4
INSTALLAZIONE
1.2
LOCALE CALDAIA
1.2.1
Verificare che il locale abbia requisiti e carat-
teristiche rispondenti alle norme vigenti. È
inoltre necessario che nel locale affluisca
almeno tanta aria quanta ne viene richie-
sta per una regolare combustione. È quindi
necessario praticare, nelle pareti del locale,
delle aperture che rispondano ai seguenti
requisiti:
– Avere una sezione libera di almeno 6 cm
2
per ogni 1,163 kW (1000 kcal/h).
La sezione minima dell’apertura non deve
essere comunque inferiore ai 100 cm
2
. La
sezione può essere inoltre calcolata utiliz-
zando la seguente relazione:
Q
S =
100
dove “S” è espresso in cm
2
, “Q” in kcal/h
– L’apertura deve essere situata nella parte
bassa di una parete esterna, preferibilmen-
te opposta a quella in cui si trova l’eva-
cuazione dei gas combusti.
ALLACCIAMENTO
1.2.2
ALLA CANNA FUMARIA
Una canna fumaria deve rispondere ai
seguenti requisiti:
– Deve essere di materiale impermeabile e
resistente alla temperatura dei fumi e rela-
tive condensazioni.
– Deve essere di sufficiente resistenza mecca-
nica e di debole conduttività termica.
– Deve essere perfettamente a tenuta, per
evitare il raffreddamento della canna
fumaria stessa.
– Deve avere un andamento il più possibile
verticale e la parte terminale deve avere
un aspiratore statico che assicura una effi-
ciente e costante evacuazione dei prodotti
della combustione.
– Allo scopo di evitare che il vento possa
creare attorno al comignolo delle zone
di pressione tale da prevalere sulla forza
ascensionale dei gas combusti, è necessario
che l’orifizio di scarico sovrasti di almeno
0,4 metri qualsiasi struttura adiacente al
camino stesso (compreso il colmo del tetto)
distante meno di 8 metri.
– La canna fumaria deve avere un diametro
non inferiore a quello di raccordo caldaia;
per canne fumarie con sezione quadrata o
rettangolare la sezione interna deve essere
maggiorata del 10% rispetto a quella del
raccordo caldaia.
– La sezione utile della canna fumaria può
essere ricavata dalla seguente relazione:
P
S = K
√
H
S
se zio ne ri sul tan te in cm
2
K
coef fi cien te in ri du zio ne:
– 0,045 per le gna
– 0,030 per car bo ne
P
po ten za del la cal daia in kcal/h
H
al tez za del ca mi no in me tri mi su ra ta
dal l’as se del la fiam ma al lo sca ri co del
cami no nel l’a tmo sfe ra. Nel di men sio-
na men to del la can na fu ma ria si de ve
te ner con to del l’al tez za ef fet ti va del
ca mi no in me tri, mi su ra ta dal l’as se
del la fiam ma al la som mi tà, di mi nui ta
di:
– 0,50 m per ogni cam bia men to di
di re zio ne del con dot to di rac cor do
tra cal daia e can na fu ma ria;
– 1,00 m per ogni me tro di svi lup po
oriz zon ta le del rac cor do stes so.
ALLACCIAMENTO IMPIANTO
1.2.3
È opportuno che i collegamenti siano facil-
mente disconnettibili a mezzo bocchettoni
con raccordi girevoli.
È sempre consigliabile montare delle idonee
saracinesche di intercettazione sulle tubazio-
ni impianto riscaldamento.
ATTENZIONE: E’ obbligatorio il montaggio
della valvola di sicurezza sull’impianto non
inclusa nella fornitura.
Riempimento impianto
Prima di procedere al collegamento della
caldaia è buona norma far circolare acqua
nelle tubazioni per eliminare gli eventuali
corpi estranei che comprometterebbero la
buona funzionalità dell’apparecchio.
Il riempiemento va eseguito lentamente per
dare modo alle bolle d’aria di uscire attraver-
so gli opportuni sfoghi, posti sull’impianto
di riscaldamento.
In impianti di riscaldamento a circuito chiuso
la pressione di caricamento a freddo dell’im-
pianto e la pressione di pregonfiaggio del
vaso di espansione dovranno corrispondere,
o comunque non essere inferiori, all’altez-
za della colonna statica dell’impianto (ad
esempio, per una colonna statica di 5 metri,
la pressione di precarica del vaso e la pres-
sione di caricamento dell’impianto dovranno
corrispondere almeno al valore minimo di
0,5 bar).
Caratteristiche acqua di alimentazione
L’acqua di alimentazione del circuito riscal-
damento deve essere trattata in conformità
alla Norma UNI-CTI 8065.
È opportuno ricordare che anche piccole
incrostazioni di qualche millimetro di spes-
sore provocano, a causa della loro bassa
conduttività termica, un notevole surriscal-
damento delle pareti della caldaia con conse-
guenti gravi inconvenienti.
È ASSOLUTAMENTE INDISPENSABILE
IL TRATTAMENTO DELL’ACQUA UTI-
LIZZATA PER L’IMPIANTO DI RISCAL-
DAMENTO NEI SEGUENTI CASI:
– Impianti molto estesi (con elevati conte-
nuti d’acqua).
– Frequenti immissioni d’acqua di reintegro
nell’impianto.
– Nel caso si rendesse necessario lo svuota-
mento parziale o totale dell’impianto.
MONTAGGIO GRIGLIA BRACIERE
1.2.4
(OPTIONAL)
Per effettuare il montaggio della griglia, for-
nita a richiesta, procedere nel seguente modo
(fig. 3):
– Forare la cartella dalla parte esterna, tra la
testata anteriore e l’elemento intermedio,
impiegando una punta ø 10 come indicato
al particolare (B).
LE GEN DA
1 Vite TE M8 x 110
2 Rondella grower
3 Leva griglia
4 Anello per leva
5 Vite TE M8 x 35
6 Asta collegamento
7 Dado M10
8 Vite TE M10 x 50
9 Mozzo
10 Griglia anteriore
11 Griglia intermedia
12 Griglia posteriore
Fig. 3