8
• Dopo aver installato il dispositivo,
e prima di dare tensione alla
centralina
, verificare che il movimento del cancello eseguito
in modo manuale (con motore sbloccato) non abbia punti di
resistenza particolarmente marcata.
• L’uscita per l’alimentazione dei carichi controllati (morsetto 15)
è pensata per ridurre il consumo della batteria in assenza di
tensione di rete; collegare pertanto le fotocellule ed i dispositivi
di sicurezza.
• Quando arriva un comando radio (o via filo) il programmatore
dà tensione all’uscita
CTRL 24 Vdc,
e se le sicurezze risultano
a riposo attiva il motore.
• La connessione all’uscita per i "carichi controllati" permette
anche di eseguire l’autotest (abilitabile mediante "TEST FI"
e "TEST FS" nel menù "opzioni") per la verifica del corretto
funzionamento dei dispositivi di sicurezza.
•
La presenza del sensore di corrente non elimina l’obbligo di
installare le fotocellule o altri dispositivi di sicurezza
previsti
dalle normative vigenti
.
• Accertarsi, prima di eseguire il collegamento elettrico, che la
tensione e la frequenza riportate sulla targhetta caratteristiche
corrispondano a quelle dell'impianto di alimentazione.
• Utilizzare per l'alimentazione
230 Vac
un cavo
2 x 1.5 mm
2
+
.
• La sostituzione del cavo d'alimentazione deve essere eseguita
da personale qualificato.
• Tra la centralina di comando e la rete deve essere interposto
un interruttore onnipolare, con distanza di apertura tra i contatti
di almeno
3 mm
.
• Non utilizzare cavo con conduttori in alluminio; non stagnare
l’estremità dei cavi da inserire in morsettiera; utilizzare cavo
con marcatura
T min 85°C
resistente agli agenti atmosferici.
• I conduttori dovranno essere adeguatamente fissati in pros-
simità della morsettiera in modo che tale fissaggio serri sia
l’isolamento che il conduttore (è sufficiente una fascetta).
COLLEGAMENTI ALIMENTAZIONE CENTRALINA 230 Vac
• Collegare i fili di comando e quelli provenienti
dalle sicurezze.
• Portare l'alimentazione generale alla morsettiera
separata a tre vie che è già collegata al primario
del trasformatore.
• Il motore master "
M1
" e relativo encoder sono precablati, qualora sia
necessario scollegarli (interventi di manutenzione ecc.) è assolutamente
necessario rispettare l'ordine dei colori indicato in fig. 8.
Preparazione cavo collegamento secondo motore/encoder
• Il kit contiene
10 metri
di cavo a sei poli da tagliare secondo le esigenze
dell'impianto;
- collegare i fili del motore "
M2
" e l'encoder "
2
" sulla scheda di allacciamento
del motore slave (secondo motore);
- rispettare scrupolosamente la sequenza di connessione del secondo
motore alla centralina; l’ordine dei morsetti 1...6 è identico sul motore e
sulla centralina.
- portare l'estremità del cavo al motore master e collegare i fili alla morsettiera
rispettando rigorosamente l'ordine dei colori segnalati in fig. 8 e stringere
il pressacavo "
PC
".
Nota: Qualora situazioni particolari richiedessero l'uso di un cavo più lungo
(cavo
100 m
in bobina da tagliare secondo le esigenze dell'impianto) si ricorda
che, per evitare dispersione di corrente, la massima lunghezza consentita
per il cavo è
20 metri
.
Motore 1
1-2
Alimentazione motore 1
3-4-5-6 Ingressi per segnali encoder 1
Motore 2
1-2
Alimentazione motore 2
3-4-5-6 Ingressi per segnali encoder 2
tasselli in acciaio Ø14 (non in dotazione) avendo cura di mettere in bolla.
• Fissare il motoriduttore alla staffa in acciaio zincato "
D
" con le due viti
"
G
" e rispettivi dadi autobloccanti e rondelle.
• Procedere quindi con il montaggio del braccio articolato completo
secondo lo schema (fig. 6).
• Sbloccare il motore (fig. 7).
