136
Tabella 5.1.2 - Eventi negativi
1
nel corso dello studio clinico
Zenith a rischio normale Riparazione chirurgica a rischio normale
Valore
P
Zenith ad alto rischio
Zenith di pratica
Esenza da morbilità
(0-30 giorni)
80%
(160/200)
58%
(46/80)
<0,001
68%
(68/100)
73%
(38/52)
Cardiovascolare
2
3,0%
(6/200)
11%
(9/80)
0,02
14%
(14/100)
1,9%
(1/52)
Polmonare
3
1,0%
(2/200)
15%
(12/80)
<0,001
2,0%
(2/100)
0,0%
(0/52)
Renale
4, 9
2,5%
(5/200)
10%
(8/80)
0,01
6,0%
(6/100)
5,8%
(3/52)
Intestinale
5
1,0%
(2/200)
3,8%
(3/80)
0,14
1,0%
(1/100)
1,9%
(1/52)
Dell’incisione
6
4,5%
(9/200)
7,5%
(6/80)
0,38
2,0%
(2/100)
3,8%
(2/52)
Neurologico
7
0,0%
(0/200)
2,5%
(2/80)
0,08
0,0%
(0/100)
0,0%
(0/52)
Vascolare
8,11
11%
(21/200)
31%
(25/80)
<0,001
20%
(20/100)
19%
(10/52)
Esenza da morbilità
(31-365 giorni)
91%
(181/198)
86%
(67/78)
0,25
79%
(77/98)
86%
(44/51)
Cardiovascolare
2
2,5%
(5/198)
3,8%
(3/78)
0,69
5,1%
(5/98)
2,0%
(1/51)
Polmonare
3
0,5%
(1/198)
1,3%
(1/78)
0,49
4,1%
(4/98)
0,0%
(0/51)
Renale
4, 10
0,5%
(1/198)
0,0%
(0/78)
>0,99
3,1%
(3/98)
0,0%
(0/51)
Intestinale
5
0,5%
(1/198)
1,3%
(1/78)
0,49
0,0%
(0/98)
0,0%
(0/51)
Dell’incisione
6
2,0%
(4/198)
5,1%
(4/78)
0,23
3,1%
(3/98)
2,0%
(1/51)
Neurologico
7
1,0%
(2/198)
0,0%
(0/78)
>0,99
1,0%
(1/98)
3,9%
(2/51)
Vascolare
8
3,0%
(6/198)
3,8%
(3/78)
0,72
8,2%
(8/98)
5,9%
(3/51)
Esenza da morbilità
(0-365 giorni)
76%
(151/200)
49%
(39/80)
<0,001
55%
(55/100)
62%
(32/52)
Cardiovascolare
2
5,0%
(10/200)
14%
(11/80)
0,02
19%
(19/100)
3,8%
(2/52)
Polmonare
3
1,5%
(3/200)
16%
(13/80)
<0,001
6,0%
(6/100)
0,0%
(0/52)
Renale
4, 9,10
2,5%
(5/200)
10%
(8/80)
0,01
9,0%
(9/100)
5,8%
(3/52)
Intestinale
5
1,5%
(3/200)
3,8%
(3/80)
0,36
1,0%
(1/100)
1,9%
(1/52)
Dell’incisione
6
5,5%
(11/200)
13%
(10/80)
0,08
5,0%
(5/100)
5,8%
(3/52)
Neurologico
7
1,0%
(2/200)
2,5%
(2/80)
0,32
1,0%
(1/100)
3,8%
(2/52)
Vascolare
8,11
12%
(24/200)
33%
(26/80)
<0,001
25%
(25/100)
23%
(12/52)
1
Dall’indice di morbilità.
2
Gli eventi cardiovascolari hanno incluso: infarto miocardico con e senza onda Q, insufficienza cardiaca congestizia, aritmia con necessità di nuovo farmaco o trattamento, ischemia cardiaca
con necessità di intervento e di supporto inotropico, ipertensione non trattabile dal punto di vista medico.
3
Gli eventi polmonari hanno incluso: reintubazione o ventilazione >24 ore, polmonite con necessità di somministrazione di antibiotici, ossigeno supplementare alla dimissione dall’ospedale.
4
Gli eventi renali hanno incluso: dialisi nei pazienti con funzionalità renale normale prima dell’intervento, aumento della creatinina >30% dal valore di base in due o più esami di follow-up.
5
Gli eventi intestinali hanno incluso: ostruzione intestinale, ischemia intestinale, fistola aorto-enterica, ileo paralitico per >4 giorni.
6
Gli eventi relativi all’incisione hanno incluso: infezione con necessità di trattamento a base di antibiotici, ernia, fistola linfatica, deiscenza, necrosi con necessità di sbrigliamento.
7
Gli eventi neurologici hanno incluso: ictus, attacco ischemico transitorio, ischemia/paralisi della colonna vertebrale.
