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+0300046IE - rel. 1.3 - 05.01.2022
6. ULTERIORI
INFORMAZIONI
6.1 Principi del sensore
6.1.1 Sensori a Semiconduttore
I sensori a semiconduttore o a tecnologia Metallo-Ossido-Semiconduttore
(MOS) presentano un’alta versatilità e possono essere utilizzati in un
ampio spettro di applicazioni: riescono infatti a misurare sia gas e vapori
a bassi ppm che combustibili con concentrazioni maggiori. Il sensore è
costituito da una miscela di ossidi metallici. Questi vengono riscaldati
ad una temperatura compresa tra 150°C e 300°C, a seconda del gas da
rilevare. La temperatura di funzionamento e la composizione degli ossidi
miscelati determina la selettività del sensore rispetto a vari gas, vapori
e refrigeranti. La conducibilità elettrica aumenta notevolmente non
appena un processo di diff usione permette alle molecole di gas o di
vapore di entrare in contatto con la superfi cie del sensore.
Quando le molecole del gas selezionato entrano in contatto con la
superfi cie del sensore, la conducibilità del materiale a semiconduttore
aumenta notevolmente, proporzionalmente alla concentrazione del
gas. Di conseguenza, varia anche la corrente che fl uisce all’interno del
sensore. Il vapore acqueo, l’elevata umidità ambiente, le fl uttuazioni di
temperatura e i bassi livelli di ossigeno possono alterare i livelli di lettura,
mostrando una concentrazione maggiore di quella reale.
6.1.2 Sensori a Infrarossi
Il sensore di gas a infrarossi (IR) è progettato per misurare la concentrazione
di gas e vapori combustibili nell’aria ambiente. Il principio del sensore
si basa sull’assorbimento della radiazione infrarossa nei gas misurati,
variabile in funzione della concentrazione degli stessi.
L’aria ambiente monitorata si diff onde, attraverso un materiale metallico
sinterizzato, all’interno di un “vano ottico”. La radiazione a banda larga
emessa da una sorgente IR passa attraverso il gas presente nel vano
e viene rifl essa dalle pareti da cui viene diretta verso un rilevatore a
doppio elemento. Il primo canale del rilevatore misura la trasmissione
della radiazione attraverso gas, mentre il secondo viene utilizzato
come riferimento. Il rapporto tra le due misurazioni viene utilizzato per
determinare la concentrazione del gas. L’elettronica interna ed il software
calcolano la concentrazione e producono un segnale di uscita.
6.1.3 Sensori Elettrochimici
I sensori Elettrochimici misurano le pressione parziale dei gas in
condizioni atmosferiche. L’aria ambiente monitorata si diff onde
attraverso una membrana in un elettrolita liquido all’interno del sensore.
Immersi nell’elettrolita si trovano un elettrodo per la misurazione, un
contro-elettrodo e un elettrodo di riferimento. Un circuito elettronico
con potenziometro fornisce una tensione costante tra l’elettrodo per
la misurazione e l’elettrodo di riferimento. La tensione, l’elettrolita e il
materiale degli elettrodi vengono selezionati in base al gas da monitorare in
modo che questo venga correttamente trasformato elettrochimicamente
sull’elettrodo per la misurazione e venga così generata una corrente
che scorre attraverso il sensore. L’intensità di corrente è proporzionale
alla concentrazione del gas. Contemporaneamente, l’ossigeno dall’aria
ambiente reagisce sul contro-elettrodo. A livello elettronico il segnale
di corrente viene amplifi cato, digitalizzato e corretto in funzione di altri
parametri di controllo (e.g. la temperatura ambiente).
6.1.4 Dispositivi e sensori di ricambi Carel (“C”)
I dispositivi e sensori di ricambio con codice Carel dove la nona cifra è la
lettera C, hanno compreso nella confezione il certifi cato di calibrazione
in aggiunta al foglio istruzioni.
6.2 Smaltimento dello strumento
6.2.1 Smaltimento delle apparecchiature elettriche ed
elettroniche
A partire dall’agosto 2012 sono in vigore in tutta l’Unione Europea le
norme che disciplinano lo smaltimento delle apparecchiature elettriche
ed elettroniche defi nite nella Direttiva UE 2012/19/UE (RAEE) e nelle leggi
nazionali, che si applicano a questo dispositivo.
I comuni elettrodomestici possono essere smaltiti tramite speciali siti di
raccolta e riciclaggio. Tuttavia, questo dispositivo non è stato registrato
per uso domestico. Pertanto non deve essere smaltito attraverso questi
canali. Non esitate a contattare Carel se avete ulteriori domande su
questo argomento.
6.2.2 Smaltimento dei sensori
Smaltire i sensori in conformità alle leggi locali.
PERICOLO: Non gettare i sensori nel fuoco a causa del rischio di
esplosione e delle conseguenti ustioni chimiche.
AVVERTENZA: Non forzare l’apertura di sensori elettrochimici.
AVVERTENZA: Osservare le norme locali vigenti in materia di
smaltimento dei rifi uti. Per informazioni, consultate il vostro ente
ambientale locale, gli uffi
ci governativi locali o le opportune aziende
di smaltimento dei rifi uti.
6.3 Conformità alle norme
•
Direttiva europea 2014/30/UE (Compatibilità elettromagnetica) e
conformità alle norme:
-
EN50270:2015, EN60335-2-40, EN14624 EN50271
-
EN55022:2010.
•
Direttiva europea 2014/35/UE (Bassa tensione) e conforme alle norme
relative alle “Apparecchiature elettriche di misura, controllo e uso in
laboratorio”:
-
UL61010-1/CSA C22.2 N° 61010-1,
-
IEC61010-1,
-
EN61010-1.
•
Direttiva europea 2014/53/UE (RED) per le apparecchiature radio;
•
RoHS (2015/863/UE) e REACH;
MODIFICHE FIRMWARE (dalla revisione con numero seriale maggiore
di 21072486, prodotta con data successiva a 01 Giugno 2021)
Il timeout offl
ine è stato ridotto da 30 minuti a 15 minuti.
La durata della disattivazione dell’allarme è stata modifi cata in 15 minuti.
La memorizzazione degli allarmi è ora abilitata per impostazione
predefi nita. I dispositivi con relè ora passeranno per impostazione
predefi nita alla modalità failsafe.
Nota
: questa apparecchiatura è stata testata e riscontrata
conforme ai limiti per un dispositivo digitale di Classe B, secondo la
Parte 15 delle norme FCC. Questi limiti sono studiati per fornire una
protezione ragionevole contro le interferenze dannose in un’installazione
residenziale. Questa apparecchiatura genera, utilizza e può irradiare
energia a radiofrequenza e, se non installata e utilizzata secondo le
istruzioni, può causare interferenze dannose alle comunicazioni radio.
Tuttavia, non vi è alcuna garanzia che l’interferenza non si verifi chi in una
particolare installazione.
Se questo apparecchio causa interferenze dannose alla ricezione radio o
televisiva, che possono essere determinate spegnendo e riaccendendo
l’apparecchio, si consiglia all’utente di cercare di correggere l’interferenza
con una o più delle seguenti misure:
•
Riorientare o riposizionare l’antenna di ricezione.
•
Aumentare la distanza tra l’apparecchiatura e il ricevitore.
•
Collegare l’apparecchiatura ad una presa su un circuito diverso da
quello del ricevitore.
•
Consultare il rivenditore o un tecnico radiotelevisivo esperto per
assistenza.
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