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Controlli prima dell’ingresso in acqua
Controllare la corretta connessione della frusta e che questa non
interferisca all’accesso di altra attrezzatura. Assicurarsi del cor-
retto funzionamento delle valvole di carico e di scarico immet-
tendo e scaricando aria. Chiedere al compagno di controllare la
chiusura della cerniera.
ATTENZIONE
Per gonfiare la muta non usare altri gas oltre all’a-
ria. L’uso di miscele Nitrox (iperossigenate) può
essere causa di incendio e di esplosione. Con l’uso
dell’Argon vi è il rischio che questo penetri all’inter-
no della maschera a granfacciale e del sistema
respiratorio attraverso il cappuccio. La respirazio-
ne dell’Argon comporta un grossissimo rischio nar-
cotico rispetto all’Azoto in quanto di peso moleco-
lare superiore.
ATTENZIONE
L’entrata in acqua con la cerniera aperta può cau-
sare lesioni o annegamento dato l’immediato alla-
gamento della muta. Accertarsi della sua perfetta
chiusura soprattutto quando si è in prossimità di
acque fonde o su una barca.
IN IMMERSIONE
Con l’aumentare della profondità e quindi della pressione la muta
e l’aria interna subiscono uno schiacciamento che ne varia con-
siderevolmente la capacità di galleggiamento. A seguito di que-
sto fenomeno quindi
occorre ricordare che in profondità
l’assetto di un subacqueo tende a diventare negati-
vo
e che la maniera più sicura per compensarlo è quella di utiliz-
zare un Jacket associando nel contempo, se necessario, una
leggera iniezione d’aria nella muta per evitare il fastidioso effetto
ventosa. Si raccomanda quindi di frequentare un corso di adde-
stramento presso una scuola subacquea riconosciuta. Occorre
anche ricordare che la quantità di zavorra da utilizzare è molto
importante e in linea di massima, deve consentire al subacqueo
di mantenere un assetto neutro con la bombola a pressione
riserva alla quota di -3m.
Un altro fenomeno molto importante legato all’au-
mento della profondità ed allo schiacciamento della
muta e dell’aria interna è la perdita della capacità
isolante e conseguentemente un maggior raffredda-
mento del corpo umano.
Lo strato protettivo assottiglian-
dosi a causa della pressione che subisce perde parte delle sue
caratteristiche consentendo un maggior scambio termico tra
uomo ed ambiente. I subacquei che prevedono di rimanere per
lunghi periodi di tempo in profondità, allo scopo di scongiurare
una pericolosa ipotermia, devono fare attenzione al raffredda-
mento che subisce il loro corpo e tutelarsi equipaggiandosi con
dei sottomuta o con mute di spessore maggiore.
In Immersione
1.
Essere sicuri di aver indossato propriamente tutta l’attrezza-
tura.
2. Chiudere la valvola di scarico ruotandola in senso orario ed
immettere un po’ di aria prima di entrare in acqua.
3. Gonfiare l’equilibratore.
4. Entrare in acqua prima con i piedi.
5. Aprire la valvola completamente ruotandola in senso antiora-
rio e sollevare la parte superiore del braccio in modo che
questa sia nella posizione più alta possibile. L’aria uscirà ed
inizierà la discesa a piedi in giù.
6. Dopo essere scesi di un paio di metri chiudere la valvola ruo-
tandola in senso orario per un quarto di giro ed insufflare aria
per diminuire la compressione della muta sul corpo.
7. Durante la discesa ricordarsi di insufflare aria di tanto in tanto
per diminuire la compressione della muta.
8. Dopo il raggiungimento della quota stabilita insufflare attenta-
mente aria nell’equilibratore sino al raggiungimento dell’as-
setto neutro.
9. Quando si decide di risalire scaricare l’equilibratore senza
dimenticarsi di intervenire anche sulla muta stagna.