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05004
–
CALIBRO BRACCI LUNGHI
8.1
DESTINAZIONE D’USO E DESCRIZIONE
DELL’APPARECCHIATURA
Strumento composto da un calibro da tecnico ortopedico,
con applicato un filo a piombo su guida scorrevole. La
combinazione di questi due elementi rende possibile la
descrizione delle asimmetrie del tronco in termini
quantitativi.
8.2
MATERIALI
PMMA
8.3
CONTENUTO DELLA CONFEZIONE
Calibro, 1pz
Filo a piombo, 1pz
8.4
INSTALLAZIONE ED UTILIZZO
Per misurare lo scostamento di un punto della colonna
rispetto a una linea mediana
–
per esempio la linea
interglutea
–
bisogna seguire il seguente procedimento:
.1
Posizionare il calibro sul corpo del paziente
all’altezza del punto della colonna da valutare
.2
Regolare il filo a piombo in modo che passi per il
riferimento mediale (linea interglutea o base
d’appoggio)
.3
Leggere il valore
dell’ampiezza del calibro e
calcolare quella del segmento più corto
.4
Sulla base delle misure appena rilevate, utilizzare
la tabella allegata che fornirà la percentuale di
traslazione della parte anatomica di interesse
05002
–
TORSIOMETRO
9.1
DESTINAZIONE D’
USO E DESCRIZIONE
DELL’APPARECCHIATURA
Strumento per la misurazione della rotazione del tronco in
ortostatismo
9.2
MATERIALI
Plastica, alluminio
9.3
CONTENUTO DELLA CONFEZIONE
Torsiometro, 1pz
9.4
INSTALLAZIONE ED UTILIZZO
La valutazione di un soggetto con sospetta scoliosi viene
effettuata in posizione di attenti.
La base dello strumento viene accostata al sacro; viene in
tal modo definito un piano zero di riferimento, rispetto al
quale verrà letto l’allineamento del tronco sul piano
trasverso al livello desiderato. Quando
l’elemento mobile
viene a sua volta accostato al dorso slitterà nel suo
alloggiamento di un numero di gradi corrispondente alla
rotazione del tronco. Un indice sull’alloggiamento
segnala
con precisione i gradi di rotazione.
Lo strumento si presta per un utilizzo diversificato:
•
in posizione di attenti individua con precisione una
rotazione del tronco, segno clinico tra i più sensibili
per la individuazione di una scoliosi vera;
•
possiamo confrontare la rotazione in statica con la
rotazione
in
anteroflessione
(scoliometro,
inclinometro), dati non sempre sovrapponibili e a
loro volta correlati, ma in modo impreciso, con la
torsione vertebrale misurata sulla radiografia;
•
in ortostatismo o anche da seduto possiamo
verificare
l’eventuale
cambiame
nto
della
rotazione con un esercizio di allungamento
(informazioni sulla riducibilità del difetto);
•
a bacino stabilizzato (preferibilmente da seduto)
possiamo valutare l’escursione del tronco in un
movimento attivo di rotazione (range e simmetria).