caldaia (lato dx, sx, posteriore) non
deve risultare inferiore a 0,60 m.
È inoltre necessario, per l'afflusso dell'a-
ria al locale, realizzare sulle pareti
esterne delle aperture di aerazione la
cui superficie, calcolata secondo quan-
to impartito nel punto 4.1.2 dello stesso
DM, non deve essere in ogni caso infe-
riore di 3.000 cm
2
e nel caso di gas di
densità maggiore di 0,8 a 5.000 cm
2
.
2.2
ALLACCIAMENTO
IMPIANTO
Prima di procedere al collegamento
della caldaia è buona norma far circo-
lare acqua nelle tubazioni per eliminare
gli eventuali corpi estranei che potreb-
bero compromettere la buona funzio-
nalità dell’apparecchio.
L'allacciamento dell'impianto deve es-
sere eseguito con raccordi rigidi che
non devono provocare sollecitazioni di
alcun genere all'apparecchio.
È opportuno che i collegamenti siano
facilmente disconnettibili a mezzo boc-
chettoni con raccordi girevoli.
È sempre consigliabile montare delle
idonee saracinesche di intercettazione
sulle tubazioni di mandata e di ritorno
impianto.
Per poter ottenere una buona di-
stribuzione d'acqua all'interno del
corpo in ghisa è necessario che le
tubazioni di mandata e ritorno im-
pianto siano collegate sullo stesso
lato della caldaia.
Di serie la caldaia viene fornita con gli
attacchi sul lato sinistro, con la possibi-
lità che gli stessi possano essere por-
tati sul lato destro.
In tal caso spostare sullo stesso lato
sia il distributore d'acqua, posto sul col-
lettore di ritorno, che i bulbi dei termo-
stati posti nella guaina.
È consigliabile che il salto termico tra la
tubazione di mandata e ritorno impian-
to non superi i 20°C.
È pertanto utile a tale scopo installare
una valvola miscelatrice.
ATTENZIONE:
È necessario che la pompa o più pompe
di circolazione dell’impianto siano inse-
rite contemporaneamente all'accensio-
ne della caldaia.
A tale proposito è consigliato l'uso di
un sistema automatico di precedenza.
L'allacciamento gas deve essere realiz-
zato con tubi di acciaio senza saldatura
(tipo Mannesmann), zincati e con giun-
zioni filettate e guarnite, escludendo
raccordi a tre pezzi salvo per i collega-
menti iniziali e finali.
Negli attraversamenti dei muri la tu-
bazione deve essere posta in apposi-
ta guaina.
Nel dimensionamento delle tubazioni
gas, da contatore a caldaia, si dovrà
tenere conto sia delle portate in volu-
mi (consumi) in m
3
/h che della relati-
va densità del gas preso in esame.
Le sezioni delle tubazioni costituenti
l’impianto devono essere tali da garan-
tire una fornitura di gas sufficiente a
coprire la massima richiesta, limitando
la perdita di pressione tra contatore e
qualsiasi apparecchio di utilizzazione
non maggiore di:
– 1,0 mbar per i gas della seconda
famiglia (gas naturale)
– 2,0 mbar per i gas della terza fami-
glia (butano o propano).
All’interno del mantello é applicata una
targhetta adesiva sulla quale sono
riportati i dati tecnici di identificazione
e il tipo di gas per il quale la caldaia é
predisposta.
2.3
CARATTERISTICHE
ACQUA DI
ALIMENTAZIONE
L’acqua di alimentazione del circuito
riscaldamento deve essere trattata in
conformità alla Norma UNI-CTI 8065.
È opportuno ricordare che anche pic-
cole incrostazioni di qualche millimetro
di spessore provocano, a causa della
loro bassa conduttività termica, un
notevole surriscaldamento delle pareti
della caldaia, con conseguenti gravi
inconvenienti.
È ASSOLUTAMENTE INDISPENSABILE
IL TRATTAMENTO DELL'ACQUA UTILIZ-
ZATA PER L'IMPIANTO DI RISCALDA-
MENTO NEI SEGUENTI CASI:
– Impianti molto estesi (con elevati
contenuti d'acqua).
– Frequenti immissioni d'acqua di rein-
tegro nell'impianto.
– Nel caso si rendesse necessario lo
svuotamento parziale o totale del-
l'impianto.
2.3.1
Filtro sulla tubazione gas
La valvola gas monta di serie un filtro
all'ingresso che non è comunque in
grado di trattenere tutte le impurità
contenute nel gas e nelle tubazioni di
rete. Per evitare il cattivo funziona-
mento della valvola, o in certi casi ad-
dirittura l'esclusione delle sicurezze di
cui la stessa è dotata, si consiglia di
montare all'entrata della tubazione
gas della caldaia un adeguato filtro.
2.4
RIEMPIMENTO IMPIANTO
Il riempimento va eseguito lentamente
per dare modo alle bolle d'aria di usci-
re attraverso gli opportuni sfoghi posti
sull'impianto di riscaldamento.
La pressione di caricamento a freddo
dell'impianto e la pressione di pregon-
fiaggio del vaso di espansione, dovran-
no corrispondere o comunque non es-
sere inferiori all'altezza della colonna
statica dell'impianto (Esempio: per una
colonna statica di 5 metri la pressione
di precarica del vaso e la pressione di
caricamento dell'impianto dovranno
corrispondere almeno al valore mini-
mo di 0,5 bar).
2.5
CANNA FUMARIA
Una canna fumaria per l’evacuazione
nell’atmosfera dei prodotti della combu-
stione di apparecchi a tiraggio naturale
deve rispondere ai seguenti requisiti:
– essere a tenuta dei prodotti della
combustione, impermeabile e termi-
camente isolata;
– essere realizzata in materiali adat-
ti a resistere nel tempo alle nor-
mali sollecitazioni meccaniche, al
calore ed all’azione dei prodotti
della combustione e delle loro
eventuali condense;
– avere andamento verticale ed esse-
re priva di qualsiasi strozzatura in
tutta la sua lunghezza;
– essere adeguatamente coibentata
per evitare fenomeni di condensa o
di raffreddamento dei fumi, in parti-
colare se posta all’esterno dell’edifi-
cio od in locali non riscaldati;
– essere adeguatamente distanziata
mediante intercapedine d’aria o iso-
lanti opportuni, da materiali combu-
stibili e facilmente infiammabili;
– avere al di sotto dell’imbocco del
primo canale da fumo una camera di
raccolta di materiali solidi ed even-
tuali condense, di altezza pari almeno
a 500 mm. L’accesso a detta camera
deve essere garantito mediante un’a-
pertura munita di sportello metallico
di chiusura a tenuta d’aria;
– avere sezione interna di forma circo-
lare, quadrata o rettangolare: in que-
sti ultimi due casi gli angoli devono
essere arrotondati con raggio non
inferiore a 20 mm; sono ammesse
tuttavia anche sezioni idraulicamen-
te equivalenti;
3