8
Gli eventi vascolari hanno incluso: trombosi nell’estremità, embolizzazione distale risultante in perdita di tessuto o con necessità di intervento, trasfusione postoperatoria (a causa di
pseudoaneurisma, lesione vascolare, perdita dall’aneurisma o altre cause correlate alla procedura), pseudoaneurisma, lesione vascolare (come occlusione o dissezione accidentale o altre
cause correlate alla procedura), perdita dall’aneurisma o rottura dell’aneurisma, ingrossamento dell’aneurisma di più di 0,5 cm rispetto alla misurazione precedente con valore minore.
9
I ricercatori hanno indicato che un altro paziente ad alto rischio ha esibito l’occlusione di un’arteria renale accessoria e che un altro paziente ad alto rischio ha accusato insufficienza renale
cronica come “altri” eventi negativi.
10
I ricercatori hanno indicato che un altro paziente di pratica ha accusato insufficienza renale e che un altro paziente sottoposto a riparazione chirurgica ha accusato insufficienza renale come
“altri” eventi negativi.
11
I ricercatori hanno indicato che un altro paziente di pratica ha riportato la rottura della placca aortica in sede operatoria, con conseguente occlusione dell’arteria renale come “altro” evento
negativo.
5.2 Possibili eventi negativi
Gli eventi negativi che possono verificarsi e/o richiedere un intervento
includono, ma non sono limitati a:
• amputazione
• claudicatio (come, ad esempio, claudicatio glutea, della parte inferiore della
gamba)
• complicanze cardiache e ulteriori problemi concomitanti (come, ad esempio,
aritmia, infarto miocardico, insufficienza cardiaca congestizia, ipotensione,
ipertensione)
• complicanze genitourinarie e ulteriori problemi concomitanti (come, ad
esempio, ischemia, erosione, fistola, incontinenza, ematuria, infezione)
• complicanze intestinali (come, ad esempio, a carico dell’ileo, ischemia
transitoria, infarto intestinale, necrosi)
• complicanze legate all’anestetico e ulteriori problemi concomitanti (come, ad
esempio, aspirazione)
• complicanze linfatiche e ulteriori problemi concomitanti (come, ad esempio,
fistola linfatica)
• complicanze neurologiche locali o sistemiche e ulteriori problemi
concomitanti (come, ad esempio, ictus, attacco ischemico transitorio,
paraplegia, paraparesi, paralisi)
• complicanze polmonari/respiratorie e ulteriori problemi concomitanti (come
ad esempio, polmonite, insufficienza respiratoria, intubazione protratta nel
tempo)
• complicanze relative al sito di accesso al sistema vascolare, inclusi infezione,
dolore, ematoma, pseudoaneurisma, fistola arterovenosa
• complicanze relative all’incisione e ulteriori problemi concomitanti (come, ad
esempio, deiscenza, infezione)
• complicanze renali e ulteriori problemi concomitanti (come, ad esempio,
occlusione dell’arteria, tossicità del mezzo di contrasto, insufficienza, collasso)
• conversione alla riparazione chirurgica a cielo aperto
• danni ai vasi
• danni all’aorta, inclusi perforazione, dissezione, emorragia, rottura e decesso
• decesso
• edema
• embolizzazione (micro e macro) con ischemia o infarto transitori o
permanenti
• endoleak
• endoprotesi: posizionamento errato del componente, dilatazione incompleta
del componente, migrazione del componente, rottura della sutura,
occlusione, infezione, frattura dello stent, usura del materiale di rivestimento
della protesi, deformazione, erosione, perforazione, flusso peri-protesi,
separazione e corrosione degli uncini di ancoraggio
• febbre e infiammazione localizzata
• fistola arterovenosa
• impotenza
• infezione dell’aneurisma, del dispositivo o del sito di accesso, inclusi la
formazione di ascesso, la febbre transitoria e il dolore
• ingrossamento dell’aneurisma
• insufficienza epatica
• occlusione dell’endoprotesi o del vaso nativo
• rottura dell’aneurisma e decesso
• sanguinamento, ematoma o coagulopatia
• trombosi e/o pseudoaneurisma arteriosi o venosi
• vasospasmo o trauma vascolare (come, ad esempio, dissezione del vaso
iliofemorale, sanguinamento, rottura, decesso)
Notifica degli eventi negativi correlati al dispositivo
Tutti gli eventuali eventi negativi (incidenti clinici) correlati all’endoprotesi
addominale Zenith Flex devono essere tempestivamente notificati alla COOK.
Per i clienti negli Stati Uniti, per notificare un’evenienza di tale natura, contattare
telefonicamente il reparto addetto alle relazioni con la clientela al numero
1-800-457-4500 (numero verde USA a orario continuato) o il numero
1-812-339-2235. Per i clienti al di fuori degli Stati Uniti, chiamare il
distributore di zona.
