BLUEHELIX TECH RRT 24 H
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IT
cod. 3541C661 - Rev. 00 - 10/2018
Sistema antigelo, liquidi antigelo, addittivi ed inibitori
Qualora si renda necessario, è consentito l’uso di liquidi antigelo, additivi e inibitori, solo ed esclusivamente se il pro-
duttore di suddetti liquidi o additivi fornisce una garanzia che assicuri che i suoi prodotti sono idonei all’uso e non arre-
cano danni allo scambiatore di caldaia o ad altri componenti e/o materiali di caldaia ed impianto. È proibito l’uso di liquidi
antingelo, additivi e inibitori generici, non espressamente adatti all’uso in impianti termici e compatibili con i materiali di
caldaia ed impianto.
Caratteristiche dell’acqua impianto
B
Le caldaie
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sono idonee all'installazione in sistemi di riscaldamento con ingresso
di ossigeno non significativo (rif. sistemi "caso I" norma EN14868). In sistemi con immissione di ossigeno conti-
nua (ad es. impianti a pavimento senza tubi antidiffusione o a vaso aperto), oppure intermittente (inferiore del
20% del contenuto d’acqua dell’impianto) deve essere previsto un separatore fisico (es. scambiatore a piastre).
L’acqua all’interno di un impianto di riscaldamento deve ottemperare alle leggi e regolamenti vigenti, alle ca-
ratteristiche indicate dalla norma UNI 8065 e devono essere osservate le indicazioni della norma EN14868
(protezione dei materiali metallici contro la corrosione).
L’acqua di riempimento (primo riempimento e rabbocchi successivi) deve essere limpida, con una durezza in-
feriore a 15°F e trattata con condizionanti chimici riconosciuti idonei a garantire che non si inneschino incro-
stazioni, fenomeni corrosivi o aggressivi sui metalli e sulle materie plastiche, non si sviluppino gas e negli
impianti a bassa temperatura non proliferino masse batteriche o microbiche.
L’acqua contenuta nell'impianto deve essere verificata con periodicità (almeno due volte all'anno durante la
stagione di utilizzo degli impianti, come previsto dalla UNI8065) e avere: un aspetto possibilmente limpido, una
durezza inferiore a 15°F per impianti nuovi o 20°F per impianti esistenti, un PH superiore a 7 e inferiore ad
8,5, un contenuto di ferro (come Fe) inferiore 0,5 mg/l, un contenuto di rame (come Cu) inferiore a 0,1 mg/l,
un contenuto di cloruro inferiore a 50mg/l, una conducibilità elettrica inferiore a 200 µs/cm e deve contenere
condizionanti chimici nella concentrazione sufficiente a proteggere l’impianto almeno per un anno. Negli im-
pianti a bassa temperatura non devono essere presenti cariche batteriche o microbiche.
I condizionanti, additivi, inibitori e liquidi antigelo devono essere dichiarati dal produttore idonei all’uso in im-
pianti di riscaldamento e non arrecanti danni allo scambiatore di caldaia o ad altri componenti e/o materiali di
caldaia ed impianto.
I condizionanti chimici devono assicurare una completa deossigenazione dell’acqua, devono contenere spe-
cifici protettivi per i metalli gialli (rame e sue leghe), anti incrostanti per il calcare, stabilizzatori di PH neutro e,
negli impianti a bassa temperatura biocidi specifici per l’uso in impianti di riscaldamento.
Condizionanti chimici consigliati:
SENTINEL X100 e SENTINEL X200
FERNOX F1 e FERNOX F3
L'apparecchio è equipaggiato di un sistema antigelo che attiva la caldaia in modo riscaldamento quando la
temperatura dell’acqua di mandata impianto scende sotto i 6 °C. Il dispositivo non è attivo se viene tolta ali-
mentazione elettrica e/o gas all'apparecchio. Se necessario, utilizzare per la protezione dell'impianto idoneo
liquido antigelo, che risponda agli stessi requisiti sopra esposti e previsti dalla norma UNI 8065.
In presenza di adeguati trattamenti chimico-fisici dell'acqua sia di impianto che di alimento e relativi controlli ad
elevata ciclicità in grado di assicurare i parametri richiesti, per applicazioni esclusivamente di processo industria-
le, è consentita l'installazione del prodotto in impianti a vaso aperto con altezza idrostatica del vaso tale da ga-
rantire il rispetto della pressione minima di funzionamento riscontrabile nelle specifiche tecniche di prodotto.
La presenza di depositi sulle superfici di scambio della caldaia dovuti alla non osservanza delle sud-
dette prescrizioni comporterà il non riconoscimento della garanzia.