Per ottenere un intenso ricircolo dei gas combusti con una fiamma molto sta-
bile in tutto il condotto l’aria per la combustione viene portata in forma di un
getto libero torto. La figura riportata in seguito raffigura schematicamente il
modo funzionale di un impianto di mescolazione. L’aria di combustione entra
tramite un ugello nel tubo di combustione. Tramite allargamento improvviso
di taglio trasversale del raggio dell’aria nasce una zona di sottopressione al
margine dell’ugello. Questa zona di sottopressione fa entrare i gas combusti
dall’intero del tubo di combustione in zona di vaporizzazione. Oltre a ciò i gas
già raffreddati arrivano tramite dei fori nel tubo di combustibile dalla camera
di combustione alla zona di vaporizzazione. In aggiunto al getto torto dell’aria
di combustione si forma una zona di ritorno nel centro della rotazione.
Il trasporto inverso intensivo di gas combusti alla radice della fiamma permette
non solo di evitare della formazione di fuliggine, ma riduce anche le emissione
NOx. A questo contribuiscono essenzialmente due meccanismi. Il primo pre-
vede che la pressione parziale dell’ossigeno della miscela viene ridotta. Così
si ottiene la riduzione della concentrazione locale delle molecole d’ossigeno
dissociate che a contatto con l’azoto dell’aria di combustione reagiscono a
NOx. Il secondo meccanismo ridurre la temperature della fiamma attraverso
il ricircolo di gas inerti con alta specifica capacità di calore (CO
2
und H
2
O).
A produttore di flusso
torno
B elettrodo d‘accensione
C ugello dell‘aria
D limite del flusso in-
verso esterno
E limite del flusso in-
verso interno
F fiamma
G tubo di fiamma
H ugello d‘iniezione
I preriscaldatore del
combustibile
K aria
2.2 Ventilatore dell’aria per la combustione
L’aria per la combustione è trasportata mediante un ventilatore EC con nu-
mero di giri regolabile che è stato progettato specialmente per l’impiego nei
bruciatori a fiamma blu moderni. Il ventilatore EC è caratterizzato soprattutto
dalle pressioni alte e dalla rigidità di pressione estremamente alta nei numeri
di giri inferiori. In questo modo è possibile avere un avvio del bruciatore privo
di pulsazioni anche alle pressioni del focolare altissime. La silenziosità di
funzionamento altrettanto alta del ventilatore e il silenziatore specialmente
progettato ed istallato al condotto dell’aria del ventilatore garantiscono un
funzionamento molto silenzioso. Grazie a un rendimento ottimo del ventila-
tore il bisogno dell’energia elettrica viene ridotto notevolmente, soprattutto
nei confronti dei ventilatori convenzionali.
2.3 Pompa del combustibile
La pompa del combustibile a funzionamento bistadio (Danfoss BFP 52 E
L3) è azionata dal motore a numero di giri costante e trasporta la portata
del combustibile costante dalla parte d’aspirazione alla parte di pressione.
Da qua una parte del combustibile arriva attraverso la valvola magnetica
H
I
G
C
K
A
D
E
B
F
Caratteristiche del ventilatore
0
5
10
15
20
25
30
35
40
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
200
Portata in volume in m
3
/h
Pressione in mbar
ebm-papst HRG 134
ebm-papst RG 148
53
V1 che è chiusa senza corrente all’ugello d’iniezione. L’altra parte del com-
bustibile ritorna attraverso la valvola magnetica V2 che è aperta senza cor-
rente e il regolatore di pressione P1 alla parte d’aspirazione della pompa.
Se la valvola magnetica V2 è chiusa il corrente parziale sarà deviato me-
diante il regolatore di pressione P2 o il regolatore di pressione P1. Così a
seconda della posizione di valvola il regolatore di pressione P2 o il regola-
tore di pressione P2 sono attivi. Per il funzionamento del bruciatore al
primo stadio di pressione si provvede la valvola magnetica 1 con corrente.
Attivando in più la valvola magnetica 2 si arriva al secondo stadio di pres-
sione. Per poter garantire un funzionamento corretto del presente circuito
la pressione regolata tramite il regolatore di pressione P2 deve essere sem-
pre più alta della pressione regolata al regolatore di pressione P1.