6 RIEPILOGO DEGLI STUDI CLINICI
6.1 Obiettivo
L’obiettivo principale dello studio clinico è stato quello di valutare la sicurezza e
l’efficacia di una versione precedente del dispositivo (l’endoprotesi addominale
Zenith) come alternativa alla riparazione chirurgica a cielo aperto nel
trattamento primario degli aneurismi infrarenali dell’aorta addominale. Lo studio
ha posto i pazienti a rischio normale a confronto con i pazienti di controllo
sottoposti a trattamento chirurgico per determinare l’eventuale minore morbilità
a 30 giorni, la non-inferiorità dei tassi di sopravvivenza a 30 giorni, la non-
inferiorità dei tassi di sopravvivenza a 12 mesi, la non-inferiorità del successo del
trattamento a 12 mesi e i migliori valori per quanto riguarda i parametri di
valutazione ad uso clinico. La sicurezza è stata determinata valutando, per i
soggetti con endoprotesi addominale Zenith, l’eventuale morbilità ridotta a
30 giorni, la non-inferiorità dei tassi di sopravvivenza a 30 giorni e a 12 mesi e la
non-inferiorità del successo del trattamento a 12 mesi rispetto ai pazienti
sottoposti a trattamento chirurgico a cielo aperto. La valutazione dell’efficacia è
stata basata sull’esclusione dell’aneurisma confermata da assenza di endoleak,
assenza di ingrossamento dell’aneurisma (≥5 mm) e assenza di eventi negativi di
grave entità correlati al dispositivo emersi nel corso del primo anno di follow-up.
Gli obiettivi secondari hanno incluso l’esame dei parametri di valutazione dei
benefici clinici e della qualità della vita.
6.2 Struttura dello studio
Lo studio clinico statunitense è stato uno studio multicentrico non randomizzato
che ha messo a confronto pazienti a rischio medico normale trattati con
endoprotesi addominale con pazienti di controllo trattati mediante riparazione
chirurgica a cielo aperto. Lo studio ha inoltre considerato altri due gruppi: i
pazienti ad alto rischio medico e i pazienti di pratica. Quindici centri hanno visto
il coinvolgimento di 200 pazienti a rischio normale, 80 pazienti di controllo
trattati con riparazione chirurgica, 100 pazienti ad alto rischio e 52 pazienti di
pratica. Il gruppo di controllo ha incluso pazienti la cui anatomia vascolare può
non essere stata idonea alla riparazione endovascolare dell’AAA. Le sessioni di
follow-up sono state pianificate come segue: prima della dimissione
dall’ospedale, a 1 mese, a 6 mesi, a 12 mesi e a 24 mesi. I dati relativi al follow-up
dei pazienti e alle statistiche a 1 mese, a 12 mesi e a 24 mesi (le scadenze
principali usate per l’analisi dei dati) sono presentati nella Tabella 6.2.1. I dati
relativi all’imaging forniti in questa tabella riepilogativa sono basati sui
rilevamenti di un laboratorio di analisi delle immagini centralizzato
indipendente (laboratorio centrale) che ha esaminato le scansioni TC e le lastre
radiografiche addominali per valutare le variazioni del diametro dell’aneurisma,
la migrazione del dispositivo e dei suoi componenti, l’integrità del dispositivo
(stent metallico e materiale di rivestimento) e la presenza e il tipo di endoleak.
Gli eventi clinici sono stati esaminati da un comitato indipendente per la
valutazione degli eventi clinici e la sicurezza è stata monitorata da un comitato
preposto al monitoraggio dei dati e della sicurezza.
I pazienti trattati con la riparazione chirurgica e i pazienti a rischio normale
trattati con la protesi Zenith hanno soddisfatto gli stessi criteri di rischio
patofisiologico. I gruppi trattati con la riparazione endovascolare hanno escluso i
pazienti con trombo circonferenziale nel colletto prossimale, colletto prossimale
di lunghezza inferiore a 15 mm, colletto prossimale con diametro (da parete
esterna a parete esterna) inferiore a 18 mm o superiore a 28 mm, forte
angolazione del colletto prossimale, arteria iliaca con diametro (da parete
esterna a parete esterna) inferiore a 7,5 mm o superiore a 20 mm in
corrispondenza del sito di fissazione distale o lunghezza del sito di fissazione
distale nell’arteria iliaca inferiore a 10 mm.
I pazienti sono stati considerati ad alto rischio per la riparazione chirurgica se di
età superiore a 80 anni, con creatinina di base >2,0 mg/dl, in ossigenoterapia
domiciliare, con FEV
1
<1 litro, con frazione di eiezione <25%, se affetti da COPD
(pneumopatia ostruttiva cronica) invalidante, con classificazione “New York
Heart Association” 3 o 4, con addome ostile, in dialisi, con IM (infarto miocardico)
negli ultimi sei mesi, con ipertensione non trattabile dal punto di vista medico,
con effetti residui di un precedente ictus, con obiezione culturale alla trasfusione
di sangue o emoderivati, con precedente intervento di bypass renale o con
aneurisma infiammatorio.
Prima di coinvolgere pazienti nella parte pivotale dello studio, i centri privi di
esperienza per quanto riguarda l’impianto dell’endoprotesi addominale Zenith
hanno sottoposto a trattamento un certo numero di pazienti iniziali sotto la
supervisione di un esperto. Questi pazienti di pratica, comprendenti sia pazienti
a rischio normale che ad alto rischio, sono stati seguiti in base al medesimo
programma di follow-up dei pazienti coinvolti nella parte pivotale dello studio.