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Si rimedia invertendo l’alimentazione (lato 230 V) del trasformatore di accensione (si scambiano di posto i due
fili che portano la tensione al trasformatore). Detto inconveniente può anche essere causato da un insufficiente
“messa a terra” della carcassa del bruciatore. Precisiamo che il valore minimo della corrente di ionizzazione per
assicurare il funzionamento dell’apparecchiatura è esposto sullo schema elettrico, normalmente la corrente di
ionizzazione è decisamente più elevata. Per verificare la corrente di ionizzazione si collega un micro-amperometro
con scala adeguata “in serie” al circuito di ionizzazione. Il cavo dell’elettrodo di ionizzazione é dotato di connettore
(vedi schema elettrico) per facilitare il collegamento del micro-amperometro. Precisiamo che il filo ad alto isola-
mento che proviene dall’elettrodo deve essere inserito al negativo (segno -) del micro amperometro.
5) Con bruciatore acceso adeguare l’erogazione al valore desiderato (metano = 8550 Kcal/m
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) effettuando la lettura
al contatore facendo la differenza tra due letture ad un minuto esatto l’una dall’altra.
Moltiplicando il valore rilevato per sessanta si ottiene la portata in sessanta minuti, cioè in un’ora.
Detta portata può essere modificata agendo sull’apposito regolatore incorporato alla valvola, vedere nelle ultime
pagine la descrizione della regolazione delle valvole.
6) Controllare, mediante gli appositi strumenti, che la combustione avvenga correttamente
(CO
2
max.= circa 10% per metano - CO max. = 0,1 %).
7) Dopo aver effettuato la regolazione occorre spegnere e riaccendere alcune volte il bruciatore per verificare che
l’accensione avvenga regolarmente. Con bruciatore disinserito dall’interruttore generale, si inserisce ora il termo-
stato della seconda fiamma e si regola spostando l’apposito dispositivo sul servomotore per ottenere una apertura
della serranda dell’aria che si presume necessaria per la seconda fiamma (vedi BT 8920/1). Si apre pure il regolatore
della portata del gas incorporato nella valvola per consentire una erogazione che si presume necessaria per la
seconda fiamma (fiamma principale).
8) Chiudere ora l’interruttore generale per accendere il bruciatore. Quando il bruciatore è acceso occorre verificare,
come esposto precedentemente, l’erogazione di gas e la combustione con gli appositi strumenti. In funzione dei
rilievi effettuati si procede variando, se necessario, l’erogazione del gas e della relativa aria di combustione per
adeguare l’erogazione al valore desiderato per il caso specifico (potenza caldaia) ovviamente occorre anche veri-
ficare che i valori della CO
2
e del CO siano adeguati (CO
2
max. = circa 10 % per metano e CO = 0,1%).
9) Controllare l’efficienza dei dispositivi di sicurezza, blocco (staccando il cavo dell’elettrodo di ionizzazione) pressostato
aria, pressostato gas, termostati.
Nota: Il circuito di collegamento del pressostato prevede l’autocontrollo, quindi, è necessario che il contatto previ-
sto per essere chiuso a riposo (ventola ferma e di conseguenza assenza di pressione aria nel bruciatore), realizzi
effettivamente questa condizione, in caso contrario l’apparecchiatura di comando e controllo non viene inserita (il
bruciatore resta fermo). Precisiamo che se non si chiude il contatto previsto per essere chiuso in lavoro, l’apparec-
chiatura esegue il suo ciclo ma non si inserisce il trasformatore d’accensione e non si aprono le valvole del gas e di
conseguenza il bruciatore si arresta in “blocco”.
Per accertare il corretto funzionamento del pressostato aria occorre, con bruciatore acceso, con la sola prima
fiamma, aumentarne il valore di regolazione fino a verificarne l’intervento a cui deve conseguire l’immediato arresto
in “blocco” del bruciatore. Sbloccare il bruciatore, premendo l’apposito pulsante e riportare la regolazione del
pressostato ad un valore sufficiente per rilevare la pressione di aria esistente durante la fase di preventilazione.
REGOLAZIONE ARIA SULLA TESTA DI COMBUSTIONE
(vedi BT9481/1 e BT9485/2)
La testa di combustione è dotata di dispositivo di regolazione, in modo da chiudere o aprire il passaggio dell’aria tra il disco
e la testa. Si riesce così ad ottenere, chiudendo il passaggio, un’elevata pressione a monte del disco anche per le portate
basse. L’elevata velocità e turbolenza dell’aria consente una migliore penetrazione della stessa nel combustibile e, quindi,
un’ottima miscela e stabilità di fiamma. Può essere indispensabile avere un’elevata pressione d’aria a monte del disco, per
evitare pulsazioni di fiamma, questa condizione è praticamente indispensabile quando il bruciatore lavora su focolare
pressurizzato e/o ad alto carico termico. Da quanto sopra esposto risulta evidente che il dispositivo che chiude l’aria sulla
testa di combustione deve essere portato in una posizione tale da ottenere sempre dietro al disco un valore decisamente
elevato della pressione dell’aria. Si consiglia di regolare in modo da realizzare una chiusura dell’aria sulla testa, tale da
richiedere una sensibile apertura della serranda aria che regola il flusso dell’aspirazione del ventilatore bruciatore, ovvia-
mente questa accendendo il bruciatore per una regolazione orientativa come esposto precedentemente. Quando si è
raggiunta l’erogazione massima desiderata si provvede a correggere la posizione del dispositivo che chiude l’aria sulla
testa di combustione, spostandolo in avanti o in dietro, in modo da avere un flusso d’aria adeguato, all’erogazione, con
serranda di regolazione dell’aria in posizione sensibilmente aperta. Riducendo il passaggio dell’aria sulla testa di
combustione, occorre evitare la chiusura completa.
N.B. Controllare che l’accensione avvenga regolarmente perchè, nel caso in cui si è chiuso il passaggio tra testa e disco,
può capitare che la velocità della miscela (aria/combustibile) sia talmente elevata da rendere difficoltosa l’accensio-
ne. Se si verifica questo caso, occorre aprire, per gradi, il regolatore fino a raggiungere una posizione in cui l’accen-
sione avviene regolarmente ed accettare questa posizione come definitiva. Ricordiamo ancora che è preferibile, per
la 1° fiamma, limitare la quantità d’aria allo stretto indispensabile per avere un’accensione sicura anche nei casi più
impegnativi.
SPARKGAS 3,6 - 6 - 11 P
Содержание SPARKGAS 3,6
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