2.4 Sorveglianza della fiamma
Come l’impianto per la sorveglianza della fiamma si può scegliere tra due
sistemi opzionali: un pirostato ottico o l’unità d’accensione con sorvegli-
anza della fiamma ionizzata integrata. Qui di seguito si presenta entrambi
sistemi.
l
Pirostato ottico
Le fiamme reali emettono l’irraggiamento della luce usando una frequenza
alternata. Questo “tremolio” della fiamma viene usato dal pirostato ottico
(BST-Solutions KLC 2002) specialmente progettato per l’impiego nei bru-
ciatori a fiamma blu per riconoscimento della fiamma. L’analisi del segnale
ottico come anche la trasmissione in un segnale leggibile per l’impianto
di combustione avviene attraverso un collegamento del microprocessore
integrato nel pirostato. Rispetto ai altri impianti della sorveglianza della fi-
amma solo il tremolio della fiamma da controllare viene analizzata. L’ir-
raggiamento della luce costante del tubo di ricircolo ardente o degli altri
parti all’interno della camera di combustione viene ignorato. In più anche
un irraggiamento realizzato a frequenza costante, per esempio l’ irraggia-
mento di un tubo fluorescente, non conduce ad un rivelamento della fi-
amma. Un aggiustamento della sensibilità non è necessario. Soltanto un
LED nell’involucro del pirostato indica lo stato di funzionamento attuale
della spia della fiamma. Si distingue tra:
Il LED è spento:
il pirostato senza corrente
Il LED lampeggia:
KLC è attivo, nessuna fiamma rivelata
Il LED è acceso continuamente: KLC è attivo, fiamma rivelata
Il LED può essere usato anche come un’interfaccia ottica per scegliere vari para-
metri d’esercizio (come p.e. contatore di impulsi, visualizzazione dell’intensità del
segnale fiamma, numero di serie). Per evitare che nel caso di densità di potenza
elevate il segnale caratteristico della fiamma tremolante viene sovrapposto dall’ir-
raggiamento emittente del tubo di ricircolo o da altri parti ardenti si usa un filtro
ottico reinserito al sensore del luce proprio. Quel’ultimo attenua l’irraggiamento di
fondo insorgente nella zona spettrale parziale in un modo che in contrario a ciò la
fiamma risulta più rivelata. Con ciò è inoltre possibile evitare gli interpretazioni errate
nei casi più estremi che conducono alle condizioni di funzionamento insicure.
Pirostato BST-Solutions KLC 2002
Cablaggio d’uscita del pirostato BST-Solutions KLC 2002/Beru unità d’ac-
censione con rivelamento della fiamma
Unità d’accensione con integrata sorveglianza della fiamma ionizzata
Nel caso dell’unità d’accensione con integrata sorveglianza della fiamma
ionizzata uno dei due elettrodi presenti per l’accensione della miscela
Cavo
Blu
Nero
Marrone
LED
Nero, uscita di commutazione, FL
Marrone, alimentazione di
tensione, L1
Blu, N
Marrone, alimentazione di tensione L1
Nero, uscita di commutazione, FL
“Segnale digitale”
per applicare la tensione
- Fiamma spenta, potenza assente, “high”
- Fiamma accesa, “low”
In caso di pressione alternata al FL il segnale
viene raddrizzato tramite il transistore e l’elettrodo
reinserito (per rendere possibile un collegamento
all’impianto di combustione con sorveglianza
della fiamma ionizzata)
Blu, N
Segnale
Traduttore
Sensore di fiamma
Resistore addizionale usato per la protezione del transistore
Traduttore
Sensore di
fiamma
IT
Pressione
Aspirante
Riflusso
V1
V2
Pompa d’olio BFP 52 E L3, pressione di iniezione di misura (P), misurazione
della pressione die aspirazione (V), regolatore di pressione nello 1° e 2° sta-
dio di carico
Содержание HLZ 45 AV 17 G1
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Страница 28: ...28 EN 7 Expanded view with spare parts list...
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