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1.
Premere per almeno 5s il tasto sul nuovo trasmettitore radio, poi rilasciare.
5s
2.
Premere lentamente per 3 volte il tasto sul trasmettitore radio già memorizzato.
1s
1s
1s
3.
Premere lentamente per 1 volta il tasto sul nuovo trasmettitore radio.
1s
Ora il nuovo trasmettitore radio verrà riconosciuto dal ricevitore e prenderà le caratteristiche che aveva quello già memorizzato.
Se ci sono altri trasmettitori da memorizzare, ripetere tutti i passi per ogni nuovo trasmettitore.
Tabella 13: per memorizzare un trasmettitore “a distanza”
Esempio
4.5.4) Memorizzazione “a distanza”
E’ possibile memorizzare un nuovo trasmettitore senza dover agire
direttamente sul tastino del ricevitore; per fare ciò è necessario
disporre di un telecomando già memorizzato e funzionante. Il nuovo
trasmettitore “erediterà” le caratteristiche di quello già memorizzato;
quindi se il primo trasmettitore è memorizzato in modo I anche il nuo-
vo sarà memorizzato in modo I e si potrà premere uno qualunque dei
tasti dei trasmettitori. Se invece il trasmettitore già funzionante è
memorizzato in modo II anche il nuovo sarà memorizzato in modo II
e diventa importante premere, nel primo trasmettitore il tasto relati-
vo al comando desiderato, e nel secondo trasmettitore il tasto da
associare a quel comando.
La memorizzazione a distanza può avvenire in tutti i
ricevitori che si trovano nel raggio della portata del tra-
smettitore; è quindi necessario tenere alimentato solo
quello interessato all’operazione.
!
Con i due trasmettitori porsi nel raggio di azione dell’automazione ed eseguire i seguenti passi:
1.
Premere e tenere premuto il tasto radio sulla centrale
2.
Aspettare che il led radio si accenda, poi aspettare che si spenga, quindi aspettare che emetta 3 lampeggi
x3
3.
Rilasciare il tasto radio esattamente durante il 3° lampeggio
4.
Se la procedura è andata a buon fine, dopo qualche istante, il led emetterà 5 lampeggi.
x5
Tabella 14: per cancellare tutti i trasmettitori
Esempio
4.5.5) Cancellazione dei trasmettitori radio
Questa è la fase più importante nella realizzazione dell’automazione
al fine di garantire la massima sicurezza.
Il collaudo può essere usato anche come verifica periodica dei
dispositivi che compongono l’automatismo.
Il collaudo dell’intero impianto deve essere eseguito da
personale esperto e qualificato che deve farsi carico del-
le prove richieste, in funzione del rischio presente e di
verificare il rispetto di quanto previsto da leggi, normative
e regolamenti, ed in particolare tutti i requisiti della nor-
ma EN12445 che stabilisce i metodi di prova per la verifi-
ca degli automatismi per cancelli e porte.
!
5) Collaudo e messa in servizio
5.1) Collaudo
Ogni singolo componente dell’automatismo, ad esempio bordi sen-
sibili, fotocellule, arresto di emergenza, ecc. richiede una specifica
fase di collaudo; per questi dispositivi si dovranno eseguire le proce-
dure riportate nei rispettivi manuali istruzioni.
Per il collaudo di SPIN eseguire la seguente sequenza di operazioni:
1. Verificare che si sia rispettato rigorosamente quanto previsto nel
capitolo 1 “AVVERTENZE”.
2. Sbloccare il portone tirando il cordino di sblocco verso il basso.
Verificare che sia possibile muovere manualmente il portone in
apertura e in chiusura con una forza non superiore a 225N.
3. Riagganciare il carrello.
4. Utilizzando il selettore o il trasmettitore radio, effettuare delle pro-
ve di chiusura e apertura del portone e verificare che il movimen-
to corrisponda a quanto previsto.
5. Conviene eseguire diverse prove al fine di valutare la scorrevolez-
za del portone ed eventuali difetti di montaggio o regolazione
nonché la presenza di particolari punti d’attrito.
6. Verificare uno ad uno il corretto funzionamento di tutti i dispositi-
vi di sicurezza presenti nell’impianto (fotocellule, bordi sensibili
ecc.). In particolare, ogni volta che un dispositivo interviene il led
OK sulla centrale esegue 2 lampeggi più veloci a conferma che la
centrale riconosce l’evento.
7. Per verificare il funzionamento delle fotocellule ed in particolare
che non vi siano interferenze con altri dispositivi, passare un cilin-
dro di diametro 5cm e lunghezza 30cm sull’asse ottico prima vici-
no al TX, poi vicino all’RX e infine al centro tra i due e verificare
che in tutti i casi il dispositivo intervenga passando dallo stato di
attivo a quello di allarme e viceversa; infine che provochi nella
centrale l’azione prevista; esempio: nella manovra di chiusura
provoca l’inversione di movimento.
8. Se le situazioni pericolose provocate dal movimento del portone
sono state salvaguardate mediante la limitazione della forza d’im-
patto si deve eseguire la misura della forza secondo quanto pre-
visto dalla norma EN 12445. Se la regolazione della “Velocità” ed
il controllo della “Forza Motore” vengono usati come ausilio al
sistema per la riduzione della forza d’impatto, provare e trovare le
regolazione che offrono i migliori risultati.