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ACCENSIONE E REGOLAZIONE A GAS METANO
(per l’utilizzo di gas GPL vedere l’apposito capitolo)
Per procedere all’accensione occorre verificare, se il bruciatore è trifase, che il senso di rotazione del motore sia
corretto. E’ indispensabile, se non è già stato fatto all’atto del collegamento del bruciatore alla tubazione del gas,
con le cautele del caso e con porte e finestre aperte, effettuare lo spurgo dell’aria contenuta nella tubazione.
Occorre aprire il raccordo sulla tubazione in prossimità del bruciatore e, successivamente aprire un poco il o i
rubinetti di intercettazione del gas. Attendere fino a quando si avverte l’odore caratteristico del gas e quindi chiu-
dere il rubinetto. Attendere il tempo che si presume sufficiente, in funzione delle condizioni specifiche, affinchè il
gas presente nel locale si sia disperso all’esterno e, quindi, ripristinare il collegamento del bruciatore alla tubazio-
ne del gas. Succesivamente procedere nel modo seguente:
1) Accertarsi che lo scarico dei prodotti di combustione possa avvenire senza impedimenti (serranda camino
aperta) e che ci sia acqua in caldaia.
2) Aprire, della quantità che si presume necessaria, il regolatore dell’aria di combustione (vedi 0002932130),
“servomotore regolazione comando serranda aria tipo STA 5 B 0.36/8 3N23” e aprire di circa un terzo il passag-
gio dell’aria tra testa e disco fiamma (diffusore) vedi regolazione testa di combustione (vedi BT 8769/2 e
0002932171).
3) Agire sui regolatori incorporati nella valvola di sicurezza e di “prima fiamma” in modo da consentire l’erogazio-
ne di gas (portata di avviamento) che si presume necessaria.
N.B. Vedere, nelle ultime pagine, la descrizione specifica delle operazioni necessarie per la regolazione
dell’erogazione di gas in funzione del tipo di valvola di cui il bruciatore è dotato.
4) Nota: Il termostato della 2° fiamma deve essere a due contatti (commutazione) vedi schema elettrico specifico
del bruciatore, se non si è in possesso del termostato in scambio a 2 contatti vedere schema 0002050151.
Disinserire il termostato della seconda fiamma e dare corrente al bruciatore inserendo l’interruttore generale.
Il bruciatore viene così inserito ed effetua la fase di preventilazione. Se il pressostato di controllo della pressio-
ne dell’aria rileva una pressione superiore al valore a cui è regolato, si inserisce il trasformatore d’accensione
e, successivamente si inseriscono anche le valvole gas (di sicurezza e di prima fiamma). Le valvole si aprono
completamente e l’erogazione di gas è limitata alla posizione in cui è stato regolato, manualmente, il regolatore
di portata incorporato nella valvola di funzionalento (principale). Alla prima accensione possono verificarsi
“bloccaggi” successivi dovuti a:
a- La tubazione del gas non è stata sfogata dall’aria in modo sufficiente e quindi la quantità di gas è insufficien-
te per consentire una fiamma stabile.
b- Il “bloccaggio” con presenza di fiamma, può essere causato da instabilità della stessa nella zona di
ionizzazione, per un rapporto aria gas non corretto. Si rimedia variando la quantità di aria e/o di gas erogati
in modo da trovare il corretto rapporto. Lo stesso inconveniente puo’ essere causato da una non corretta
distribuzione aria/gas nella testa di combustione. Si rimedia agendo sul dispositivo di regolazione della
testa di combustione chiudendo o aprendo maggiormente il passaggio dell’aria tra testa e diffusore gas.
Per realizzare detta manovra vedi regolazione testa di combustione.
c- Può capitare che la corrente di ionizzazione sia contrastata dalla corrente di scarica del trasformatore di
accensione (le due correnti hanno un percorso in comune sulla “massa” del bruciatore) pertanto il bruciato-
re si porta in blocco per insufficiente ionizzazione. Si rimedia invertendo l’alimentazione (lato 230 V) del
trasformatore di accensione (si scambiano di posto i due fili che portano la tensione al trasformatore). Detto
inconveniente può anche essere causato da un insufficiente “messa a terra” della carcassa del bruciatore.
Precisiamo che il valore minimo della corrente di ionizzazione per assicurare il funzionamento dell’apparec-
chiatura è esposto sullo schema elettrico, normalmente la corrente di ionizzazione è decisamente più ele-
vata. Per verificare la corrente di ionizzazione si collega un micro-amperometro con scala adeguata “in
serie” al circuito di ionizzazione. Precisiamo che il filo ad alto isolamento che proviene dall’elettrodo deve
essere inserito al negativo (segno -) del micro-amperometro.
5) Con bruciatore acceso adeguare l’erogazione al valore desiderato per la “prima fiamma” (metano = 8550
kcal/m
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) effettuando la lettura al contatore facendo la differenza tra due letture ad un minuto esatto l’una
dall’altra. Moltiplicando il valore rilevato per sessanta si ottiene la portata in sessanta minuti, cioè in un’ora.
Detta portata può essere modificata agendo sull’apposito regolatore incorporato alla valvola, vedere nelle
ultime pagine la descrizione della regolazione delle valvole.
6) Controllare, mediante gli appositi strumenti, che la combustione avvenga correttamente
(CO
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max.= circa 10% per metano - CO max. = 0,1 %).
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