25
-
Immergere il catetere in soluzione salina sterile per attivare il rivestimento idrofilico.
-
Collegare un rubinetto a tre vie a una prolunga e questa al connettore luer-lock del sistema di rilas-
cio. In opzione si può collegare il sistema di gonfiaggio al rubinetto a tre vie.
-
Chiudere l’ingresso d’aria del palloncino.
-
Collegare una siringa di 10-20 ml con una soluzione con un terzo di salina al rubinetto a tre vie.
-
Aprire il collegamento del rubinetto a tre vie, tra la siringa ed il catetere.
-
Ritirare lo stantuffo della siringa (si raccomanda che la siringa sia in posizione verticale) permet-
tendo la fuoriuscita verso l’alto, nel liquido, di bolle d’aria.
-
Quando non entrano più bolle d’aria, lasciare un menisco di soluzione nella valvola e chiudere il rubi-
netto a tre vie dalla parte del catetere. Rimuovere la siringa.
-
Collegare il dispositivo di gonfiaggio con 1/3 di miscela di liquido di contrasto e di soluzione salina,
nel rapporto di 1:1 (il tutto debitamente spurgato), al rubinetto a tre vie e alla prolunga. Non premere
perché potrebbe spostarsi lo stent.
PERICOLO: se le bolle d’aria continuano a passare dal catetere alla siringa a pressione negativa per
oltre un minuto, ciò può essere un chiaro sintomo della presenza di fuoriuscite o rotture all’interno del
catetere stesso, oppure di una cattiva saldatura del collegamento tra il rubinetto a tre vie e la siringa.
Se, dopo aver verificato che il collegamento è intatto, la fuoriuscita di bolle d’aria continua, allora non
utilizzare il dispositivo e restituirlo al produttore o distributore per la verifica ispettiva.
7.3. Tecnica d’impianto
Procedure preliminari
-
Inserire l’introduttore nel rispetto delle istruzioni del produttore.
-
Collegare la valvola emostatica con il catetere guida e mantenerla chiusa. Inserire, nel rispetto delle
istruzioni, il catetere guida attraverso l’introduttore ed assicurarsi che si posizioni all’accesso della
coronaria. Iniettare liquido di contrasto attraverso il catetere guida per assicurarsi che sia corret-
tamente posizionato, permettendo così l’accesso alla coronaria.
-
Aprire la valvola emostatica per farvi passare il filo-guida di 0.014”. Una volta che il filo è al suo in-
terno, chiudere la valvola per evitare fuoriuscite di sangue. Posizionare la guida di 0.014” attraverso
la lesione nel rispetto delle tecniche d’intervento percutaneo e supportato dalle tecniche di fluoro-
scopia, atte a determinarne, in ogni momento, l’esatta posizione.
Tecnica d’impianto
Quando la lesione da dilatare è di diametro molto piccolo, calcifica o severamente tortuosa tale da
poter compromettere l’accesso allo stent, occorre provvedere a una predilatazione della medesima,
mediante un catetere a palloncino per la dilatazione coronarica. Per predilatare la lesione seguire le
istruzioni del catetere a palloncino. In seguito procedere all’impianto dello stent.
•
Inserire l’estremità prossimale della guida nella punta distale del sistema di rilascio.
•
Aprire nuovamente la valvola emostatica per permettere il passaggio dello stent nel suo interno.
Non appena lo stent è passato, chiudere la valvola. Se si incontra una qualche resistenza, non
proseguire con il sistema di rilascio attraverso la valvola emostatica. Evitare che la valvola emo-
statica danneggi il corpo del catetere; ciò potrebbe influire successivamente durante la fase di
gonfiaggio/sgonfiaggio del palloncino.
•
Far scorrere il sistema stent, con molta attenzione, sul filo-guida, attraverso il catetere guida e, con
l’aiuto della fluoroscopia, raggiungere la zona da trattare. Assicurarsi che il filo-guida passi dalla porta
d’accesso della guida del catetere a palloncino (circa a 25 cm dalla punta del catetere a palloncino).
•
Posizionare lo stent nella zona della lesione, gli indicatori radiopachi devono essere ai lati della
medesima. Prima di espandere lo stent verificare mediante fluoroscopia ad alta risoluzione che lo
stent non si sia danneggiato e/o spostato lungo il pallone, dalla corretta posizione, durante la fase
di avanzamento.
•
Applicare la pressione per 15-30 secondi, in funzione della lesione, per espandere completamente lo
stent. Non superare il livello di pressione massima raccomandata (RBP), che è indicato nell’etichetta
e nella curva di complianza.
•
Per ottenere un’espansione ottimale, è necessario che lo stent sia a contatto con l’arteria poiché,
ISTRUZIONI PER L’USO
SISTEMA DI STENT CORONARICO CoCr
architect
therapies for living
Instrucciones_Architect REV2.indd 25
14/01/15 10:35