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GIMA SpA
DIATERMO MB250 – DIATERMO MB400
MA303IGBa-19-03-2007 Manuale
d’Istruzioni / Instruction’s Manual
8
3.
TECNICHE OPERATIVE
3.1 TAGLIO MONOPOLARE
Il taglio monopolare è il sezionamento del tessuto biologico ottenuto dal passaggio di corrente di forma d’onda sinusoidale (o
parasinusoidale),
di ampiezza costante e sufficientemente elevata, attraverso l’elettrodo attivo. Al contatto della punta (sulla
quale è presente un campo elettrico di elevata intensità) dell’elettrodo attivo con il tessuto, scocca un arco che non si estingue
fino a quando scorre corrente
(effetto Leidenfrost).
La temperatura raggiunta laddove giunge l’arco, è elevata e la corrente può essere calibrata in modo che questa superi la
temperatura d’ebollizione dell’acqua contenuta nelle cellule e nei liquidi extra-cellulari, determinando l’ esplosione della
cellula, l’evaporazione dell’acqua e l’incremento della resistenza elettrica del tessuto
.
Ciò favorisce ulteriormente l’incremento
locale della temperatura, peraltro la ionizzazione dell’aria prodotta dall’arco favorisce il suo mantenimento.
L’azione del taglio si manifesta nella
separazione dei tessuti causata dall’esplosione delle cellule
.
Il calore sviluppato
localmente è pressoché totalmente assorbito dalla vaporizzazione dell’acqua per cui, data la rapidità del fenomeno, esso non si
propaga (per conduzione) verso il tessuto circostante e pertanto l’effetto emostatico si manifesta in maniera assai modesta.
Poiché la corrente alternata utilizzata per il taglio ha ampiezza costante, l’arco mantiene sempre la stessa posizione (in asse)
rispetto alla punta dell’ago, seguendola nel suo spostamento senza mai interrompersi e lasciando dietro di sé un solco aperto.
Una buona coagulazione durante il taglio è uno dei principali benefici dell'uso dell’elettrochirurgia, è quindi desiderabile una
corrente con un certo grado di modulazione.
Esempi di elettrodi idonei all’azione di taglio sono: l’elettrodo ad ago, l’elettrodo lanceolato, l’elettrodo ad ansa in filo d’
acciaio, etc.
Le regole seguenti aiutano l'operatore ad ottenere un buon taglio:
mantenere il tessuto umido ma non bagnato;
mantenere l'elettrodo perpendicolare al tessuto;
attivare il circuito d’uscita prima di effettuare il contatto con il tessuto;
mantenere pulita la punta dell'elettrodo (a questo scopo si consiglia di utilizzare le spugnette pulisci-elettrodi opzionali
F7520);
far raffreddare il tessuto prima di un nuovo taglio.
Quando il livello di potenza d’uscita è giusto dovrebbe ottenersi:
nessuna resistenza al movimento dell'elettrodo attraverso il tessuto
nessuna variazione nel colore delle superfici tagliate
nessuna fibra di tessuto residua sull'elettrodo.
Resezione transuretrale
Un impiego particolare dell’elettrotomia consiste nell’immergere l’elettrodo attivo (per questo scopo viene impiegata un’ansa
metallica) in un liquido, per rimuovere tessuto dalla vescica e dalla prostata.
In questa circostanza si ha un’ elevata dispersione
di energia attraverso i liquidi ed è pertanto fondamentale impiegare correnti di taglio che compensino queste inevitabili
dispersioni energetiche.
Utilizzando correnti di coagulazione e/o correnti di taglio miscelato si riduce il sanguinamento dei vasi.
3.2 COAGULAZIONE MONOPOLARE
Quando si verifica un incremento di temperatura, per il calore generato per effetto Joule nel tessuto, ha luogo la coagulazione
termica e cioè la solidificazione parziale dei liquidi organici e quindi la precipitazione di sostanze colloidali. In particolare nel
sangue si forma la fibrina che, solidificandosi, ostruisce il vaso sanguigno.
Per ottenere la coagulazione con l’elettrobisturi occorre alimentare l’elettrodo attivo con una corrente intermittente in modo
che la quantità di calore sviluppata non produca l’esplosione delle cellule e quindi il taglio del tessuto , ma solo un loro
riscaldamento in modo tale che l’acqua contenuta fuoriesca dalla cellula senza distruggerla. Tuttavia anche con corrente
intermittente, se l’intensità di corrente è troppo intensa, si verifica l’effetto di taglio.
Elettrodi attivi particolarmente adatti per la coagulazione sono elettrodi a forma di sfera, piastra, oppure elettrodi lanceolati
utilizzati lateralmente.
La coagulazione può essere ottenuta con due diversi procedimenti: per
essiccazione
e per
folgorazione.
Coagulazione per essiccamento
Si ottiene alimentando l’elettrodo con basse tensioni affinché non si generino scintille(ciò garantisce che l’azione ottenuta sia
di coagulo puro e quindi sia assente ogni effetto di taglio). L’elettrodo viene posto in diretto contatto col tessuto e la quantità di
calore sviluppata al contatto lo essicca.
In genere le superfici cellulari coagulate agiscono come uno strato isolante, che impedisce al calore dovuto a successive
applicazioni di corrente di penetrare troppo in profondità.
La corrente normalmente usata per la coagulazione è di tipo modulato. In funzione della percentuale di modulazione si ha
precisione del taglio, bontà della emostasi e grado di distruzione del tessuto. Una maggiore modulazione della corrente porta
ad un taglio più frastagliato, ad una maggiore profondità di tessuto distrutto, ma ad una coagulazione più efficace.