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Detta apparecchiatura viene inserita dal termostato di regolazione (contatto in commutazione) quando, lo
stesso, disinserisce le resistenze perché la temperatura del combustibile ha raggiunto il valore a cui il termo-
stato di regolazione è regolato. L’avviamento del bruciatore inizia quindi, purché i termostati o pressostati di
caldaia e di sicurezza siano chiusi, solo quando vengono disinserite le resistenze e si è raggiunta la tempera-
tura massima al preriscaldatore. Durante il funzionamento del bruciatore un apposito relè ausiliario (collegato
al termostato di minima) ne impedisce l’arresto quando il termostato di regolazione commuta il contatto per
inserire nuovamente le resistenze (vedi schema elettrico). Con l’inserzione dell’apparecchiatura di comando
e controllo inizia lo svolgimento delle fasi di accensione del bruciatore. Il programma prevede una fase di
preventilazione della camera di combustione e contemporaneamente di precircolazione, con olio caldo e a
bassa pressione, in tutto il circuito del combustibile nel bruciatore. L’accensione del bruciatore avviene come
descritto nel precedente capitolo “Descrizione del Funzionamento”, ed il bruciatore si accende al minimo.
18) Quando il bruciatore è in funzione al “minimo”, si provvede a regolare l’aria nella quantità necessaria per
assicurare una buona combustione, si svitano o si avvitano, maggiormente le viti registrabili in corrisponden-
za del punto di contatto, con la leva che trasmette il movimento della serranda di regolazione dell’aria di
combustione. E’ Preferibile che la quantità di aria per il “minimo” sia leggermente scarsa, in modo da assicu-
rare una accensione perfetta anche nei casi più impegnativi.
19) Dopo aver regolato l’aria per il “minimo” inserire gli interruttori della modulazione in posizione “MAN” ed in
posizione “MAX”.
20) Il motore di modulazione si mette in movimento, si attende che il disco, su cui sono applicate le viti di regolazione,
abbia percorso un angolo di circa 12° (corrisponde allo spazio impiegato da tre viti) e, quindi, si ferma la
modulazione riportando l’interruttore nella posizione “O”. Si effettua un controllo visivo della fiamma e si
provvede, se necessario, a regolare l’aria di combustione, operando come esposto al punto 18. Successiva-
mente si controlla la combustione con gli appositi strumenti e si modifica, se necessario, la regolazione
precedentemente attuata con il solo controllo visivo. L’operazione sopra descritta deve essere ripetuta, pro-
cedendo in modo progressivo (facendo avanzare il disco di circa 12° per volta) e modificando ogni volta, se
necessario, il rapporto combustibile/aria durante tutta la corsa della modulazione. Occorre accertarsi che la
progressione nell’erogazione massima si verifichi alla fine della corsa di modulazione. Questa condizione è
necessaria per realizzare una buona gradualità nel funzionamento della modulazione. Se necessario, modi-
ficare la posizione delle viti che comandano il combustibile per ottenere quanto sopra specificato.
Precisiamo che la massima erogazione si ottiene quando la pressione di ritorno è di circa 2 ÷ 3 bar inferiore
alla pressione di mandata (normalmente 20 ÷ 22 bar). Per un corretto rapporto aria/combustibile si deve
rilevare un valore di anidride carbonica (CO
2
) che aumenta all’aumentare dell’erogazione, indicativamente
almeno 10 % all’erogazione minima fino al valore ottimo di circa 13 % all’erogazione massima.
Sconsigliamo di superare il valore del 13 % di CO
2
per evitare di funzionare con un eccesso di aria piuttosto
limitato che potrebbe causare un aumento sensibile dell’opacità del fumo per cause non evitabili (variazione
della pressione atmosferica, presenza di piccoli depositi di polvere nei condotti dell’aria del ventilatore ecc.).
L’opacità dei fumi che ne risulta è strettamente legata al tipo di combustibile impiegato (le ultime disposizioni
in materia indicano come valore massimo il n° 6 della scala Bacharach). Consigliamo, se possibile, di mante-
nere l’opacità dei fumi ad un valore inferiore al n° 6 della scala Bacharach anche se il valore della CO
2
potrebbe essere in conseguenza leggermente inferiore. La minore opacità dei fumi sporca meno la caldaia e
pertanto il rendimento medio della stessa risulta normalmente più elevato anche se la CO
2
è leggermente
inferiore. Ricordiamo che per effettuare una buona regolazione è necessario che la temperatura dell’acqua
nell’impianto sia a regime e che il bruciatore sia in funzione da almeno 15 minuti. Se non si dispone degli
strumenti adatti ci si basa sul colore della fiamma. Consigliamo di regolare in modo da ottenere una fiamma
di colore arancio chiaro evitando fiamma rossa con presenza di fumo, come pure fiamma bianca con esage-
rato eccesso di aria. Dopo aver verificato che la regolazione (aria/combustibile) sia corretta, stringere le viti di
bloccaggio delle viti registrabili.
21) Verificare ora il corretto funzionamento automatico della modulazione portando l’interruttore AUT - O - MAN in
posizione “AUT” e l’interruttore MIN - O - MAX in posizione “O”. In questo modo la modulazione è inserita
esclusivamente con il comando automatico della sonda di caldaia se il bruciatore è in versione BT...MNM (modu-
lante), oppure su comando del termostato o pressostato del secondo stadio se il bruciatore è in versione BT...DSPN
(due stadi progressivi) (vedere fascicolo “Regolatore elettronico di potenzialità RWF 40” solo per la versione
modulante).
22) Verificare che la regolazione dei termostati del preriscaldatore non determini anomalie (cattiva accensione,
presenza di fumo, formazione di gas nel preriscaldatore ecc.). Se è necessario variare, in più o in meno,
questi valori tenere presente che il termostato di regolazione deve comunque trovarsi ad una temperatura di
circa 15÷20° C più alta di quella cui è regolato il termostato di minima. Il termostato di minima deve chiudersi
alla temperatura minima indispensabile per avere una buona polverizzazione (viscosità all’ugello non supe-
riore a 2° E). Vedere a titolo indicativo il diagramma viscosità-temperature relativo al tipo di olio impiegato.
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