- 7 -
6. TENSIONI E FREQUENZE DI EROgAZIONE NEgLI ALTERNATORI TRIFASI
I normali alternatori sono previsti per erogare le seguenti tensioni:
⇒
400 V a 50 Hz oppure 480 V a 60 Hz con collegamento stella con neutro.
⇒
230 V a 50 Hz oppure 276 V a 60 Hz con collegamento triangolo.
7. SERVIZIO MONOFASE DEgLI ALTERNATORI TRIFASE
La potenza in monofase che può essere erogata in servizio continuo è circa 0,65 volte quella nel
funzionamento in trifase se si usa la tensione concatenata sulla fase rinforzata (bianca) e 0,6 volte
(E1S10/E1S11), 0,4 (E1S13) se si usa la tensione di fase (nel collegamento a stella)
8. TARATURA DELLA TENSIONE E DELLA VELOCITÀ DI ROTAZIONE
Le operazioni di taratura devono essere eseguite esclusivamente da personale qualificato poiché
esiste il pericolo di folgorazione.
Il controllo della tensione di uscita dell’alternatore deve essere effettuato alla velocità di rotazione nominale (3000 giri/1’
per gli alternatori a 2 poli e 1500 giri/1’ per quelli a 4 poli). Normalmente gli alternatori sono tarati in fabbrica per erogare
la tensione nominale. Leggeri scostamenti della tensione di uscita possono dipendere dal fatto che la velocità di rotazione
è diversa da quella nominale.La tensione di uscita infatti varia (attorno alla velocità nominale) in modo quasi proporzionale
alla velocità di rotazione. Nel caso che ad una determinata velocità di rotazione si voglia correggere la tensione a vuoto
dell’alternatore è necessario agire sul traferro del compound come descritto di seguito (
figura 10
).
1) Allentare il serraggio dei due dadi N.
2) Modificare lo spessore del traferro tenendo presente che:
a) aumentandolo la tensione cresce.
b) diminuendolo la tensione diminuisce.
Piccole variazioni della tensione si possono ottenere assestando dei leggeri colpi con un martello sulla parte mobile
del compound o facendo leva con un cacciavite in modo aumentare o diminuire lo spessore del traferro. Qualora
la variazione di tensione richiesta superi il 5% è necessario procedere alla sostituzione dell’isolante T che forma il
traferro con uno di spessore adeguato.
3) A regolazione effettuata serrare definitivamente i due dadi N.
ATTENZIONE: Per un corretto funzionamento dell’alternatore non scostarsi (con la tensione) più del
5% rispetto al valore indicato in targa.
9. NOTE gENERALI
Funzionamento in ambienti particolari
Nel caso si usi l’alternatore in un gruppo insonorizzato fare attenzione che l’aria aspirata sia sempre quella fresca in
entrata; ciò si ottiene sistemandolo vicino alla presa d’aria con l’esterno. Inoltre bisogna tener conto che la quantità d’aria
richiesta dall’alternatore è di:
4 m
3
/min. per i modelli E1S10
5 m
3
/min. per i modelli E1S11
10 m
3
/min. per i modelli E1S13
CUSCINETTI
I cuscinetti degli alternatori E1S sono autolubrificati e quindi non richiedono manutenzioni per un periodo di funzionamento
superiore alle 10000 ore. Quando si deve procedere alla revisione generale del gruppo elettrogeno è consigliabile lavare
i cuscinetti con adatto solvente.
Tipo di cuscinetto
Alternatore
Lato accoppiamento
Lato opp. accoppiamento
E1S10
6305-2Z-C3
6204-2Z-C3
E1S11
6207-2Z-C3
6205-2Z-C3
E1S13
6208-2Z-C3
6305-2Z-C3
COLLETTORI AD ANELLI, PORTASPAZZOLE E SPAZZOLE
Il complesso collettore-portaspazzole-spazzole è dimensionato e studiato per garantire un servizio sicuro e prolungato.
Pertanto durante l’uso dell’alternatore non sono richieste operazioni particolari di manutenzione a questo sistema per
almeno 2000 ore di servizio negli alternatori a 2 poli e 4000 ore in quelli a quattro poli.
Nel caso si notasse però un comportamento irregolare dell’alternatore con diseccitazione casuale dell’alternatore ed
irregolarità nella erogazione della corrente elettrica è necessario attuare le seguenti semplici operazioni.
1) controllare lo stato di pulizia del sistema collettore-spazzole ed il loro corretto assetto meccanico,
2) controllare che le spazzole siano posizionate in modo che per tutta la loro larghezza appoggino entro la superficie degli
anelli,
3) controllare lo stato delle spazzole ed eventualmente sostituirle se usurate.
PONTI A DIODI (Figura 11)
Normalmente vengono usati dei ponti a diodi previsti per 25A - 800V.
Verifica dei ponti a diodi
La verifica dei singoli diodi componenti il ponte di raddrizzamento può essere eseguita sia con un ohmetro che con
una batteria e relativa lampada come qui di seguito descritto. Un diodo è da ritenersi regolarmente funzionante
quando
-
Con un ohmetro si verifica che la resistenza è molto bassa in un senso e molto alta nell’altro.
-
Con batteria e lampada (prevista per la tensione della batteria) si verifica che l’accensione della lampada avviene
solamente in uno dei due collegamenti possibili come illustrato in
figura 12: A = Lampada accesa, B = Lampada
spenta.
Nota per lo smontaggio:
prima di estrarre il rotore dalla cassa è necessario togliere il portaspazzole.
Italiano
Summary of Contents for E1S10L L
Page 3: ...3 1 A B Mod L mm E1S10 2 E1S11 2 E1S13 4 2 A B 3 A B 4 A B 5 A B 6 A B 7 A B...
Page 4: ...4 12 8 9 10 11 A B A B...
Page 23: ...23 PARTI DI RICAMBIO SPARE PARTS LISTA DE REPUESTOS PIECES DETACHEES ERSATZTEILE...
Page 24: ...24 E1S10M E1S10L...
Page 26: ...26 E1S13S 2 E1S13S 4 E1S13M 2 E1S13M 4...
Page 28: ...28 E1S11M...
Page 30: ...30 NOTE...
Page 31: ...31 NOTE...