5. INSTALLAZIONE
5.1 Imballo
Le caldaie modello 92-1890 vengono
fornite complete di porta e camera fumo monta-
te e isolamento sul corpo, mentre la mantellatu-
ra è contenuta in imballo di cartone.
Il pannello strumenti viene fornito in una sca-
tola di cartone e posizionato nella camera di
combustione. Le caldaie modello 2360-
6000 vengono fornite complete di isolamento
e mantello.
Il pannello strumenti viene fornito in una sca-
tola di cartone e posizionato nella camera di
combustione.
5.2 Movimentazione
Le caldaie sono dotate di golfare di
sollevamento. Porre attenzione alla movimen-
tazione e avvalersi di attrezzatura idonea ai
loro pesi. Prima di posizionare la caldaia
togliere il basamento in legno svitando le viti di
fissaggio (Fig. 5).
5.3 Locale di installazione
(Fig. 6)
Le caldaie vanno installate in locali ad
uso esclusivo, rispondenti alle Norme Tecniche e
alla Legislazione vigente e dotati di aperture di
aerazione adeguatamente dimensionate. Le
aperture di aerazione dovranno essere perma-
nenti, comunicanti direttamente con l’esterno e
posizionate a livello alto e basso in conformità
con le normative vigenti. L’ubicazione delle aper-
ture di aerazione, i circuiti di adduzione del com-
bustibile, di distribuzione dell’energia elettrica e di
illuminazione dovranno rispettare le disposizioni
di legge vigenti in relazione al tipo di combustibile
impiegato. Per agevolare la pulizia del circuito
fumo, nella parte anteriore della caldaia, dovrà
essere lasciato uno spazio libero non inferiore
alla lunghezza del corpo caldaia e, in ogni caso,
mai inferiore a 1300 mm e si dovrà verificare che
con la porta aperta a 90° la distanza tra la porta e
la parete adiacente (
X
), sia almeno pari alla lun-
ghezza del bruciatore.
Il piano d’appoggio della caldaia deve essere
perfettamente orizzontale. È consigliabile preve-
dere uno zoccolo di cemento piano e in grado di
sopportare il peso totale della caldaia più il conte-
nuto d’acqua. Per le dimensioni dello zoccolo,
vedere le quote
R x Q
(tabella dimensioni).
Nel caso in cui il bruciatore sia alimentato con
gas combustibile di peso specifico superiore a
quello dell’aria, le parti elettriche dovranno essere
poste ad una quota da terra superiore a 500 mm.
L’apparecchio non può essere installato all’aperto
perché non è progettato per funzionare all’ester-
no e non dispone di sistemi antigelo automatici.
INSTALLAZIONE SU IMPIANTI VECCHI
O DA RIMODERNARE
Quando la caldaia viene installata su impianti
vecchi o da rimodernare, verificare che:
- La canna fumaria sia adatta alle temperature
dei prodotti della combustione, calcolata e
costruita secondo le Normative vigenti e che
sia a tenuta, isolata e non abbia occlusioni o
restringimenti.
- L’impianto elettrico sia realizzato nel rispetto
delle Norme vigenti e da personale qualificato.
- La linea di adduzione del combustibile e
l’eventuale serbatoio siano realizzati secondo
le Norme vigenti.
- Il vaso/i di espansione assicuri il totale
assorbimento della dilatazione del fluido
contenuto nell’impianto.
- La portata, la prevalenza e la direzione del flus-
so delle pompe di circolazione sia appropriata.
- L’impianto sia lavato, pulito da fanghi, da
incrostazioni, disaerato e che siano state veri-
ficate le tenute.
- Sia previsto un sistema di trattamento acqua
di alimentazione/reintegro (vedi valori di riferi-
mento).
5.4 Scarico dei prodotti della combustione
(Fig. 7)
Il canale da fumo e il raccordo alla canna fumaria
devono essere realizzati in conformità alle Norme
e alla Legislazione vigente, con condotti rigidi,
resistenti alla temperatura, alla condensa, alle
sollecitazioni meccaniche e a tenuta. La canna
fumaria deve assicurare la depressione minima
prevista dalle Norme vigenti, considerando pres-
sione “zero” al raccordo con canale da fumi.
Canne fumarie e canali da fumo inadeguati o mal
dimensionati possono ampliare la rumorosità di
combustione, generare problemi di condensazio-
ne e influire negativamente sui parametri di com-
bustione. I condotti di scarico non coibentati sono
fonte di potenziale pericolo. Le tenute delle giun-
zioni vanno realizzate con materiali resistenti a
temperature di almeno 250°C. Nel tratto di colle-
gamento tra caldaia e canna fumaria, si devono
prevedere idonei punti di misura per la tempera-
tura fumi e l’analisi dei prodotti della combustio-
ne. Per quanto riguarda la sezione e l’altezza del
camino, è necessario fare riferimento alle regola-
mentazioni nazionali e locali in vigore.
5.5 Collegamenti idraulici
5.5.1 Acqua di alimentazione
Le caratteristiche chimiche dell’acqua dell’impian-
to e di reintegro, sono fondamentali per il buon
funzionamento e la sicurezza della caldaia,
vanno condizionate con opportuni sistemi di trat-
tamento. Come valori di riferimento possono
essere considerati quelli riportati nella tabella.
