I T A L I A N O
11
– E’ possibile predisporre l’apparecchio per il solo funzionamento in emergenza
alimentando esclusivamente i poli LI - NI.
– Sostituzione lampadine/starter
1. Disinserire l’alimentazione ordinaria (L- N).
2. Chiudere il circuito di inibizione.
3. Disinserire l’alimentazione della linea diretta (LI - NI).
4. Sostituire la lampadina/starter.
5. Riattivare l’alimentazione della linea diretta (LI - NI).
6. Aprire il circuito di inibizione.
7. Riattivare l’alimentazione ordinaria (L - N).
– In caso di chiusura dell’edificio con sospensione di qualsiasi tipo di
alimentazione elettrica, chiudere il circuito di inibizione sui poli 3 e 4 del
gruppo collegati rispettivamente alle polarità (+) e (-) di una batteria da 9V per
evitare il passaggio al funzionamento di emergenza (max. 10 apparecchi in
parallelo). Aprire il circuito di inibizione quando l’edificio torna ad essere
occupato.
2) Apparecchi da superficie
– L’inverter e le batterie per il funzionamento in emergenza sono incorporate
nell’apparecchio e non bisogna effettuare nessun collegamento elettrico tra
vari componenti all’interno dell’apparecchio in fase di preparazione per
l’installazione.
– Sono valide le note sopra indicate per quanto riguarda le caratteristiche di
funzionamento, il collegamento elettrico alla rete, l’inibizione e le operazioni
di manutenzione/verifica dell’impianto di illuminazione di emergenza.
S U P E R T E C H N E
10
APPARECCHI PER FLUORESCENTI COMPATTE CON FUNZIONAMENTO IN
EMERGENZA
NOTE INTEGRATIVE
• Apparecchi Reggiani con funzionamento in emergenza ad illuminazione
permanente di tipo combinato e non.
• Conformità normative/direttive:
EN 60598-1, EN 60598-2-22 / BT 73/23, EMC 89/336 e CEE 93/68.
• Flusso luminoso in emergenza dopo 60 secondi dalla mancanza
dell’alimentazione di rete per tutta la durata dell’autonomia: ~20% flusso
lampadina in funzionamento ordinario.
• Durata dell’autonomia: 2 ore per lampadine fino a 26W FSQ, 1 ora per
lampadine 32/42W FSMH.
• Inverter: Alimentazione 230V / 50Hz (EV), 240V / 50Hz (BV). Provvisto di una
protezione incorporata contro l’inversione di polarità della batteria e contro
corto circuiti accidentali.
• Batterie: Ni/Cd max 50°C esenti da manutenzione; 3.6V - 4Ah per lampadine
fino a 26W FSQ, 6V - 4Ah per lampadine 32/42W FSMH.
• Inibizione: tramite batteria 9V, poli (+) e (-) batteria da collegare
rispettivamente ai morsetti 3 e 4 sul gruppo di emergenza. Il sistema è
autoripristinante appena ritorna la tensione di alimentazione.
• Ricarica: 24 ore.
AVVERTENZE GENERALI
1) Incassi
– Effettuare il collegamento gruppo emergenza - vano ottico tramite il
connettore ad innesto rapido seguendo lo schema riportato sul gruppo stesso
(vedi schemi per varie tipologie).
– Fare riferimento alla marcatura posta sul riflettore e quella sul gruppo di
emergenza indipendente prima dell’installazione.
– Porre il gruppo di emergenza e quello di alimentazione (se del caso)
nell’incasso alla distanza massima dal corpo dell’apparecchio consentita dai
cavi.
– Le distanze minime dell’incasso sono le stesse degli apparecchi non in
emergenza come indicato sul relativo foglio istruzioni.
– Nel caso in cui l’alimentazione dell’apparecchio derivi da un sistema trifase è
indispensabile utilizzare linee separate di medesima fase. Utilizzare per
l’alimentazione cavi con caratteristiche non inferiori al tipo H05 VVF con
sezione minima 1mm2.
N. B. La linea LI - NI non deve essere mai interrotta, se non volutamente per
operazioni di manutenzione.
– Ricordarsi della messa a terra degli apparecchi in classe I come indicato
anche sullo schema di collegamento riportato sui gruppi di emergenza.
– Il led verde indica il normale funzionamento del circuito inverter - batteria.
– L’inverter è dotato di un circuito che in alcuni secondi disinserisce la
lampadina in caso di guasto o distacco della stessa; la nuova lampadina viene
riattivata solamente con il ritorno della tensione di rete.
– E’ opportuno verificare semestralmente la funzionalità dell’impianto di
illuminazione di emergenza ed effettuare una scarica completa delle batterie
con successiva ricarica per mantenerli in efficienza. Intervallo prudenziale per
la sostituzione delle batterie: 4 anni, oppure in caso di mancato rispetto
dell’autonomia.