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per offrire il massimo comfort. La schiuma di neoprene compressa ha una densità molto
elevata, che le permette di resistere alla compressione in profondità. Questo significa
che in profondità la muta perde una percentuale minore della capacità di galleggiamento
esibita in superficie, richiedendo l’aggiunta di una minore quantità d’aria per conservare
l’assetto neutro, inoltre conserva maggiore protezione termica in profondità. A differenza
del trilaminato, il neoprene possiede capacità di isolamento termico e di spinta positiva
intrinseche dovute alle caratteristiche proprie del materiale, per questo solitamente richiede
sottomuta isolanti di minor spessore rispetto alle mute in trilaminato utilizzate in condizioni
ambientali simili. Ad ogni cucitura vengono applicati tre strati sovrapposti di collante
neoprenico. Le cuciture esterne sono realizzate con l’impiego di un punto non passante
a doppio filo, intrecciato; quelle interne vengono rinforzate da un polimero liquido, di
formulazione esclusiva SCUBAPRO, che penetra lo strato di nylon interno e va a fondersi
con il neoprene sottostante. Questo tipo di cuciture garantisce una tenuta stagna affidabile,
robusta e di lunga durata.
2.2 Trilaminato
Le mute in trilaminato sono realizzate con un tessuto a tre strati (da cui proviene il nome di
tri-laminato).
Prima di tutto vengono cuciti tra loro i componenti della muta, poi la superficie interna della
linea di giunzione viene trattata con un nastro impermeabile. Ciò assicura una struttura
affidabile e totalmente stagna.
Il trilaminato non ha una galleggiabilità intrinseca, né offre protezione termica: costituisce
semplicemente una barriera impermeabile tra il subacqueo e l’ambiente acquatico. Queste
mute, definite anche “mute a membrana”, rappresentano un indumento stagno, sotto al
quale il subacqueo indosserà un sottomuta termico adatto alle condizioni specifiche.
La muta in trilaminato è più flessibile rispetto a quella in neoprene e permette l’uso
confortevole in una gamma più vasta di temperature (specialmente nelle acque più calde).
!
ATTENZIONE
NON UTILIZZARE MAI LA MUTA COME DISPOSITIVO DI GALLEGGIAMENTO
E COME UNICO STRUMENTO DI CONTROLLO DELL’ASSETTO. IMMERGERSI
SEMPRE CON UN SISTEMA DI CONTROLLO DELL’ASSETTO DOTATO DI UN
SISTEMA DI INSUFFLAZIONE INDIPENDENTE DA QUELLO DELLA MUTA.
3.
CERNIERA STAGNA
Le mute stagne
SCUBAPRO
impiegano una cerniera stagna posizionata orizzontalmente
dietro le spalle, oppure diagonale sulla parte anteriore del torso. La cerniera è installata in
modo da chiudersi da sinistra verso destra. Questa disposizione è stata scelta perché la
maggior parte delle persone è destra e quindi troverà più facile chiudere la cerniera senza
danneggiarla, evitando che durante la chiusura si impigli nel tessuto del sottomuta o in altri
elementi dell’attrezzatura. Chiedere a chi aiuta nella vestizione di posizionare un dito subito
davanti al cursore della cerniera mentre la chiude, in modo da allontanare eventuali pieghe del
sottomuta che tendessero a rimanere tra i denti della cerniera. Prima di iniziare l’operazione
di chiusura assicurarsi che il sottocerniera interno sia stato abbassato completamente.
!
ATTENZIONE
SE IL TESSUTO DEL SOTTOMUTA O ALTRI ELEMENTI RIMANGONO TRA I DENTI
DELLA CERNIERA LI SEPARERANNO ANNULLANDO L’INTEGRITÀ DELLA TENUTA
STAGNA. QUESTO DANNO È PERMANENTE E NON RIPARABILE. ASSICURARSI CHE
CHI AIUTA NELLA CHIUSURA DELLA CERNIERA OPERI CON LA DOVUTA CURA.
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