DUREZZA TOTALE
ppm
10
ALCALINITA’
mg/l CaCO
3
750
PH
8÷9
SILICE
ppm
100
CLORURI
ppm
3500
È assolutamente indispensabile il trattamento
dell’acqua utilizzata per l’impianto di riscalda-
mento nei seguenti casi:
- Impianti molto estesi
- Acqua con elevata durezza
- Frequenti immissioni di acqua di reintegro
nell’impianto
Nel caso si rendesse necessario lo svuotamento
parziale o totale dell’impianto, si prescrive di effet-
tuare il successivo riempimento con acqua tratta-
ta. Per il controllo dell’entità dei reintegri si consi-
glia di installare sulla tubazione un contatore.
I fenomeni più comuni che si verificano negli
impianti termici sono:
-
Incrostazioni di calcare
Il calcare si concentra nei punti dove maggio-
re è la temperatura di parete. Le incrostazioni
calcaree a causa della loro bassa conduttività
termica riducono lo scambio termico così che
la presenza di pochi millimetri, contrastano lo
scambio termico tra i fumi e l’acqua, compor-
tando un aumento della temperatura delle
parti esposte alla fiamma e quindi rotture
(cricche) sulla piastra tubiera.
-
Corrosione lato acqua
La corrosione delle superfici metalliche della
caldaia lato acqua è dovuta al passaggio in
soluzione del ferro attraverso i suoi ioni. In
questo processo ha molta importanza la pre-
senza dei gas disciolti e in particolare
dell’ossigeno e dell’anidride carbonica. In pre-
senza di acque addolcite e/o demineralizzate,
si è al riparo da fenomeni di incrostazione,
ma non altrettanto per quanto riguarda le cor-
rosioni. È necessario quindi condizionare
l’acqua con inibitori di processi corrosivi.
5.5.2 Tubazioni mandata/ritorno impianto
Le dimensioni delle tubazioni di mandata e ritor-
no sono indicate per ogni modello di caldaia
nella tabella DIMENSIONI.
Assicurarsi che sull’impianto ci sia un numero
sufficiente di sfiati. Gli attacchi della caldaia non
devono essere sollecitati dal peso delle tubazio-
ni d’allacciamento all’impianto; installare pertan-
to appositi supporti.
5.5.3 Tubazioni riempimento/scarico impianto
Per il riempimento e lo scarico della caldaia un
rubinetto può essere collegato all’attacco T4
che si trova nella parte posteriore (vedi dise-
gno DIMENSIONI).
5.5.4 Tubazioni vaso espansione e valvola di
sicurezza
Le caldaie sono adatte per funzionare
con circolazione d’acqua forzata sia con vaso
d’espansione aperto che chiuso. Un vaso di
espansione è sempre necessario, per compen-
sare l’aumento di volume dell’acqua dovuto al
riscaldamento. Nel primo caso, l’altezza della
colonna idrostatica dovrà essere pari almeno a
3 metri sopra il mantello della caldaia e dovrà
essere di capacità tale da contenere, tra il pelo
libero dell’acqua nel vaso e il tubo di troppo
pieno, l’aumento di volume di tutta l’acqua
dell’impianto. Sono da preferirsi vasi alti e stretti
in modo da esporre a contatto con l’aria la minor
superficie d’acqua possibile, riducendo in tal
modo l’evaporazione. Nel secondo caso, la
capacità del vaso di espansione chiuso deve
essere calcolata tenendo conto di:
- volume totale dell’acqua contenuta nell’impianto
- pressione massima di esercizio dell’impianto
- pressione massima di esercizio del vaso di
espansione
- pressione di precarica iniziale del vaso di
espansione
- temperatura massima di esercizio della cal-
daia (la temperatura massima del termostato
montato sul pannello è 90°C; ai fini di questo
calcolo si consiglia di considerare 100°C).
La tubazione di espansione collega il vaso di
espansione con l’impianto. Questa tubazione che
partirà dall’attacco T3 (vedere tabella Dimensioni),
non dovrà avere alcuna valvola di intercettazione.
Installare sull’attacco T3 o sulla tubazione di man-
data entro 0,5 metri dalla flangia di partenza, una
valvola di sicurezza dimensionata per la capacità
della caldaia e in conformità con le normative locali
e vigenti. È vietato interporre qualsiasi tipo d’inter-
cettazione tra la caldaia e il vaso d’espansione e
tra la caldaia e le valvole di sicurezza, e si racco-
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IT
Содержание MEGAPREX N 92
Страница 1: ...AZIENDA CERTIFICATA ISO 9001 2000 MEGAPREX N...
Страница 2: ......
Страница 13: ...13 IT...
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Страница 36: ...Fig 7 Fig 8 3 5D D Fig 6...
Страница 37: ...Fig 9 1 2 3 4 5 6 7 Fig 10...
Страница 38: ...Fig 12 L A Fig 11...
Страница 40: ...Fig 15 C B A C Fig 16 5 4 3 2 1 14 13 12 6 7 8 1011 9 Fig 18...
Страница 41: ...Fig 19...
Страница 42: ...Fig 20 Fig 21...
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