regolazione in modo da migliorare la saldatura stessa. Se
prima lamiera, mente la seconda può essere di spessore
l’arco fonde a gocce e tende a spegnersi si dovrà
notevolmente
elevato.
aumentare la velocità del filo oppure scegliere un valore
inferiore di corrente. Se invece il filo punta violentemente
CHIODATURA (Fig.H )
sul pezzo e dà luogo a proiezioni di materiale si dovrà
E’ un procedimento che consente di poter sollevare lamiere
ridurre la velocità del filo.
rientrate o deformate senza dover battere a rovescio.
E’ da ricordare inoltre che ogni filo dà migliori risultati con
Questo è indispensabile nel caso di parti di carrozzeria non
una determinata velocità di avanzamento. Per cui per lavori
accessibili posteriormente.
di impegno e di lunga durata, converrà anche provare fili di
L’operazione si esegue nel modo seguente:
diverso diametro per scegliere il più adatto.
- Sostituire l’ugello della torcia con quello di tipo apposito
per chiodatura, che presenta lateralmente l’alloggio per il
SALDATURA IN ALLUMINIO
chiodo.
Per questo tipo di saldatura viene impiegato come gas
- Porre il commutatore di regolazione della corrente nella
protettivo l’ARGON o miscela ARGON - ELIO. Il filo da
posizione 3.
utilizzare deve possedere le stesse caratteristiche del
- Regolare la velocità di avanzamento in funzione della
materiale base. In ogni caso comunque è sempre
corrente e del ø del filo utilizzato, come se si dovesse
preferibile un filo più legato (es. alluminio/silicio) a mai un
eseguire un’operazione di saldatura.
filo in alluminio puro.
- Disporre il deviatore in posizione “TIMER”.
La saldatura MIG dell’alluminio non presenta particolari
- Regolare il tempo a circa 1 - 1,5 secondi.
difficoltà se non quella di riuscire a trainare bene il filo lungo
In tal modo si eseguirà un punto di saldatura in
tutta la torcia, in quanto, come risaputo, l’alluminio ha
corrispondenza della testa del chiodo realizzando così
scarse caratteristiche meccaniche e le difficoltà di traino
l’unione dello stesso con la lamiera. A questo punto è
saranno tanto maggiori quanto minore sarà il ø del filo.
possibile, usando l’apposito attrezzo, sollevare la lamiera
A questo problema è possibile ovviare apportando le
rientrata.
seguenti modifiche:
1 - Sostituire la guaina della torcia con il modello in teflon.
PROCEDURA DI RINVENIMENTO DELLA LAMIERA
Per sfilarla basta allentare i grani all’estremità della
(Fig. I )
torcia.
Per eseguire questo procedimento richiedere la
2 - Usare tubetti di contatto per alluminio.
relativa confezione .
3 - Sostituire i rullini trainafilo con tipo per alluminio.
In carrozzeria dopo aver effettuato delle saldature o delle
4 - Sostituire la guaina in acciaio del guidafilo d’entrata con
martellature la lamiera perde le sue caratteristiche iniziali e
la corrispondente in teflon.
per riportarla allo stato iniziale, l’operatore usava il cannello
I pezzi sopra descritti sono previsti nell’accessorio per
ossiacetilenico con il quale riscaldava la lamiera fino ad
alluminio offerto in opzione.
una temperatura di circa 800, raffreddandola poi
rapidamente con uno straccio imbevuto d’acqua.
Volendo sostituire completamente il cannello
SALDATURA A PUNTI (Fig. G )
ossiacetilenico, la procedura di rinvenimento si effettua
Con un impianto a filo si può ottenere l’unione di lamiere
come segue:
sovrapposte mediante punti di saldatura realizzati con
- Togliere l’ugello della torcia ed innestare l’apposito porta
apporto di materiale.
elettrodo e quindi l’elettrodo in carbone serrando
L’impianto è particolarmente adatto allo scopo in quanto è
l’apposita manopola.
dotato di temporizzatore regolabile, il che rende possibile
- Mettere in posizione 1 il commutatore di regolazione
scegliere il tempo di puntatura più adatto e,
(posizioni più alte riscalderebbero troppo l’elettrodo e la
conseguentemente, la realizzazione di punti con uguali
macchina).
caratteristiche.
- Togliere pressione ai rullini di traino tramite sgancio della
Per utilizzare la macchina per puntare è necessario
molla per evitare che il filo venga trascinato sulla torcia.
predisporla nel seguente modo:
Se la parte da rinvenire interessa solo una piccola area
- Sostituire l’ugello della torcia con quello di tipo apposito
eseguire l’operazione come una puntatura, mettendo a
per puntatura fornito come accessorio. Tale ugello si
contatto la parte terminale dell’elettrodo con la lamiera per
distingue per la forma cilindrica e per avere nella parte
un tempo sufficiente a riscaldarla e raffreddarla poi
terminale degli sfiati per il gas.
rapidamente con uno straccio imbevuto ad acqua. Se
- Porre il commutatore di regolazione della corrente alla
invece la parte da rinvenire è più estesa si deve far roteare
posizione “massima”.
l’elettrodo.
- Regolare la velocità di avanzamento del filo quasi al
massimo del valore.
- Porre il deviatore in posizione “TIMER”.
- Regolare il tempo di puntatura a seconda dello spessore
della lamiere da unire.
Per eseguire la puntatura si appoggia in piano l’ugello della
torcia sulla prima lamiera, si preme quindi il pulsante della
torcia per il consenso alla saldatura: il filo porta in fusione la
prima lamiera, la attraversa e penetra nella seconda
realizzando così un cuneo fuso tra le due lamiere.
Il pulsante dovrà essere premuto fino a che il
temporizzatore non interromperà la saldatura.
Con questo procedimento sono realizzabili puntature
anche in condizioni non possibili con puntatrici tradizionali,
dato che si possono unire lamiere non accessibili
posteriormente, come ad es. scatolati.
Inoltre è molto ridotto il lavoro dell’operatore data la
estrema leggerezza della torcia.
Il limite di utilizzo di tale sistema e legato allo spessore della
MASCHERA PROTETTIVA:
Va SEMPRE usata durante la saldatura, equipaggiata con
appositi vetri filtranti per proteggere gli occhi ed il viso dalle
radiazioni luminose emesse dall’arco, consentendo di
osservare la saldatura che si sta eseguendo.
CONFEZIONI DI MONTAGGIO
Fig. L
MANUTENZIONE
ATTENZIONE!
IN NESSUN CASO RIMUOVERE I PANNELLI DELLA
MACCHINA ED ACCEDERE AL SUO INTERNO SENZA
CHE SIA STATA PREVENTIVAMENTE TOLTA LA SPINA
DALLA PRESA DI ALIMENTAZIONE.
EVENTUALI CONTROLLI ESEGUITI SOTTO TENSIONE
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