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perfettamente dispiegata nel lume dell’esofago, o se la protesi è troppo
corta. Effettuare l’esame endoscopico per stabilire se si è verificato
uno di questi fenomeni. Se la protesi è correttamente posizionata
e della giusta lunghezza, e se la pulizia della protesi non risolve la
perdita attraverso di essa, è indicata la sua sostituzione.
Iperproliferazione della Candida:
l’iperproliferazione della Candida
nella protesi avviene nella maggior parte dei pazienti. La radioterapia,
il contenuto salivare e le abitudini alimentari possono influenzare la
rapidità con cui la Candida aggredisce il materiale siliconico. Si può
considerare il trattamento con agenti antimicotici come misura preventiva
se l’iperproliferazione della Candida causa perdite attraverso la protesi
o insufficienza della valvola.
Compatibilità con i farmaci antimicotici:
una varietà sconosciuta di
sostanze chimiche può influenzare immediatamente le proprietà del
materiale che costituisce il dispositivo, o essere assorbita dal materiale
e conseguentemente rilasciata più tardi. Quindi, l’introduzione di agenti
antimicotici o di farmaci direttamente dentro la protesi fonatoria,
o nelle sue immediate vicinanze, deve essere valutata con cautela.
I test di laboratorio mostrano solo un’influenza negativa minore
sulla funzione della protesi fonatoria Provox Vega e dei relativi
componenti quando si utilizzano i seguenti farmaci antimicotici:
• Nistatina
• Fluconazolo
• Miconazolo
Correlati alla fistola
Aspirazione della protesi:
l’aspirazione accidentale della protesi
fonatoria, o di altri componenti del sistema di riabilitazione
fonatoria, è una possibile evenienza. I sintomi immediati possono
includere conati di vomito, tosse, soffocamento o respiro sibilante.
Come per ogni altro corpo estraneo, le complicanze dell’aspirazione
di un componente possono essere l’ostruzione o l’infezione. Le
complicanze possono includere polmonite, atelettasia, bronchite,
ascesso polmonare, fistola broncopolmonare e asma. Se il paziente
è in grado di respirare, la tosse può rimuovere il corpo estraneo.
L’ostruzione parziale o completa delle vie aeree richiede l’intervento
immediato per la rimozione dell’oggetto.
Ingestione della protesi:
l’ingestione accidentale della protesi
fonatoria, o di altri componenti del sistema di riabilitazione fonatoria, è
una possibile evenienza. Come per ogni altro corpo estraneo, i sintomi
causati dall’ingestione della protesi o da componenti del sistema di
riabilitazione fonatoria dipendono ampiamente dalle dimensioni,
la posizione, il grado di ostruzione (se presente) e dal perdurare
dell’ostruzione. I componenti ingeriti che sono rimasti nell’esofago
inferiore possono essere rimossi mediante esofagoscopia o tenuti
sotto osservazione per un breve periodo. L’oggetto può passare
spontaneamente nello stomaco, e i corpi estranei che entrano nello
stomaco attraversano solitamente il tratto intestinale. La rimozione
chirurgica dei corpi estranei nel tratto intestinale va considerata nei
casi di ostruzione intestinale, sanguinamento, perforazione o quando
l’oggetto non attraversa il tratto intestinale.
Emorragia/sanguinamento della fistola:
durante la sostituzione
della protesi può verificarsi un leggero sanguinamento dai margini
della fistola TE che si risolve di solito spontaneamente. I pazienti sotto
trattamento anticoagulante vanno tuttavia valutati con cautela per
il rischio di emorragia prima dell’inserimento o della sostituzione
della protesi.
Infezione e/o edema della fistola TE:
infezione, formazione di
granulazione e/o edema della fistola (ad es., durante la radioterapia)
possono aumentare la lunghezza del tratto di fistola. Ciò può causare
lo scivolamento della protesi all’interno e sotto la mucosa tracheale o
esofagea. In alternativa, l’infiammazione o la crescita eccessiva della
mucosa esofagea possono causare la protrusione della protesi dalla
fistola. In questo caso, si consiglia di sostituire temporaneamente la
protesi con un’altra dal corpo più lungo. Il trattamento dell’infezione
può richiedere l’uso di antibiotici ad ampio spettro, con o senza
corticosteroidi. Se l’infezione non si risolve con gli antibiotici e/o
l’intervento corticosteroideo in presenza della protesi, quest’ultima
va rimossa. In alcuni casi, si può prendere in considerazione la
canalizzazione della fistola con un catetere. Se la fistola si chiude
spontaneamente dopo la rimozione della protesi, può essere necessario
rieseguire la fistola per inserire una nuova protesi.
Granulazione circostante la fistola:
è stata documentata la formazione
di tessuto di granulazione attorno alla fistola TE con un’incidenza del
5%. Considerare eventualmente la cauterizzazione elettrica, chimica
o laser dell’area di granulazione.
Cicatrizzazione ipertrofica circostante la fistola:
il rigonfiamento
della mucosa tracheale sopra la flangia tracheale è una possibile
evenienza se la protesi è relativamente corta. Questo tessuto in eccesso
può essere rimosso usando un laser (CO
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o NdYAG). In alternativa,
è possibile usare una protesi con corpo più lungo.
Protrusione/estrusione della protesi:
la protrusione della protesi
e successiva estrusione spontanea è un’evenienza talvolta osservata
durante l’infezione della fistola TE. È necessario rimuovere la protesi
per evitare la sua dislocazione nella trachea. La fistola può chiudersi
spontaneamente dopo la rimozione della protesi. Può essere necessario
rieseguire la fistola per inserire una nuova protesi.
Содержание Provox Vega XtraSeal
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