Manutenzione
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5.1.3 Livello manutenzione 3
A questo livello la manutenzione richiede specifiche abilità/
approvazione/strumenti e know-how e solo il produttore, il
suo agente rappresentante o agente autorizzato sono auto-
rizzati ad effettuare tali operazioni. Queste operazioni di ma-
nutenzione riguardano ad esempio:
• la sostituzione di componenti principali (compressore
evaporatore)
• qualsiasi intervento sul circuito frigorifero (manipolazione
del refrigerante)
• la modifica dei parametri impostati in fabbrica (cambio
applicazione)
• la rimozione o lo smontaggio dell’unità HVAC
• qualsiasi intervento dovuto a un intervento di manuten-
zione previsto non effettuato
• qualsiasi intervento coperto dalla garanzia
• da uno a due controlli di perdite all’anno realizzati con
un rilevatore di perdite certificato e da una persona
qualificata.
Per ridurre i rifiuti, il refrigerante e l’olio devono trovarsi in
conformità con la normativa vigente, utilizzando metodi che
limitano le perdite di refrigerante e le perdite di carico e con
i materiali adatti per i prodotti.
I guasti e le perdite rilevati devono essere riparati immedia-
tamente.
L’olio del compressore che viene recuperato durante la ma-
nutenzione contiene refrigerante e deve essere trattato di
conseguenza.
Il refrigerante sotto pressione non deve essere scaricato all’a-
ria aperta.
Se un circuito frigorifero viene aperto, tappare tutte le aper-
ture, se l’operazione richiede fino a un giorno; per periodi
più lunghi caricare il circuito con azoto.
Qualsiasi deviazione o mancata osservanza dei criteri di
manutenzione renderanno nulle le condizioni di garanzia
dell’unità HVAC e il produttore non potrà più essere consi-
derato responsabile.
5.2 SCAMBIATORE AD ARIA
Si consiglia di ispezionare regolarmente le batterie alet-
tate per verificarne il grado di sporcamento. Esso dipende
dall’ambiente in cui è installata l’unità, e sarà peggiore in
installazioni urbane e industriali e vicino agli alberi a foglie
caduche.
Per la pulizia della batteria alettata:
• se gli scambiatori di calore ad aria sono intasati, pulirli
delicatamente in senso verticale, con un pennello
• lavorare sugli scambiatori di calore ad aria a ventilatore
spento
• per questo tipo di operazione spegnere l’unità se, fatte
tutte le opportune considerazioni di servizio, lo si ritiene
opportuno
• pulire gli scambiatori di calore ad aria per garantire un
funzionamento ottimale dell’unità. Questa pulizia è ne-
cessaria quando gli scambiatori di calore aria cominciano
a sporcarsi
• la frequenza della pulizia dipende dalla stagione e dalla
posizione dell’unità (zona esposta al vento, boschiva pol-
verosa, ecc).
Pulire la batteria alettata con appositi prodotti.
Non usare mai acqua pressurizzata senza un diffusore
grande. Non utilizzare detergenti ad alta pressione per
bobine Cu/Cu e Cu/Al.
Getti d’acqua concentrati o rotanti sono severamente
proibiti. Non utilizzare mai liquido con una temperatura
superiore a 45° C per pulire gli scambiatori di calore ad
aria. Una pulizia corretta e frequente (ogni tre mesi circa)
eviterà 2/3 dei problemi di corrosione.
5.3 MANUTENZIONE DELLO SCAMBIATORE DI CALORE
AD ACQUA
Verificare che:
• la schiuma isolante sia integra e saldamente in posizione.
• gli BPHE e i riscaldatori elettrici a tubazioni siano in fun-
zione, e correttamente posizionati in modo saldo.
• i collegamenti sul lato acqua siano puliti e non mostrino
segni di perdite.
5.4 MANUTENZIONE DELL’UNITÀ
Prima di qualsiasi intervento sull’unità accertarsi che il
circuito sia isolato e non vi sia tensione. Si noti che po-
trebbero essere necessari 5 minuti affinché i condensato-
ri del circuito si scarichino completamente dopo aver iso-
lato il circuito. Solo personale qualificato è autorizzato a
lavorare sul VFD.
In caso di allarme o problema persistente relativo al VFD,
contattare il servizio di assistenza.
I VFD dotati di unità non richiedono un test di isolamento,
anche se vengono sostituiti; vengono infatti verificati in mo-
do sistematico prima della consegna. Inoltre, i componenti di
filtraggio installati nel VFD possono falsare la misura e posso-
no anche essere danneggiati. Se vi è la necessità di verifica-
re l’isolamento dei componenti dell’apparecchio (motori dei
ventilatori e pompe, cavi, ecc), il VFD deve essere scollegato
dal circuito di potenza.
5.5 VOLUME DI REFRIGERANTE
L’unità deve essere avviata in modalità raffreddamento per
scoprire se il carico unitario è corretto, controllando il sotto-
raffreddamento effettivo.
Una piccola perdita di refrigerante rispetto al carico iniziale
sarà evidente nella modalità di raffreddamento e influen-
zerà il valore di sottoraffreddamento ottenuto all’uscita dello
scambiatore di calore ad aria (condensatore), ma non sarà
visibile in modalità di riscaldamento.
Non è quindi possibile ottimizzare la carica di refrigerante
nella modalità di riscaldamento dopo una perdita. L’unità
dovrà essere avviata in modalità di raffreddamento per
verificare se è richiesto un carico aggiuntivo.