ALPA 31 BS 60
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IT
cod. 3541B530 - 01/2012 (Rev. 00)
2. INSTALLAZIONE
2.1 Disposizioni generali
L'INSTALLAZIONE DELLA CALDAIA DEVE ESSERE EFFETTUATA SOLTANTO DA
PERSONALE SPECIALIZZATO E DI SICURA QUALIFICAZIONE, OTTEMPERANDO A
TUTTE LE ISTRUZIONI RIPORTATE NEL PRESENTE MANUALE TECNICO, ALLE DI-
SPOSIZIONI DI LEGGE VIGENTI, ALLE PRESCRIZIONI DELLE NORME NAZIONALI
E LOCALI E SECONDO LE REGOLE DELLA BUONA TECNICA.
2.2 Luogo d’installazione
Il circuito di combustione dell’apparecchio è stagno rispetto l’ambiente di installazione e
quindi l’apparecchio può essere installato in qualunque locale. L’ambiente di installazio-
ne tuttavia deve essere sufficientemente ventilato per evitare che si creino condizioni di
pericolo in caso di, seppur piccole, perdite di gas. Questa norma di sicurezza è imposta
dalla Direttiva CEE n° 90/396 per tutti gli apparecchi utilizzatori di gas, anche per quelli
cosiddetti a camera stagna.
Il luogo di installazione deve essere privo di polveri, oggetti o materiali infiammabili o gas
corrosivi.
A
Se l’apparecchio viene racchiuso entro mobili o montato affiancato lateralmen-
te, deve essere previsto lo spazio per lo smontaggio della mantellatura e per le
normali attività di manutenzione.
2.3 Collegamenti idraulici
La potenzialità termica dell’apparecchio va stabilita preliminarmente con un calcolo del
fabbisogno di calore dell’edificio secondo le norme vigenti. L’impianto deve essere cor-
redato di tutti i componenti per un corretto e regolare funzionamento. Si consiglia d’inter-
porre, fra caldaia ed impianto di riscaldamento, delle valvole d’intercettazione che
permettano, se necessario, d’isolare la caldaia dall’impianto.
B
Lo scarico della valvola di sicurezza deve essere collegato ad un imbuto o tubo
di raccolta, per evitare lo sgorgo di acqua a terra in caso di sovrapressione nel
circuito di riscaldamento. In caso contrario, se la valvola di scarico dovesse in-
tervenire allagando il locale, il costruttore della caldaia non potrà essere ritenu-
to responsabile.
Non utilizzare i tubi degli impianti idraulici come messa a terra di apparecchi
elettrici.
Prima dell’installazione effettuare un lavaggio accurato di tutte le tubazioni dell’impianto
per rimuovere residui o impurità che potrebbero compromettere il buon funzionamento
dell’apparecchio.
Effettuare gli allacciamenti ai corrispettivi attacchi secondo il disegno alla sez. 4.1 ed ai
simboli riportati sull’apparecchio.
Caratteristiche dell’acqua impianto
In presenza di acqua con durezza superiore ai 25° Fr (1°F = 10ppm CaCO
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), si prescrive
l’uso di acqua opportunamente trattata, al fine di evitare possibili incrostazioni in caldaia.
Il trattamento non deve comunque ridurre la durezza a valori inferiori a 15°F (DPR 236/
88 per utilizzi d’acqua destinati al consumo umano). È indispensabile il trattamento
dell’acqua utilizzata nel caso di impianti molto estesi o di frequenti immissioni di acqua
di reintegro nell’impianto. Se in questi casi si rendesse successivamente necessario lo
svuotamento parziale o totale dell’impianto, si prescrive di effettuare nuovamente il riem-
pimento con acqua trattata.
Sistema antigelo, liquidi antigelo, additivi ed inibitori
La caldaia è equipaggiata di un sistema antigelo che attiva la caldaia in modo riscalda-
mento quando la temperatura dell’acqua di mandata impianto scende sotto i 6 °C. Il di-
spositivo non è attivo se viene tolta alimentazione elettrica e/o gas all'apparecchio.
Qualora si renda necessario, è consentito l’uso di liquidi antigelo, additivi e inibitori, solo
ed esclusivamente se il produttore di suddetti liquidi o additivi fornisce una garanzia che
assicuri che i suoi prodotti sono idonei all’uso e non arrecano danni allo scambiatore di
caldaia o ad altri componenti e/o materiali di caldaia ed impianto. È proibito l’uso di liquidi
antingelo, additivi e inibitori generici, non espressamente adatti all’uso in impianti termici
e compatibili con i materiali di caldaia ed impianto.
2.4 Collegamento gas
B
Prima di effettuare l’allacciamento, verificare che l’apparecchio sia predisposto
per il funzionamento con il tipo di combustibile disponibile ed effettuare una ac-
curata pulizia di tutte le tubature gas dell’impianto, per rimuovere eventuali re-
sidui che potrebbero compromettere il buon funzionamento della caldaia.
