56
CREAZIONE DEI VOSTRI CAMPI SONORI
CHE COSA E’ UN CAMPO SONORO?
Per poter spiegare le rimarchevoli funzioni del sistema DSP è
necessario anzitutto comprendere la natura di un campo
sonoro.
Ciò che crea i toni ricchi e pieni di uno strumento durante una
esecuzione dal vivo è la riflessione multipla del suono da parte
delle pareti della stanza. Oltre a rendere il suono “vivo”, queste
rifflessioni ci dicono quale è la posizione del musicista e le
dimensioni della stanza in cui ci toviamo. Possiamo anche
determinare se la stanza è altamente riflettente, con superfici
di acciaio e vetro, oppure assorbente, con pannelli in legno,
tappeti e tende.
GLI ELEMENTI DI UN CAMPO SONORO
In un qualsiasi ambiente, oltre al suono che arriva direttamente
al vostro orecchio dallo strumento, vi sono due tipi distinti di
riflessione sonora che si combinano per creare il compo
sonoro:
(1) Riflessioni primarie.
Suoni riflessi che raggiungono il nostro orecchio con
estrema rapidità (50 ms—100 ms dopo il suono diretto)
dopo essere stati riflessi da una sola superficie, per
esempio dal soffitto o da una parete. Queste riflessioni
rientrano in strutture specifiche, come indicato nel
diagramma di pag. 58, per qualsiasi ambiente particolare e
forniscono al nostro orecchio informazìoni estremamente
importante. Le riflessioni primarie aggiungono chiarezza al
suono diretto.
(2) Riverbero.
Questo viene causato dalle riflessioni su più superfici—
pareti, soffitto, il fondo della stanza—talmente numerose
che si fondono tra di loro per formare un alone acustico
continuo. Esse non sono direzionali e diminuiscono la
chiarezza del suono diretto.
Il suono diretto, le riflessioni primarie ed il riverbero successivo
presi assieme ci aiutano a determinare le dimensioni
soggettive a la forma della stanza e sono queste le
informazioni che il sistema DSP riproduce per creare i campi
sonori.
Se voi foste in grado di creare le riflessioni primarie
appropriate ed il riverbero successivo nella vostra stanza,
sareste in grado di creare il vostro proprio ambiente di ascolto.
L’acustica della vostra stanza potrebbe essere cambiata in
quella di una sala per concerti, di una sala da ballo o di una
stanza di practicamente qualsiasi dimensione. Questa capacità
di creare campi sonori è esattamente ciò che la Yamaha ha
realizzato col sistema DSP.
I programmi DSP consistono di vari parametri che si
combinano ad determinare l’apparente dimensione
dell’ambiente, il tempo di riverberazione, la distanza fra
l’ascoltatore e l’esecutore, ed altro ancora. In ciascuno dei
programmi, questi parametri sono stati predisposti con dei
valori precisi, calcolati dalla Yamaha per la creazione di un
campo sonoro unico per quel particolare programma. Sebbene
si consigli quindi di usare i programmi DSP senza modificarne i
parametri, l’apparecchio consente comunque all’utente di
creare dei campi sonori diversi, più adeguati alle proprie
preferenze. Partendo quindi da uno dei programmi esistenti, si
possono modificare i parametri che lo compongono. Anche se
l’apparecchio si trova in posizione di attesa, i campi sonori di
propria elaborazione rimangono nella memoria del sistema
DSP per circa due settimane. Per la creazione del “proprio”
campo sonoro, vedere le spiegazioni alla pagina seguente.
Oltre al parametro “TYPE” che seleziona il programma
secondario all’interno di ciascun programma DSP (es. “Hall A
in Europe”, “Hall B in Europe” e “Hall C in Europe” per il
programma 1, “HALL 1”), ciascun programma possiede anche
una serie di parametri che vi permettono di cambiare le
caratteristiche dell’ambiente acustico per creare esattamente
l’effetto da voi desiderato. Questi parametri corrispondono ai
molti fattori acustici naturali che creano il campo sonoro di una
sala per concerti o di un altro ambiento di ascolto. Le
dimensioni della stanza, per esempio, influenzano il tempo che
intercorre tra le “riflessioni primarie”—cioè le prime riflessioni
ampiamente distanziate che si sentono dopo il suono diretto. Il
parametro “ROOM SIZE” presente in molti dei programmi del
DSP altera il tempo tra queste riflessioni cambiando in questo
modo le dimensioni della “stanza”. Oltre alle dimensioni, anche
la forma della stanza e le caratteristiche delle sue superfici
possiedono un effetto significativo sul suono finale. Le superfici
che assorbono il suono, per esempio, causano un rapido
spegnimento delle riflessioni e del riverbero mentre superfici
altamente riflettenti permettono la prosecuzione delle riflessioni
per un periodo più lungo. I parametri del DSP vi permettono di
controllare questi ed molti altri fattori per contribuire al vostro
campo sonoro personale permettendovi di “ridisegnare” le sale
e le stanze preimpostate per creare ambienti su misure che si
adattino ai vostri gusti ed alla musica.
Riferitevi a “DESCRIZIONE DEI PARAMETRI DEL CAMPO
SONORO DIGITALE” alle pagg. da 58 a 60 per la descrizione
di ciascun parametro, di come esso influenza il suono ed il suo
campo di controllo.