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almeno a 60° con fermo a scatto. Sul display LC i valori della distanza scom-
paiono. La distanza dal flash al soggetto passando per il soffitto o la parete
è ora una grandezza sconosciuta.
La luce diffusa rinviata dalla superficie riflettente offre un’illuminazione tenue
del soggetto. La superficie riflettente deve essere bianca o di colore neutro
nonché priva di rilievi (ad esempio le travi in legno di un soffitto) che posso-
no produrre ombre indesiderate. Può invece essere del colore desiderato se
si vogliono ottenere effetti creativi.
Vi preghiamoo di osservare che il campo d’utilizzo del flash si riduce
notevolmente con il lampo indiretto. Per un’altezza normale di una
stanza si può utilizzare la seguente formula per determinare il campo
d’utilizzo massimo:
numero guida
Campo d’utilizzo = —————————————————
distanza d’illuminazione x 2
4.8.2 Riprese macro (primo piano)
Per compensare un errore parallattico, la parabola può essere orientata ver-
so il basso di -7°, semplicemente premendo la testa di sbloccaggio della pa-
rabola.
Per le riprese da vicino, bisogna mantenere determinate distanze minime di
illuminazione per evitare sovraesposizioni.
La distanza minima di illuminazione è di ca. il 10 percento del campo
d’utilizzo indicato sul display LC. Poiché con la parabola rivolta verso
il basso sul display LC non viene indicato alcun campo di utilizzo, do-
vete prendere come riferimento il campo d’utilizzo indicato dal flash
quando la parabola si trova in posizione normale.
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4.9 Sincronizzazione flash
4.9.1 Sincronizzazione normale (Fig. 7)
Nel caso della sincronizzazione normale, il flash si attiva all’inizio del tempo
di posa (sincronizzazione sulla 1a tendina). La sincronizzazione normale
corrisponde all’esercizio standard e viene eseguita da tutte le camere. È
adatta alla maggior parte delle riprese con flash. La camera viene commuta-
ta sul tempo sincro della camera in funzione del suo modo d’esercizio.
Generalmente i tempi sono tra 1/30 s e 1/125 s (vedi istruzioni d’uso della
camera). Sul flash non vi è alcuna impostazione o indicazione per questo
esercizio.
4.9.2 Sincronizzazione sulla 2a tendina (REAR) (Fig. 8)
Con alcune camere è possibile anche la sincronizzazione sulla 2a tendina
(REAR). In questo caso il flash viene attivato alla fine del tempo di posa. La
sincronizzazione sulla seconda tendina (REAR) è vantaggiosa soprattutto nel-
le esposizioni con lunghi tempi di posa (più lunghi di 1/30 secondo) e con
soggetti in movimento con fonte di luce propria, poiché la fonte di luce in
movimento lascia dietro di sé una scia luminosa, contrariamente a quanto
avviene con la sincronizzazione sulla prima tendina, in cui la scia precede la
fonte luminosa. Con la sincronizzazione sulla seconda tendina si avrà l’effet-
to di una riproduzione « naturale » della situazione di ripresa con fonte di
luce in movimento! A seconda del modo d’esercizio, la camera gestisce tem-
pi di posa più lunghi del suo tempo sincro.
Su alcune camere la funzione REAR non è possibile in determinati modi di
funzionamento (ad es. alcuni programmi “ Vari” o “Scene” o riduzione
“effetto occhi rossi”, vedi 5.9). La funzione REAR, in questi casi, non si può
selezionare, oppure viene automaticamente cancellata o non viene eseguita.
Vedi al proposito le istruzioni per l’uso della camera.
A seconda del tipo di camera, l’impostazione per la sincronizzazione
sulla seconda tendita (REAR) deve essere effettuata sulla camera (ca-
mere del gruppo A, C, D ed E; vedi Tabella 1; + Pronea 600i) oppure
sul flash (camere del gruppo B). Osservate le avvertenze riportate nel-
le istruzioni d’uso della camera!
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