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ROSSI
GEARMOTORS
UT.D 123 rev. 3
Per il
fissaggio assiale
si può adottare il sistema raffigurato a pag.
20 fig. 4c e 4d; quando il perno della macchina è senza battuta (metà
inferiore del disegno fig. 4d) si può interporre un distanziale tra l’anel-
lo elastico e il perno stesso. Le parti a contatto con l’anello elastico
devono essere a spigolo vivo.
Utilizzando
gli anelli di bloccaggio
(pag. 20 fig. 4e) o la
bussola
di bloccaggio
(pag. 20 fig. 4f) è possibile conseguire un montaggio
e uno smontaggio più facili e precisi e l’eliminazione del gioco tra
linguetta e relativa cava.
Gli anelli o la bussola di bloccaggio devono essere inseriti dopo il
montaggio e dopo avere accuratamente sgrassato le superfici da
accoppiare. Non utilizzare bisolfuro di molibdeno o lubrificanti equi-
valenti per la lubrificazione delle superfici a contatto. Per il montaggio
della vite si raccomanda l’impiego di
adesivi bloccanti
.
Rispettare i momenti di serraggio riportati in tabella 11b.
In caso di fissaggio assiale con anelli o bussola di bloccaggio – soprat-
tutto in presenza di cicli gravosi di lavoro, con frequenti inversioni del
moto – verificare, dopo alcune ore di funzionamento, il momento di
serraggio della vite ed eventualmente riapplicare l’adesivo bloccante.
Per il calettamento con
l’unità di bloccaggio
(pag. 20 fig. 4g) pro-
cedere come segue:
– sgrassare accuratamente le superfici dell’albero cavo e del per-no
macchina da accoppiare;
– montare il riduttore sul perno macchina seguendo il metodo indi-
cato a pag. 20 fig. 4a;
– serrare le viti dell’unità di bloccaggio in modo graduale e uniforme
con sequenza continua (non in croce!) e in più fasi sino al raggiun-
gimento del momento di serraggio riportato in tabella 11b;
– al termine delle operazioni verificare il momento di serraggio delle
viti con chiave dinamometrica (piatta, in caso di montaggio dell’uni-
tà di bloccaggio sul lato macchina);
Proteggere l’unità di bloccaggio con copertura chiusa
(da montare sigillando gli accoppiamenti con masti-
ce) atta ad impedire la propagazione di eventuali
scintille o il raggiungimento di temperature superfi-
ciali esterne eccessive in caso di slittamento (ved.schema SPT
allegato a UT.D123). Tale protezione è obbligatoria per apparec-
chi di categoria 2. Sigillare l'accoppiamento albero cavo perno
macchina con mastice nel lato opposto unità di bloccaggio. Il
mastice da utilizzare deve resistere a una temperatura
135 °C.
Attenzione!
Non serrare le viti dell’unità di bloccaggio prima di montare
il riduttore sull’albero della macchina per non deformare l’albero cavo.
5.5 - Raffreddamento artificiale con serpentina
La presenza della serpentina è segnalata dagli attacchi (raccordi DIN
2353) per l’acqua sporgenti dalla carcassa come da figura sottostante.
A
1) Questi valori per alcune forme costruttive possono variare.
Attenzione:
Non manomettere l’eventuale piastrina che
mantiene bloccati i raccordi; in particolare mantenere
bloccato il raccordo mentre si stringe il dado di serraggio
del tubo di collegamento.
L’
acqua
di alimentazione deve possedere i seguenti requi-
siti, se non differentemente indicato su documentazione specifica
allegata a UT.D 123:
– bassa durezza;
– temperatura max +20 °C;
– portata 10
20 dm
3
/min secondo la grandezza del riduttore;
– pressione 0,2
0,4 MPa (2
4 bar).
Per temperatura ambiente minore o uguale a 0 °C prevedere scarico
acqua e attacco aria, per lo svuotamento della serpentina mediante aria
compressa onde evitare il pericolo di congelamento dell’acqua.
La valvola termostatica, in maniera automatica e senza necessità di
alimentazione ausiliaria, permette di avere la circolazione dell'acqua
quando l'olio del riduttore raggiunge la temperatura impostata. Il
sensore della valvola è completo di pozzetto. Il montaggio e la taratura,
impostabile da +50
+90 °C, sono da effettare in opera. Per la regola-
zione utilizzare la manopola posizionata sulla testa della valvola.
Per temperatura ambiente minore di 0°C interpellarci.
Si consigliano, per la temperatura di intervento, valori di ta50
+65 °C.
Tabella 1c. Natura del carico e durata di funzionamento (E04)
Natura del carico
della macchina azionata
Durata di funzionamento [h]
Rif.
