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IT
ES
PT
GB
RO
RUS
o dopo lunghi periodi di inattività con pre-
senza d'aria nella tubazione. Può essere
causata dal rubinetto gas chiuso o da
una delle bobine della valvola che presen-
ta l'avvolgimento interrotto non consen-
tendone l'apertura.
–
L'elettrodo di accensione non emette la
scarica
Nella caldaia si nota solamente l'apertura
del gas al bruciatore, trascorsi 10 sec. si
accende la spia di blocco.
Può essere causato dal fatto che il cavo
dell'elettrodo risulta interrotto o non è
ben fissato al morsetto della scheda elet-
tronica o al trasformatore d’accensione.
–
Non c'è rivelazione di fiamma
Dal momento dell'accensione si nota la
scarica continua dell'elettrodo nonostante
il bruciatore risulti acceso. Trascorsi 10
sec. cessa la scarica, si spegne il bruciato-
re e si accende la spia di blocco.
Il cavo dell'elettrodo di rivelazione è inter-
rotto o l'elettrodo stesso è a massa; l'elet-
trodo è fortemente usurato necessita so-
stituirlo. La scheda elettronica è difettosa.
Per mancanza improvvisa di tensione si ha
l'arresto immediato del bruciatore, al ripri-
stino della tensione, la caldaia si rimetterà
automaticamente in funzione.
3.4
DISPOSITIVO FUMI “25 - 30 OF C”
È una sicurezza contro il reflusso dei fumi
in ambiente per inefficienza od otturazione
parziale della canna fumaria (8 fig. 3).
Interviene bloccando il funzionamento della
valvola gas quando il rigetto dei fumi in
ambiente è continuo, e in quantità tali da
renderlo pericoloso. Dopo 10 minuti dall’in-
tervento la scheda ritenta automatica-
mente l’accensione e verrà ripristinato il
funzionamento della caldaia qualora il
dispositvo fumi sia già riarmato. Se si
dovesse ripetere in continuazione il blocco
sarà necessario effettuare un attento con-
trollo alla canna fumaria, apportando tutte
le modifiche e gli accorgimenti necessari
perché possa risultare efficiente.
3.5
PRESSOSTATO FUMI
“25 BFT TS”
Il pressostato a taratura fissa, 4,6–5,6
mm H
2
O, è in grado di garantire la funzio-
nalità della caldaia anche con tubazioni di
aspirazione e scarico al limite massimo di
lunghezza consentita. Il valore di segnale al
pressostato viene misurato attraverso un
apposito strumento collegato alle prese di
pressione (8–9 fig. 3/a).
3.6
VALVOLA DI SICUREZZA
FLUSSOSTATICA
La valvola di sicurezza flussostatica (12 fig.
3 - 3/a) interviene, bloccando il funziona-
mento del bruciatore, qualora la caldaia sia
priva d’acqua per formazione di bolle d’aria
nello scambiatore di calore, nel caso il cir-
colatore non funzioni, oppure per otturazio-
ne del filtro “Aqua Guard Filter System” (32
fig. 2) da impurità.
NOTA: Nel caso si debba procedere alla
sostituzione della valvola flussostatica
accertarsi che la freccia stampigliata sia
rivolta nella stessa direzione del flusso
d’acqua.
3.7
PREVALENZA DISPONIBILE
ALL’IMPIANTO
La prevalenza residua per l’impianto di
riscaldamento è rappresentata, in funzione
della portata, dal grafico di fig. 26.
3.8
COLLEGAMENTO ELETTRICO
IMPIANTI A ZONE
Utilizzare una linea elettrica a par te
sulla quale si dovranno allacciare i ter-
mostati ambiente con relative valvole di
zona.
Il collegamento dei micro o dei contatti relè
va effettuato sul connettore della scheda
elettronica (J2) dopo aver tolto il ponte esi-
stente (fig. 27).
CR1
CR
TA
TA
Connettore J2
L
N
TA
TA
1
VZ
R
VZ
1
R
1
NOTA: I relé vengono impiegati solo
nel caso le valvole di zona siano
prive di micro.
Fig. 27
LEGENDA
TA-TA1
Termostato ambiente di zona
VZ-VZ1
Valvola di zona
R-R1
Relé di zona
CR-CR1
Contatto relé o micro
valvola di zona
0
600
200
1600
1400
1200
1000
800
600
400
PORTATA (l/h)
PREV
ALENZA RESIDU
A (mbar)
500
400
100
200
300
con by-pass
senza by-pass
25
30
25
30
For
mat - Plane
t - Open
25 BFT
25 BFT
Fig. 26
Summary of Contents for PLANET 25 BFT TS
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