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Tuttavia, per cause naturali, con la sincronizzazione a tempi corti FP il nume-
ro guida, e quindi anche il campo d’utilizzo del flash, verranno in parte limi-
tati considerevolmente! Fate pertanto attenzione all’indicazione del campo
d’utilizzo sul display LC del flash! La sincronizzazione con tempi corti FP vie-
ne effettuata automaticamente quando sulla camera viene impostato, a mano
o in automatico tramite il programma di esposizione, un tempo di otturazio-
ne inferiore al tempo di sincronizzazione del lampo.
Non scordate che con la sincronizzazione a tempi corti FP il numero
guida del flash dipende anche dal tempo di otturazione: più è corto il
tempo di otturazione, più piccolo sarà il numero guida!
L’impostazione per la sincronizzazione automatica con tempi corti FP ha luo-
go sulla camera (vedi le istruzioni d’uso della camera)! Sul display del flash
si visualizzerà ad es. anche il simbolo „FP“.
19. Pre-lampi contro l’effetto „Occhi rossi“
L’effetto „occhi rossi“ si manifesta quando la persona fotografata guarda più
o meno direttamente nell’obiettivo, l’ambiente è buio ed il flash si trova vici-
no alla camera. Attraverso la pupilla, il flash schiarisce lo sfondo dell’occhio.
Alcuni tipi di camera dispongono di una funzione pre-lampo contro l’effetto
„occhi rossi“. Uno o più pre-lampi fanno sì che le pupille della persona si
restringono, diminuendo così l’effetto „occhi rossi“.
Su alcune camere la riduzione dell’effetto „occhi rossi“ supporta solo
il flash incorporato nella camera o per un illuminatore integrato nel
corpo della camera. L’impostazione della funzione contro l’effetto
„occhi rossi“ viene impostata sulla camera (vedi le istruzioni d’uso
della camera)! Utilizzando la funzione pre-lampo non è possibile
impostare la sincronizzazione sulla seconda tendina (REAR)!
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20. Flash di misurazione multizone AF
Non appena la luce dell’ambiente non è più sufficiente per una messa a fuo-
co automatica, la camera attiva nel lampeggiatore il flash di misurazione
multizone AF
. Esso proietta un fascio di raggi luminosi sull’oggetto, la cui
riflessione consente alla camera di operare la messa a fuoco. Secondo quale
sensore AF è attivo nella camera, il campo d’utilizzo è pari a circa 6m ... 9m
(con obiettivo standard 1,7/50 mm). Il massimo campo d’utilizzo si ottiene
con il sensore AF centrale. A causa della parallasse tra obiettivo e proiettore
AF del flash, il limite della messa a fuoco ravvicinata dell’illuminatore AF va
da circa 0,7m a 1m.
Perché il flash di misurazione multizone AF
possa essere attivato
dalla camera, la camera deve essere impostata sul modo Autofocus
„Single-AF (S)“ e sul flash deve essere visualizzato l’indicatore di flash
carico. Alcuni tipi di camere supportano solo il flash di misurazione
AF incorporato nella camera. In questo caso il flash di misurazione
multizone AF
del flash non verrà attivato (ad es. nelle camere com-
patte; vedi le istruzioni d’uso della camera)!
Obiettivi zoom con apertura ridotta del diaframma iniziale limitano a volte
considerevolmente la portata del flash di misurazione multizone AF!
Alcuni tipi di camere supportano il flash di misurazione AF incorporato nel
flash solo con il sensore AF centrale. Se viene selezionato un sensore AF
decentrato, il flash di misurazione AF del lampeggiatore non viene attivato!
21. Modo con controllo a distanza
Il modo con controllo a distanza è compatibile con il sistema Nikon
„Advanced Wireless Lighting“. Uno o più flash slave vengono comandati a
distanza per l’esposizione da un flash controller sulla camera. Il o i flash sla-
ve sono comandati a distanza, senza fili, dalla parabola ausiliaria del flash
controller. La luce della parabola ausiliaria non contribuisce qui all'esposi-
zione della ripresa.
Il flash slave viene associato ad uno fra tre gruppi possibili (A, B o C).
Ciascun gruppo può essere composto da uno o più flash slave. Per ciascun
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