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USO
ATTENZIONE:
In caso di caduta si può verifica
-
re un carico dinamico che può superare questi
valori ammissibili (è necessaria un'ulteriore
protezione degli elementi ivi trasportati contro
le cadute o assicurare le zone pericolose al di
sotto del luogo di lavoro).
7. Utilizzo della fettuccia di supporto antitrauma:
Se l'utente a seguito di una caduta nel sistema
oppure per altre circostanze rimane sospeso
nell'imbracatura potrà essere utilizzata la fet-
tuccia di supporto antitrauma integrata nell'im-
bracatura per alleggerire il carico esercitato
sui cosciali. A questo scopo la fettuccia viene
estratta dalla copertura incorporata dalla parte
laterale destra dell'imbottitura sulle spalle (ill. 10)
regolandola successivamente fino a raggiungere
la lunghezza appropriata.
Ill. 10, pagina 11
Ill. 11, pagina 11
Se l'utente è sospeso sull'occhiello di arresto
anteriore (dalla parte sternale) la fettuccia del
dispositivo antitrauma fissata con cucitura viene
portata attraverso l'occhiello di arresto anteriore
(anello di acciaio) venendo dalla parte poste
-
riore verso quella anteriore (ill. 11) e in seguito
l'estremità libera della staffa viene fatta passare
attraverso la fettuccia (ill. 12+13), regolando in
seguito anche la rispettiva lunghezza della fet-
tuccia di supporto antitrauma.
Successivamente l'utente può appoggiarsi su
questa fettuccia per alleggerire il carico eser-
citato sui cosciali (a questo modo si migliora
la circolazione del sangue permettendo una
permanenza un po' più lunga di sospensione
nell'imbracatura).
Ill. 12, pagina 12
Ill. 13, pagina 12
8. Come scegliere un punto di ancoraggio:
Il punto di ancoraggio (dispositivo di ancoraggio)
per i dispositivi di protezione individuale antica-
duta secondo la norma EN 795 deve avere una
resistenza alla forza di 12 kN e rispettivamente
alle esigenze indicate nelle istruzioni sull'uso
del sistema anticaduta utilizzato. Il punto di an-
coraggio dovrebbe essere posto sempre al di
sopra dell'utente.
Il collegamento fra l'imbracatura e il punto di anco-
raggio dev'essere appropriato e sottoposto a pro-
va alle norme che corrispondono all'applicazione:
�
Sistema anticaduta (p. es. assorbitori di ener-
gia secon do la norma EN 355, dispositivo
anticaduta di tipo gui dato su corda secondo
la norma EN 353-1/2, dispositivo anticaduta
retrattile secondo la norma EN 360)
�
Sistema di ritenuta (p. es. cordini di collega-
mento secondo la norma EN 354 o EN 358)
�
Sistemi di posizionamento sul posto di lavoro
(p. es. cordini di collegamento secondo la
norma EN 354 o EN 358)
�
Sistemi di accesso su corda (p. es. dispositivo
di regolazione della corda secondo la norma
EN 12841, corda secondo la norma EN 1891)
Per motivi di sicurezza è essenziale scegliere
la posizione del punto di ancoraggio e il modo
di realizzazione dei lavori in modo tale che la
caduta libera e
l'altezza di caduta siano ridotte
al minimo
. Per motivi di sicurezza è essenziale
che prima di ogni impiego sia garantito lo spazio
libero necessario sul posto di lavoro, al di sotto
dell'utente (
per evitare lo scontro
sul terreno
oppure contro un ostacolo).
Come dispositivo di presa del corpo
in un siste-
ma di protezione anticaduta va utilizzata solo
un'imbracatura anticaduta.
I cordini di collegamento non devono essere gui-
dati attraverso spigoli taglienti! Bisogna
evitare
movimenti basculanti durante la caduta
sce-
gliendo un punto di ancoraggio appropriato
.
TRAUMA DA SOSPENSIONE:
La sospensione troppo lunga, inerte nell'imbra-
catura (p. es. in stato di perdita di coscienza)
può ostacolare la circolazione del sangue cau-
sando il cosiddetto "trauma da sospensione" –
ATTENZIONE RISCHIO DI MORTE – fare imme-
diatamente una CHIAMATA DI EMERGENZA!
Possibili sintomi sono fra altri pallore, sudorazio-
ne, dispnea, disturbi della vista, vertigini e nau-
sea. (Elenco non completo, i sintomi possono
variare sostanzialmente fra individui). Il soggetto
interessato dovrebbe, ove possibile, mettere in
atto delle manovre adatte di autosoccorso per
impedire il ristagno di sangue nelle gambe (fra
altre muovendo le gambe oppure scaricando
il peso dai cosciali appoggiando i piedi – p. es.
in staffe). Nei casi in cui queste operazioni non
siano possibili, bisogna assolutamente attuare
delle manovre di evacuazione al più presto pos-
sibile riportando il soggetto dalla posizione di
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