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5.1) Collaudo
Ogni singolo componente dell’automatismo, ad esempio bordi sen-
sibili, fotocellule, arresto di emergenza, ecc. richiede una specifica
fase di collaudo; per questi dispositivi si dovranno eseguire le proce-
dure riportate nei rispettivi manuali istruzioni.
Per il collaudo di ROBUS350 eseguire la seguente sequenza di operazioni:
1.
Verificare che sia stato rispettato rigorosamente tutto quanto previsto
nel presente manuale ed in particolare nel capitolo “1 Avvertenze”;
2.
Utilizzando i dispositivi di comando o arresto previsti (selettore a
chiave, pulsanti di comando o trasmettitori radio), effettuare delle
prove di apertura, chiusura ed arresto del cancello e verificare che
il comportamento corrisponda a quanto previsto.
3.
Verificare uno ad uno il corretto funzionamento di tutti i dispositivi
di sicurezza presenti nell’impianto (fotocellule, bordi sensibili, arre-
sto di emergenza, ecc.); in particolare, ogni volta che un disposi-
tivo interviene il led “BLUBUS” sulla centrale deve eseguire 2 lam-
peggi più veloci a conferma che la centrale riconosce l’evento.
4.
Per la verifica delle fotocellule ed in particolare che non vi siano
interferenze con altri dispositivi, passare un cilindro di diametro
5cm e lunghezza 30cm sull’asse ottico prima vicino al TX, poi vici-
no all’RX e infine al centro tra i due e verificare che in tutti i casi il
dispositivo intervenga passando dallo stato di attivo a quello di
allarme e viceversa. Infine verificare che provochi nella centrale l’a-
zione prevista; esempio: nella manovra di chiusura provoca l’in-
versione di movimento.
5.
Se le situazioni pericolose provocate dal movimento dell’anta
sono state salvaguardate mediante la limitazione della forza d’im-
patto si deve eseguire la misura della forza secondo quanto pre-
visto dalla norma EN 12445. Se la regolazione della “Velocità” ed
il controllo della “Forza Motore” vengono usati come ausilio al
sistema per la riduzione della forza d’impatto, provare e trovare le
regolazione che offrono i migliori risultati.
5.2) Messa in servizio
La messa in servizio può avvenire solo dopo aver eseguito con esi-
to positivo tutte le fasi di collaudo di ROBUS350 e degli altri dispo-
sitivi presenti.
E’ vietata la messa in servizio parziale o in situazioni “provvisorie”.
1.
Realizzare e conservare per almeno 10 anni il fascicolo tecnico
dell’automazione che dovrà comprendere almeno: disegno com-
plessivo dell’automazione, schema dei collegamenti elettrici, ana-
lisi dei rischi e relative soluzioni adottate, dichiarazione di confor-
mità del fabbricante di tutti i dispositivi utilizzati (per ROBUS350
utilizzare la Dichiarazione CE di conformità allegata); copia del
manuale di istruzioni per l’uso e del piano di manutenzione del-
l’automazione.
2.
Apporre sul cancello una targhetta contenente almeno i seguenti
dati: tipo di automazione, nome e indirizzo del costruttore
(responsabile della “messa in servizio”), numero di matricola, anno
di costruzione e marchio “CE”.
3.
Fissare in maniera permanente in prossimità del cancello un’eti-
chetta o una targa con indicate le operazioni per lo sblocco e la
manovra manuale
4.
Realizzare e consegnare al proprietario la dichiarazione di confor-
mità dell’automazione.
5.
Realizzare e consegnare al proprietario il manuale di “Istruzioni ed
avvertenze per l’uso dell’automazione”.
6.
Realizzare e consegnare al proprietario il piano di manutenzione
dell’automazione (che deve raccogliere tutte le prescrizioni sulla
manutenzione dei singoli dispositivi).
7.
Prima di mettere in servizio l’automatismo informare adeguata-
mente ed in forma scritta il proprietario (ad esempio sul manuale
di istruzioni ed avvertenze per l’uso dell’automazione) sui pericoli
ed i rischi ancora presenti.
In questo capitolo sono riportate le informazioni per la realizzazione del piano di manutenzione e lo smaltimento di ROBUS350.
6) Manutenzione e smaltimento
6.1) Manutenzione
Per mantenere costante il livello di sicurezza e per garantire la massima
durata dell’intera automazione è necessaria una manutenzione regolare.
La manutenzione deve essere effettuata nel pieno rispet-
to delle prescrizioni sulla sicurezza del presente manuale e
secondo quanto previsto dalle leggi e normative vigenti.
Per gli altri dispositivi diversi da ROBUS350 seguire quanto previsto nei
rispettivi piani manutenzione.
1.
Per ROBUS350 è necessaria una manutenzione programmata al massi-
mo entro 6 mesi o 10.000 manovre dalla precedente manutenzione.
2.
Scollegare qualsiasi sorgente di alimentazione elettrica, comprese le
eventuali batterie tampone
3.
Verificare lo stato di deterioramento di tutti i materiali che compongo-
no l’automazione con particolare attenzione a fenomeni di erosione o
di ossidazione delle parti strutturali; sostituire le parti che non forni-
scono sufficienti garanzie .
4.
Verificare lo stato di usura delle parti in movimento: pignone, crema-
gliera e tutte le parti dell’anta, sostituire la parti usurate.
5.
Ricollegare le sorgenti di alimentazione elettrica ed eseguire tutte le
prove e le verifiche previste nel paragrafo “5.1 Collaudo”.
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6.2) Smaltimento
ROBUS è costituito da diverse tipologie di materiali, alcuni di questi
possono essere riciclati; acciaio, alluminio, plastica, cavi elettrici; altri
dovranno essere smaltiti: batterie e schede elettroniche.
Alcuni componenti elettronici e le batterie potrebbero
contenere sostanze inquinanti, non disperderli nell’am-
biente. Informatevi sui sistemi di riciclaggio o smaltimen-
to attenendovi alle norme in vigore a livello locale.
1.
Scollegare l’alimentazione elettrica dall’automatismo e l’eventua-
le batteria tampone .
2.
Smontare tutti i dispositivi ed accessori, seguendo il procedimen-
to inverso a quello descritto nel capitolo “3 Installazione”
3.
Separare per quanto possibile le parti che possono o devono esse-
re riciclate o smaltite in modo diverso, ad esempio le parti metalli-
che da quelle plastiche, le schede elettroniche, le batterie ecc.
4.
Smistare ed affidare i vari materiali così separati ai centri abilitati
al recupero ed allo smaltimento previsti a livello locale prove e le
verifiche previste nel paragrafo “5.1 Collaudo”.
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