Descrizione
3 150
6 300 12 500 25 000 50 000
2 h/d
2÷4 h/d 4÷8 h/d 8÷16 h/d 16÷24h/d
a
Uniforme
0,8
0
0,9
0
1
,00
1,18
1,32
b
Sovraccarichi moderati
(
1,6
x carico nominale)
1
,00
1,12
1,25
1,5
0
1,7
0
c
Sovraccarichi forti
(
2,5
x carico nominale)
1,32
1,5
0
1,7
0
2
,00
2,24
Tabella 1b. Natura del carico e durata di funzionamento (A04)
Natura del carico
della macchina azionata
Durata di funzionamento [h]
Rif.
Descrizione
3 150
6 300 12 500 25 000 50 000
2 h/d
4 h/d
8 h/d 12 h/d 24 h/d
a
Uniforme
0,67
0,85
1
,00
1,25
1,6
0
b
Sovraccarichi moderati
(
1,6
x carico nominale)
0,85
1,06
1,25
1,6
0
2
,00
c
Sovraccarichi forti
(
2,5
x carico nominale)
1
,00
1,25
1,5
0
1,9
0
2,36
grand.
d A
1)
chiave
Ø
≈
125 ... 180 12
1
40 22
200 ... 280 12
1
50 22
320 ... 360 16
1
60 30
400 ... 631 16 200 30
Tabella 1a. Natura del carico e durata di funzionamento (G05, H02)
Natura del carico
della macchina azionata
Durata di funzionamento [h]
Rif.
Descrizione
6 300
12 500 25 000 50 000 80 000
2 h/d
4 h/d
8 h/d
12 h/d
24 h/d
a
Uniforme
0,8 (1)
1)
0,9 (1)
1)
1
,00
1,18
1,32
b
Sovraccarichi moderati
(
1,6
x carico nominale)
1 (1,12)
1)
1,12 (1,18)
1)
1,25
1,5
0
1,7
0
c
Sovraccarichi forti
(
2,5
x carico nominale)
1,32 (1,4)
1)
1,5
1,7
0
2
,00
2,24
1) Fra parentesi i valori del cat. H02 che sono differenti
Grandezza
riduttore
A
1)
≈
B
1)
≈
d
Ø
125 ... 180
40 40 12
200 ... 280
50 40 12
320 ... 360
60 45 16
La direzione del flusso dell’acqua di raffreddamento è a piacere.
È fatto obbligo di installare un dispositivo (es. flusso-
stato) sulla mandata dell’acqua che garantisca l’arre-
sto del riduttore o motoriduttore qualora si verifichi
una diminuzione della portata richiesta;
se vi è il
rischio che si abbiano pressioni dell’acqua troppo elevate in manda-
ta, installare una valvola riduttrice della pressione.
Gli strumenti devono essere conformi alla direttiva ATEX secondo
la zona di applicazione e installati il più vicino possibile al riduttore o
motoriduttore.
Le estremità della serpentina sporgenti dal riduttore non devono
essere danneggiate (piegature, ammaccature, ostruzioni) per non
compromettere il passaggio dell’acqua di raffreddamento o dare luogo
a perdite. Prima di eseguire il collegamento della serpentina alle con-
dutture di adduzione e scarico dell’acqua di raffreddamento verificare
che la serpentina stessa non sia ostruita facendo un risciacquo.
Per il collegamento è sufficiente un tubo metallico liscio del diametro
esterno
d
indicato in tabella.
NOTA BENE:
assicurarsi di aver eseguito tutte le operazioni previste
per l’installazione, utilizzando anche la tabella del cap.13 (pag. 14).
E' necessario proteggere la valvola termostatica da eventuali colpi o urti.
5.6 Fattore di servizio
fs richiesto
Il fattore di servizio
fs tiene conto delle diverse condizioni di funzio-
namento, alle quali può essere sottoposto il riduttore e di cui bisogna
tenere conto nella verifica del riduttore stesso. Il fattore di servizio si
ottiene moltiplicando i vari fattori delle tabelle seguenti (a secondo
del catalogo vanno utilizzate tabelle differenti).
1) Valori indicativi per f.c. B3 ed
esec. U... A. Per altre f.c. e/o
esec.:interpellarci.
Tabella 2.
Frequenza di avviamento (G05,
E04, A04, H02)
2)
n
2
min
-
1
560
355
1,25
355
224
1,18
224
140
1,12
140
90
1,06
90
1
Rif.
carico
4)
Frequenza di avviamento z [avv./h]
2 4
8
16 32 63 125 250
a
1 1,06 1,12 1,18 1,25 1,32 1,4 1,5
b
1 1
1,06 1,12 1,18 1,25 1,32 1,4
c
1 1
1
1,06 1,12 1,18 1,25 1,32
Tabella 3. Velocità
angolare uscita
n
2
(G05 e H02
3)
)
2) Per Cat. H02 i valori in tabella sono validi per una frequenza
di avviamenti dimezzata, per Cat. A04 raddoppiata.
4) a) uniforme; b) sovraccarichi moderati (
1,6
x carico nomina-
le); c) sovraccarichi forti (
2,5
x carico nominale),
3) Per Cat. H02 moltipli-
care per un ulteriore
1,06
.