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fredda nel serpentino contenuto nella caldaia, scaricando l’eccesso termico tramite il tubo
C
verso uno scarico opportunamente installato.
La pressione a monte del circuito di raffreddamento deve essere di almeno 1,5 bar.
2.5. COLLEGAMENTO E CARICO DELL’IMPIANTO
Alcuni esempi, puramente indicativi dell’impianto, sono riportati al capitolo
, mentre i collegamenti al termoprodotto sono riportati al
.
ATTENZIONE :Il riempimento dell’impianto deve avvenire esclusivamente per caduta naturale dell’acqua dal vaso di espansione
aperto attraverso il tubo di carico per evitare che una pressione di rete troppo elevata dell’acquedotto possa deformare o far
scoppiare il corpo caldaia.
Durante questa fase aprire tutti gli sfiati dei termosifoni per evitare formazioni di sacche d’aria, sorvegliando poi la fuori uscita d’acqua per
evitare spiacevoli allagamenti.
Il collaudo di tenuta dell’impianto va eseguito con la pressione del
vaso di espansione aperto
.
L’impianto va tenuto costantemente pieno d’acqua anche nei periodi in cui non è richiesto l’uso del termoprodotto. Durante il
periodo invernale un’eventuale non attività va affrontata con l’aggiunta di sostanze antigelo.
3. SICUREZZA ANTINCENDIO
a) Al fine di assicurare un sufficiente isolamento termico, rispettare la distanza minima di sicurezza dal retro e da entrambi i lati da
elementi costruttivi ed oggetti infiammabili e sensibili al calore (mobili, rivestimenti di legno, stoffe ecc.) (vedi
-
A
).
Tutte le distanze minime di sicurezza sono indicate sulla targhetta tecnica del prodotto e NON si deve scendere al di
sotto dei valori indicati
;
b) davanti alla porta del focolare, nell’area di radiazione della stessa, non deve esserci alcun oggetto o materiale di costruzione
infiammabile e sensibile al calore a meno di
100 cm
di distanza. Tale distanza può essere ridotta a 40 cm qualora venga installata
una protezione, retroventilata e resistente al calore, davanti all’intero componente da proteggere;
c) qualora il prodotto venga installato su un pavimento di materiale infiammabile, bisogna prevedere un sottofondo ignifugo.
I pavimenti in materiale infiammabile
, come moquette, parquet o sughero etc.,
devono essere sostituiti
da uno strato di
materiale non infiammabile, ad esempio ceramica, pietra, vetro o acciaio etc. (dimensioni secondo l’ordinamento regionale). Il
sottofondo deve sporgere frontalmente di almeno
50 cm
e lateralmente di almeno altri
30 cm
oltre all’apertura della porta di carico
(vedi
-
B
);
d) sopra al prodotto non devono essere presenti componenti infiammabili (es. mobili - pensili).
Il prodotto deve funzionare esclusivamente con il cassetto cenere inserito. I residui solidi della combustione (ceneri) devono essere raccolti
in un contenitore ermetico e resistente al fuoco. Il prodotto non deve mai essere acceso in presenza di emissioni gassose o vapori (per
esempio colla per Linoleum, benzina ecc.). Non depositate materiali infiammabili nelle vicinanze del prodotto .
Durante la combustione viene sprigionata energia termica che comporta un marcato riscaldamento delle superfici, di porte, maniglie,
comandi, vetri, tubo fumi ed eventualmente della parte anteriore dell’apparecchio.
Evitate il contatto con tali elementi senza un
corrispondente abbigliamento protettivo o senza utensili accessori (guanti resistenti al calore, dispositivi di comando).
Fate in modo che i bambini siano consapevoli di questi pericoli e teneteli lontani dal focolare durante il suo funzionamento
.
Quando si utilizza un combustibile errato o troppo umido si potrebbero formare dei depositi (creosoto) nella canna fumaria con possibile
incendio della canna fumaria stessa.
3.1. PRONTO INTERVENTO
Se si manifesta un incendio nel camino o nella canna fumaria:
a) Chiudere la porta di caricamento.
b) Chiudere i registri dell’aria comburente
c) Spegnere tramite l’uso di estintori ad anidride carbonica (CO
2
a polveri )
d) Richiedere l’immediato intervento dei VIGILI del FUOCO
NON SPEGNERE IL FUOCO CON L’USO DI GETTI D’ACQUA
.
Quando la canna fumaria smette di bruciare, bisogna farla verificare da uno specialista per individuare eventuali crepe o punti permeabili.
4. DESCRIZIONE TECNICA
Definizione
: termoprodotto secondo
EN 13240.
L’apparecchio è composto da lastre in lamiera d’acciaio verniciato, zincata e da fusioni di ghisa.
Il focolare si trova all’interno della caldaia costruita con acciaio di 4 mm di spessore e rinforzata con chiodi saldati.
Nella caldaia circola l’acqua dell’impianto di riscaldamento la quale assorbe il calore prodotto nel focolare
.
Il vetro ceramico (resistente fino 700°C) della porta, consente un’affascinante vista sulle fiamme ardenti ed impedisce ogni fuoriuscita di
scintille e fumo.