N° 8000A4433
(06-04)
I.13
TELAIO, SOSPENSIONI E RUOTE
FUNZIONAMENTO
Il funzionamento idraulico di questa forcella utilizza un sistema multivalvola,
già collaudato nella precedente MAGNUM, ma che si contraddistingue per la
uguale configurazione dei due steli. Ogni stelo costituisce pertanto un sistema
completo di sospensione a cui fare riferimento quando si opera una
registrazione.
Per comprendere meglio il funzionamento della sospensione abbiamo
differenziato le parti in movimento, vincolate alla ruota (fondo scuro), da
quelle che rimangono solidali al telaio del motociclo (fondo chiaro). Con
frecce direzionali sono rappresentati i passaggi o i movimenti che l’olio è
costretto a compiere nelle varie fasi di lavoro (vedi FIG. 1).
La parte in movimento di ogni stelo è costituita da un tubo portante (1) avvitato
sul portaruota (2); al suo interno è fissata la valvola di fondo (3) dotata di
pistone (4) a lamelle e di registro a vite della compressione (5). Internamente
al tubo portante è fissata la custodia della cartuccia (6).
La parte solidale al telaio è costituita da un portastelo esterno (7) chiuso
superiormente dal tappo (8). Solidale al tappo (8) per mezzo di un’asta (9)
troviamo il pompante (10) della cartuccia (6). Sul tappo è collocato la vite di
registro dell’estensione (11) che aziona, attraverso un’asta interna (12) di
rinvio, uno spillo conico (13) posto immediatamente sopra al pompante.
La lubrificazione delle boccole di scorrimento (14 e 15) e dell’anello di tenuta
(16) è assicurato dalla presenza di fluido nella camera compresa tra tubo
portante (1) e portastelo (7). Il flusso dell’olio in detta camera avviene
attraverso due grandi fori ricavati sulla sommità del tubo portante (1),
immediatamente sotto alla boccola (15).
Attraverso i registri a vite (5 e 11) è possibile calibrare l’area di passaggio del
fluido in uscita dalla cartuccia modificando in questo modo la risposta della
sospensione nella fase di compressione e/o estensione. Ogni posizione di
registrazione è identificabile da un “click”.
Par tire sempre dalla posizione di massimo smorzamento (registro
completamente avvitato in senso orario) per effettuare ogni registrazione.
Piccoli incrementi dello smorzamento produrranno effetti sensibili se effettuati
su entrambi gli steli.
Esaminiamo ciò che avviene in ogni stelo nella fase di COMPRESSIONE o
ANDATA (vedi FIG. 2).
L’olio presente nella cartuccia viene compresso dal movimento del pompante
(10) e trova sfogo solo attraverso le asole di passaggio ricavate nel pistone (4)
e attraverso il canale centrale della valvola di fondo (3).
Questo passaggio è regolato dalla resistenza opposta dalle lamelle (A), poste
inferiormente al pistone, e dalla posizione del puntale conico della vite di
registro (5).
Per poter modificare lo smorzamento in questa fase, oltre ad intervenire sulla
vite di registro (5) è possibile modificare la composizione del pacco di lamelle
(A) utilizzando elementi di diverso spessore e diametro disponibili a ricambio.
In questa fase una parte di olio, passando attraverso i canali aperti del
pompante (10) vince il contrasto della contromolla superiore (17) e, sollevando
la lamella (18), va a compensare il volume di asta entrata nella cartuccia.
L’olio fuoriuscito dalla cartuccia passa in una camera esterna in
comunicazione con la parte superiore dello stelo depressurizzata (vedi
FIG.3A).
La comunicazione tra detta camera e la zona superiore dello stelo avviene
velocemente attraverso le aree di passaggio ricavate tra tappo custodia (19) e
tubo portante (1) e attraverso quattro grandi fori ricavati sulla parte superiore
del tappo custodia.
Sull’asta (9) è fissato il tampone di fondo (20) con uno speciale anello flottante
esterno che, in situazioni di massimo affondamento (vedi FIG. 3B), oltre a
determinare il fine corsa dello stelo occlude i quattro fori di passaggio olio
attraverso il tappo custodia (19) rallentando ulteriormente la compressione
dello stelo.
FIG.2
FIG.3A FIG.3B
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