L’allacciamento gas deve essere effettuato all’attacco relativo (vedi fig. ) in conformità
alla normativa in vigore, con tubo metallico rigido oppure con tubo flessibile a parete con-
tinua in acciaio inox, interponendo un rubinetto gas tra impianto e caldaia. Verificare che
tutte le connessioni gas siano a tenuta. La portata del contatore gas deve essere suffi-
ciente per l’uso simultaneo di tutti gli apparecchi ad esso collegati. Il diametro del tubo
gas, che esce dalla caldaia, non è determinante per la scelta del diametro del tubo tra
l’apparecchio ed il contatore; esso deve essere scelto in funzione della sua lunghezza e
delle perdite di carico, in conformità alla normativa in vigore.
B
Non utilizzare i tubi del gas come messa a terra di apparecchi elettrici.
2.5 Collegamenti elettrici
Collegamento alla rete elettrica
B
La sicurezza elettrica dell’apparecchio è raggiunta soltanto quando lo stesso è corretta-
mente collegato ad un efficace impianto di messa a terra eseguito come previsto dalle
vigenti norme di sicurezza. Far verificare da personale professionalmente qualificato
l’efficienza e l’adeguatezza dell’impianto di terra, il costruttore non è responsabile per
eventuali danni causati dalla mancanza di messa a terra dell’impianto. Far verificare
inoltre che l’impianto elettrico sia adeguato alla potenza massima assorbita dall’appa-
recchio, indicata in targhetta dati caldaia.
La caldaia è precablata e dotata di cavo di allacciamento alla linea elettrica di tipo "Y" sprovvisto
di spina. I collegamenti alla rete devono essere eseguiti con allacciamento fisso e dotati di un in-
terruttore bipolare i cui contatti abbiano una apertura di almeno 3 mm, interponendo fusibili da 3A
max tra caldaia e linea. E’ importante rispettare le polarità (LINEA: cavo marrone / NEUTRO: cavo
blu / TERRA: cavo giallo-verde) negli allacciamenti alla linea elettrica. In fase di installazione o so-
stituzione del cavo di alimentazione, il conduttore di terra deve essere lasciato 2 cm più lungo degli
altri.
B
II cavo di alimentazione dell’apparecchio non deve essere sostituito dall’utente. In caso
di danneggiamento del cavo, spegnere l’apparecchio e, per la sua sostituzione, rivolger-
si esclusivamente a personale professionalmente qualificato. In caso di sostituzione del
cavo elettrico di alimentazione, utilizzare esclusivamente cavo
“HAR H05 VV-F”
3x0,75
mm2 con diametro esterno massimo di 8 mm.
Termostato ambiente (opzional)
B
ATTENZIONE: IL TERMOSTATO AMBIENTE DEVE ESSERE A CONTATTI PULITI.
COLLEGANDO 230 V. AI MORSETTI DEL TERMOSTATO AMBIENTE SI DANNEG-
GIA IRRIMEDIABILMENTE LA SCHEDA ELETTRONICA.
Nel collegare cronocomandi o timer, evitare di prendere l'alimentazione di questi dispo-
sitivi dai loro contatti di interruzione. La loro alimentazione deve essere effettuata tramite
collegamento diretto dalla rete o tramite pile, a seconda del tipo di dispositivo.
Accesso alla morsettiera elettrica
Per accedere alla morsettiera è necessario sollevare il coperchio caldaia
“A”
, svitare le due viti
“B”
e rimuovere lo sportellino
“C”
.
fig. 17 - Accesso alla morsettiera
2.6 Condotti aria/fumi
Avvertenze
L’apparecchio è di “tipo C” a camera stagna e tiraggio forzato, l’ingresso aria e l’uscita
fumi devono essere collegati ad uno dei sistemi di evacuazione/aspirazione indicati di
seguito. L'apparecchio è omologato per il funzionamento con tutte le configurazioni ca-
mini Cxy riportate nella targhetta dati tecnici (alcune configurazioni sono riportate a titolo
di esempio nel presente capitolo). E' possibile tuttavia che alcune configurazioni siano
espressamente limitate o non consentite da leggi, norme o regolamenti locali. Prima di
procedere con l'installazione verificare e rispettare scrupolosamente le prescrizioni in
oggetto. Rispettare inoltre le disposizioni inerenti il posizionamento dei terminali a parete
e/o tetto e le distanze minime da finestre, pareti, aperture di aerazione, ecc.
B
Questo apparecchio di tipo C deve essere installato utilizzando i condotti di
aspirazione e scarico fumi forniti dal costruttore secondo UNI-CIG 7129/92. Il
mancato utilizzo degli stessi fa decadere automaticamente ogni garanzia e re-
sponsabilità del costruttore.
Dilatazione
A
Nei condotti fumo di lunghezza superiore al metro, in fase di installazione deve
essere tenuto conto della naturale dilatazione dei materiali durante il funziona-
mento.
Per evitare deformazioni lasciare ad ogni metro di condotto uno spazio di dila-
tazione di circa 2 ÷ 4 mm.
fig. 18 - Dilatazione
A
C
B
B
2 ÷ 4 mm
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