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GENERALITÀ
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Non applicare pressioni sui pannelli e sui montanti dell’u-
nità; solo la base dei telai è progettata per resistere a tali
sollecitazioni. Nessuna forza o sforzo devono essere ap-
plicati a parti sotto pressione, in particolare alle tubazio-
ni collegate allo scambiatore di calore (con o senza il kit
idronico).
0
Prima di aprire un circuito frigorifero, sfiatarlo e verificare gli
indicatori di pressione.
0
Se si verifica una perdita di refrigerante (ad esempio da
un cortocircuito del motore o da congelamento), prima di
qualsiasi intervento, togliere completamente la carica uti-
lizzando una unità di recupero e trasferire il refrigerante in
contenitori mobili. I compressori non possono essere uti-
lizzati come unità di pompaggio per lo scarico del liquido
refrigerante. La carica di refrigerante non deve essere fatta
dal lato ad alta pressione.
0
La NF E29-795 descrive le norme che permettono il tratta-
mento e il recupero di idrocarburi alogenati in condizioni
di qualità ottimali, per la salvaguardia del prodotto in con-
dizioni di sicurezza ottimali per le persone, per i beni e per
l’ambiente. In caso di danni causati alle apparecchiature,
il refrigerante deve essere trattato in conformità a questo
standard, e qualsiasi analisi del fluido deve essere eseguita
da un laboratorio specializzato.
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Prima di ogni avvio verificare che il fluido di scambio ter-
mico sia compatibile con i materiali del circuito idraulico. Se
si utilizzano additivi o altri fluidi diversi da quelli consigliati
dal produttore, assicurarsi che questi non siano considerati
gas, e che siano di classe 2, come definito nella direttiva
97/23EC.
1.2.1
Raccomandazioni del produttore in materia
di fluidi termovettori
− Gli ioni di ammonio e acqua (NH4+) rappresentano so-
luzioni molto dannose per il rame. L’assenza di queste
soluzioni è importante per la vita operativa del rame. Un
dosaggio di alcuni decimi di mg/l è in grado di corrodere
il rame nel tempo.
− Gli ioni di cloruro (Cl) sono dannosi per il rame e possono
provocarne la perforazione o la corrosione. Verificare che
il livello sia inferiore a 125 mg/l.
− Gli ioni di solfato (SO4-) possono causare la perforazione
e la corrosione se il loro contenuto è superiore a 30 mg/l.
− Gli ioni di fluoruro devono avere concentrazioni <0,1 mg/l.
− Senza ioni di Fe2+ e Fe3+ se sono presenti livelli non tra-
scurabili di ossigeno disciolto. Ferro disciolto <5mg/l con
ossigeno disciolto <5 mg/l.
− Silicio disciolto: il silicio è un elemento che conferisce
acidità all’acqua e può anche portare a rischi di corrosio-
ne. Contenuti <1 mg/l. Durezza dell’acqua: > 0,5 mmol/l.
Si consigliano valori compresi tra 1,0 e 2,5 mmol/l. Ciò li-
miterà la formazione di depositi limitando la corrosione
del rame. Valori troppo alti possono causare l’ostruzione
delle tubazioni nel corso del tempo. Un livello alkalime-
trico totale (/TAC) al di sotto di 100 mg/l è accettabile.
− Ossigeno disciolto: evitare qualsiasi improvviso cambia-
mento delle condizioni di ossigenazione dell’acqua. La
deossigenazione con gas inerte o l’ossigenazione con
ossigeno puro sono dannose. L’alterazione delle con-
centrazioni di ossigeno favorisce la destabilizzazione di
idrossidi di rame e l’ampliamento delle particelle.
− Conduttività elettrica 10-600 S/cm.
− pH: Caso ideale pH neutro a 20-25 ° C (7,5 <pH <9).
− Per evitare la corrosione dovuta alla presenza d’aria, se il
circuito deve rimanere vuoto per più di 1 mese, proteg-
gerlo con gas inerte secco (0,5 bar massimo). Se il fluido
termovettore non soddisfa le condizioni ottimali, devono
essere applicate immediatamente soluzioni di azoto..
− Verificare il rivestimento anti-corrosione.
− Devono essere autorizzate dal costruttore: le riparazioni e
le modifiche che comportano un assemblaggi di compo-
nenti (saldature, brasature, l’espansione dei tubi, ecc) e
devono essere realizzate da personale qualificato.
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Le unità non devono mai essere modificate per aumenta-
re la quantità di refrigerante e la carica di olio consentiti,
oppure per rimuovere il dispositivo di spurgo. Queste unità
sono dotate delle apposite aperture. Fare riferimento ai di-
segni dimensionali certificati.
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Quando l’unità viene a contatto con il fuoco, un dispositi-
vo di sicurezza ne impedisce la rottura causata da sovra-
pressioni e impedisce il relativo rilascio del refrigerante che,
a contatto con il fuoco, si trasforma in sostanza tossica.
In caso di incendio (con possibile fuoriuscita di fluido):
− Stare lontano dall’unità
− Avvisare il personale incaricato a spegnere le fiamme
della possibile presenza di fluidi refigeranti
− Utilizzare estintori appropriati per il sistema e il tipo di
refrigerante.
1.2.2
Considerazioni di sicurezza sui refrigeranti
Usare occhiali di sicurezza e guanti di protezione.
Devono essere osservate tutte le precauzioni in materia di trat-
tamento del refrigerante in conformità alla normative vigenti.
Se si verifica una perdita di refrigerante (ad esempio da un cor-
tocircuito del motore o da congelamento), prima di qualsiasi
intervento, togliere completamente la carica utilizzando una
unità di recupero e trasferire il refrigerante in contenitori mobili.
I compressori non possono essere utilizzati come unità di pom-
paggio per lo scarico del liquido refrigerante.
Il refrigerante non deve essere trasferito sotto alta pressione.
Riparare la perdita, controllare il tipo di refrigerante nell’unità e
ricaricare la macchina/circuito come indicato sulla targhetta di
identificazione. Non rabboccare il refrigerante. Caricare solo il
tipo di refrigerante indicato sulla targhetta posta sulla linea di
circolazione del liquido.
L’introduzione di refrigerante di tipo diverso da quello originale
può compromettere il funzionamento della macchina e può an-
che causare danni irreparabili ai compressori. I compressori che
operano con questo tipo di refrigerante sono lubrificati con un
olio sintetico al poliestere.
Non dissaldare o tagliare il circuito del refrigerante o qualsia-
si suo componente prima di avere opportunamente svuotato il
circuito e aver verificato l’assenza di eventuali liquidi o vapo-
ri. Eventuali tracce di vapore devono essere eliminati con azoto
secco. Il refrigerante posto a contatto con fiamme libere produce
gas tossici.
Non creare sifoni od ostruzioni sul circuito refrigerante.
Qualsiasi rilascio accidentale di refrigerante, sia questo causato
da una piccola perdita, da rotture importanti di una tubazione
o un rilascio inaspettato da una valvola di sicurezza può causare
alle persone esposte palpitazioni cardiache, debolezza, conge-
lamento e ustioni. Non sottovalutare la presenza di tali sintomi
Installatori, proprietari e soprattutto tecnici devono prevedere:
− la creazione di una procedura per garantire assistenza
medica prima di trattare le sintomatologie;
− attrezzature di pronto soccorso, lo sciacquo immediate
degli occhi e della pelle in caso di contatto con il refrige-
rante e la consultazione di un medico.
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