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ITALIANO
Gli apparecchi funzionanti a G.P.L. e alimentati con bombole provviste
di dispositivi di intercettazione e regolazione, devono essere collegati in
maniera tale da garantire condizioni di sicurezza per le persone e per
l'ambiente circostante.
Attenersi alle prescrizioni di norma.
Per la prima messa in funzione dell'apparecchio, far effettuare da perso-
nale professionalmente qualificato le seguenti verifiche
- controllo della tenuta interna ed esterna dell'impianto di adduzione del
combustibile
- controllo della portata del combustibile secondo la potenza richiesta
dall'apparecchio
- che l'apparecchio sia alimentato dal tipo di combustibile per il quale è
predisposto
- che la pressione di alimentazione del combustibile sia compresa nei
valori riportati in targhetta
- che l'impianto di alimentazione del combustibile sia dimensionato per la
portata necessaria all'apparecchio e che sia dotato di tutti i dispositivi di
sicurezza e controllo prescritti dalle norme vigenti.
b
In caso di assenza prolungata dell'utente dell'apparecchio, chiude-
re il rubinetto principale di adduzione del gas all'apparecchio.
b
Non utilizzare i tubi del gas come messa a terra di apparecchi elet-
trici.
3.7 Dispositivo di sicurezza fumi
L’apparecchio è equipaggiato di serie di un dispositivo di controllo allo
scarico fumi.
Il dispositivo controlla la corretta evacuazione dei prodotti della combu-
stione, cioè il flusso dei gas combusti verso il condotto di scarico e la
canna fumaria.
Vedere Fig. 17 ,Fig. 18 e Fig. 19
Il dispositivo di controllo è costituito da un
“termostato”
collegato all’ap-
parecchiatura elettronica, il suo intervento provoca l’interruzione del flus-
so del gas sia al bruciatore principale che alla fiamma pilota.
L’intervento del dispositivo di controllo può essere provocato da un’ostru-
zione totale o parziale del condotto di scarico o della canna fumaria.
Il display visualizza l'errore "E7".
Per tornare alla condizione di funzionamento, interrompere la richiesta di
acqua e premere il pulsante "RESET" per 5 secondi.
Se l'anomalia permane, chiamare un tecnico qualificato del Centro di As-
sistenza Tecnica.
b
Il dispositivo di controllo della corretta evacuazione dei fumi non
deve essere in alcun modo messo fuori uso, modificato ed esclusa
la sua azione.
b
Si fa espressamente divieto di intervenire sul dispositivo di control-
lo fumi; per qualsiasi operazione di verifica o sostituzione chiedere
l'intervento di un tecnico qualificato.
b
In caso di sostituzione del dispositivo, oppure di parti difettose, de-
vono essere usati solo ricambi originali.
3.8 Collegamento acqua
Collegare l'apparecchio alla rete idrica e inserire un rubinetto di intercetta-
zione dell'acqua a monte dell'apparecchio, (disponibile a richiesta).
Guardando l'apparecchio, l'entrata acqua fredda è a destra, l'uscita ac-
qua calda è a sinistra.
b
Il circuito dell'acqua sanitaria non necessita di valvola di sicurezza,
ma è necessario accertarsi che la pressione dell'acquedotto non
superi i 10 bar. In caso di incertezza sarà opportuno installare un
riduttore di pressione.
b
Assicurarsi che le tubazioni del vostro impianto idrico non siano
usate come prese di terra del vostro impianto elettrico o telefonico.
Non sono assolutamente idonee a questo uso. Potrebbero verifi-
carsi in breve tempo gravi danni alle tubature ed all'apparecchio.
b
In caso di installazione esterna utilizzare esclusivamente tubi di
collegamento idraulici e rubinetteria in materiale metallico in quan-
to l’utilizzo di kit antigelo potrebbe danneggiare materiali diversi da
quelli indicati.
3.9 Svuotamento dello scaldabagno
Per svuotare lo scaldabagno:
- chiudere il rubinetto generale della rete idrica
- aprire tutti i rubinetti dell’acqua d'utenza
- verificare che i rubinetti posti nei punti più bassi dell'impianto permetta-
no il completo svuotamento dello scaldabagno.
3.10 Trasformazione gas
La trasformazione da un gas di una famiglia ad un gas di un’altra famiglia
può essere fatta facilmente anche con apparecchio installato.
b
La trasformazione deve essere eseguita solo da personale abilitato
e qualificato ai sensi del D.M. 37 del 2008, vanno inoltre rispettate
le disposizioni contenute nelle norme UNI 7129 e 7131.
Lo scaldabagno viene fornito per il funzionamento a gas metano (G20)
oppure a GPL (G30/G31) secondo quanto indicato dalla targhetta pro-
dotto.
Esiste la possibilità di trasformare l'apparecchio da un tipo di gas all’altro
utilizzando gli appositi kit forniti su richiesta:
- kit trasformazione Metano
- kit trasformazione GPL
Per lo smontaggio riferirsi alle istruzioni indicate di seguito:
- chiudere il rubinetto generale del gas
- estrarre le batterie dall'apposito contenitore (Fig. 16)
- rimuovere il mantello come indicato nel capitolo "Rimozione del man-
tello"
- svitare completamente il dado della rampa valvola gas (A - Fig. 20)
- svitare le due viti che fissano il collettore al bruciatore ed estrarlo com-
pletamente (B - Fig. 20)
Vedere Fig. 20
- per trasformazione da MTN a GPL: inserire il tegolo posteriore (Fig. 21)
fissandolo con n.4 viti 3,9x 9,5 presenti nel kit
- per trasformazione da GPL a MTN: rimuovere il tegolo posteriore (Fig.
21)
Vedere Fig. 21
- prendere il collettore GPL (oppure MTN secondo la trasformazione da
effettuare) presente nel kit e, utilizzando le viti precedentemente rimos-
se, avvitarlo al bruciatore
- con apposite chiavi svitare il tubetto del pilota (C - Fig. 22) e successi-
vamente l'ugello pilota (D - Fig. 22)
- sostituire l'ugello con quello presente nel kit (MTN/GPL - GPL/MTN)
Vedere Fig. 22
- avvitando l'ugello fare in modo che la piastrina dello stesso vada a co-
prire uno dei due fori presenti sulla sede ugello (E - Fig. 23)
Vedere Fig. 23
- rimuovere il modulatore (Fig. 24), scollegando i cablaggi e rimuovendo
le due viti che lo fissano alla valvola
- prendere il modulatore presente nel kit e montarlo sulla valvola utiliz-
zando le viti precedentemente rimosse, ricollegando i cablaggi
Vedere Fig. 24
b
Fare molta attenzione alla guarnizione presente sotto il modula-
tore. Assicurarsi che rimanga nella posizione originaria (Fig. 24)
prima di accoppiare il modulatore alla valvola.
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Page 36: ...36 Fig 23 Fig 24 10 1 6 5 1 Fig 25 ...
Page 37: ...37 Fig 26 A B Fig 27 ...
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