• Dopo aver effettuato le descritte operazioni di montaggio e dopo aver
effettuato il collegamento elettrico si può procedere alla chiusura dell'ap-
parecchiatura con l'applicazione del carter (fig. 5b). Esso va fissato con
le vite autofilettanti e rondelle inox "
N
" dopo aver controllato l'aggancio
del dente di ritegno sulla base in plastica.
• È consigliato l’uso di un’elettroserratura (vedi impianto tipo fig. 1)
L'operazione di sblocco va fatta solamente a motore fermo, per mancanza
di energia elettrica. Per sbloccare l'anta del cancello munirsi della chiave
in dotazione all'apparecchiatura e girare in verso antiorario: dett. "
1
" e "
2
".
Per sbloccare
Aprire il portello e ruotare la leva come indicato in dett. "
3
" fino a raggiungere
la posizione di sblocco.
In questo modo si rende folle l'ingranaggeria del motoriduttore e il cancello
si potrà aprire e chiudere con una leggera spinta a mano.
La leva di sblocco può essere rimossa e posta nel suo alloggiamento man-
tenendo sbloccato il motoriduttore nel caso in cui dovesse persistere la
necessità di mantenere sbloccata l'automazione dett. "
4
".
Per ribloccare
Eseguire le operazioni precedenti in sequenza inversa.
Montaggio rinvio a cordino opzionale (fig 8)
a) Sfilare il filo metallico dalla guaina e infilare il capo libero nel foro della leva
di sblocco punto "
1
" fig. 8. Infilare dal capo libero del filo il dispositivo di
regolazione e quindi la guaina punto "
2
" e "
3
" fig. 8.
b) Bloccare la guaina inserendo il dispositivo di regolazione nell’apposita sede
punto "
2
" e "
3
" fig. 8 provvedendo quindi a regolarla "
1
-
3
" e "
2
-
4
" fig. 8a.
c) Collegare quindi il filo e la guaina alla maniglia e/o serratura esterna punti
"
1
" e "
2
" fig. 8b.
Regolazione finecorsa meccanici (fig. 6)
• Sbloccare il motoriduttore.
• Portare l'anta in posizione di apertura desiderata e posizionare il fermo
meccanico in appoggio con il braccio dritto e fissarlo con le viti e rondelle
in dotazione figura 6 dettaglio "
4
" e "
5
".
• E' possibile installare un fermo meccanico in chiusura con le stesse
modalità precedentemente descritte, dettaglio 6.
Programmatore per motori in corrente continua con encoder con ricevente
incorporata, che permette la memorizzazione di
300 / 1000 codici
utente.
La decodifica è di tipo 'rolling code', e la frequenza di funzionamento è di
433 MHz
(
868 MHz
a richiesta).
La velocità di rotazione dei motori è controllata elettronicamente, con
partenza lenta e successivo incremento; la velocità viene ridotta con anticipo
rispetto all'arrivo in battuta, in modo da ottenere un arresto controllato.
La programmazione, eseguibile mediante un solo pulsante, permette la
regolazione del sensore di sforzo e della corsa totale della porta. L'intervento del
sensore antischiacciamento/anticonvogliamento causa l'inversione del moto.
Attenzione!
In nessun punto della scheda del programmatore è
presente la tensione a
230 Vac
: si ha solamente la bassissima ten-
sione di sicurezza. Per la conformità alla normativa sulla sicurezza
elettrica, è proibito collegare i morsetti
9
e
10
direttamente ad un
circuito dove sia applicata una tensione superiore a
30 Vac/dc
.
•
Attenzione!
Per il corretto funzionamento del programmatore
è necessario che le batterie incorporate siano in buono stato:
in assenza di tensione di rete, se le batterie sono scariche, si
verifica la perdita del controllo della posizione dell'anta con
conseguente segnalazione di allarme e riposizionamento.
Controllare quindi l'efficienza delle batterie ogni sei mesi. (vedi
pagina 14 "
Verifica delle batterie
").
PROGRAMMATORE ELETTRONICO
SBLOCCO MANUALE (fig. 7)
AVVERTENZE IMPORTANTI
N
L