’interno della
guaina del corpo principale.
NOTA - Nei vasi tortuosi, la posizione delle arterie iliache interne può variare
notevolmente con l’introduzione di guide rigide e di sistemi a guaina.
2. Farlo avanzare lentamente fino a sovrapporre la branca iliaca ipsilaterale
all’interno dell’estremità ipsilaterale del corpo principale di una distanza
equivalente ad almeno un intero stent della branca iliaca (cioè, lo stent
prossimale della branca iliaca). (Fig. 32)
NOTA - Se è richiesta la sovrapposizione di più di 3 stent della branca iliaca (più
di 2 stent della branca iliaca per le branche di lunghezza di 37 mm o 54 mm),
può essere necessario considerare l’uso di un’estensione della branca nell’area
della biforcazione del lato opposto.
3. Confermare la posizione dell’estremità distale della branca iliaca
dell’endoprotesi. Se necessario, riposizionare la branca iliaca dell’endoprotesi
per garantire la pervietà dell’iliaca interna.
4. Per il rilascio, mantenere la branca iliaca in posizione con il posizionatore
grigio e ritirare nel contempo la guaina della branca iliaca. (Figg. 33 e 34) Se
necessario, ritirare la guaina del corpo principale.
5. Sotto fluoroscopia e dopo la verifica della posizione della branca iliaca,
allentare il morsetto e ritirare la cannula interna per innestare il dilatatore
rastremato sul posizionatore grigio. Stringere il morsetto. Mantenere invariata
la posizione della guaina e ritirare nel contempo il posizionatore grigio con la
cannula interna ad esso fissata. (Fig. 35)
6. Chiudere la valvola emostatica Captor della guaina di introduzione Flexor®
girandola in senso orario fino al suo arresto.
7. Ricontrollare la posizione delle guide. Lasciare in posizione la guaina e le
guide.
11.1.12 Inserimento del palloncino dilatatore
1. Preparare il palloncino dilatatore come segue.
• Lavare il lume per la guida con soluzione fisiologica eparinata.
• Eliminare tutta l’aria presente nel palloncino.
2. In preparazione all’inserimento del palloncino dilatatore, aprire la valvola
emostatica Captor facendola girare in senso antiorario.
3. Fare avanzare il palloncino dilatatore sulla guida e attraverso la valvola
emostatica Captor del sistema di introduzione del corpo principale fino al
livello delle arterie renali. Mantenere la corretta posizione della guaina.
4. Serrare la valvola emostatica Captor attorno al palloncino dilatatore con
una leggera pressione facendola girare in senso orario.
ATTENZIONE - Non gonfiare il palloncino nel vaso all’esterno
dell’endoprotesi.
5. Gonfiare il palloncino dilatatore con mezzo di contrasto diluito (in base a
quanto indicato dal produttore) nell’area dello stent rivestito più prossimale
e del colletto infrarenale, iniziando in posizione prossimale e procedendo in
direzione distale. (Fig. 36)
ATTENZIONE - Prima del riposizionamento, confermare il completo
sgonfiamento del palloncino.
ATTENZIONE - La valvola emostatica Captor va aperta prima di
riposizionare
il palloncino dilatatore.
6. Ritirare il palloncino dilatatore fino alla zona di sovrapposizione dell’estremità
ipsilaterale ed eseguire la dilatazione.
ATTENZIONE - La valvola emostatica Captor va aperta prima di
riposizionare il palloncino dilatatore.
7. Ritirare il palloncino dilatatore fino al sito di fissazione distale ipsilaterale ed
eseguire la dilatazione.
ATTENZIONE - Non gonfiare il palloncino nel vaso all’esterno
dell’endoprotesi.
8. Sgonfiare e rimuovere il palloncino dilatatore. Trasferire il palloncino
dilatatore sulla guida controlaterale e inserirlo nel sistema di inserimento
della branca iliaca controlaterale. Fare avanzare il palloncino dilatatore fino
alla zona di sovrapposizione dell’estremità controlaterale ed eseguire la
dilatazione.
ATTENZIONE - Prima del riposizionamento, confermare il completo
sgonfiamento del palloncino.
9. Ritirare il palloncino dilatatore fino al sito di fissazione distale della branca
iliaca controlaterale nel vaso ed eseguire la dilatazione. (Fig. 36)
ATTENZIONE - Non gonfiare il palloncino nel vaso all’esterno
dell’endoprotesi.