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ITALIANO
di ossigeno sarà quindi spinto attraverso il sistema prima e du-
rante le operazioni di brasatura.
14. Rimozione ed evacuazione
Quando si interviene sul circuito refrigerante per effettuare ripa-
razioni o per qualsiasi altro scopo, saranno usate procedure
convenzionali. È tuttavia importante che siano seguite le mi-
gliori pratiche, in quanto l’infiammabilità è un pericolo costante.
Attenersi alle seguenti procedure:
Rimuovere il refrigerante;
Depurare il circuito con gas inerte; Evacuare;
Depurarlo ancora con gas inerte;
Aprire il circuito tramite taglio o brasatura.
La carica di refrigerante sarà nelle apposite bombole.
L’impianto verrà “spurgato” con azoto privo di ossigeno per
rendere l’unità sicura. Il processo potrebbe dover essere ripetu-
to più volte. Non usare aria compressa od ossigeno per questa
operazione.
Lo spurgo sarà eseguito rompendo il vuoto nell’impianto con
l’azoto privo di ossigeno e continuando a riempirlo finché non
si raggiunge la pressione di esercizio, quindi sfiatando nell’at-
mosfera e ripristinando infine il vuoto. Il processo sarà ripetuto
finché tutto il refrigerante non è stato espulso dal sistema.
Quando viene usata l’ultima carica di azoto senza ossigeno,
l’impianto sarà sfiatato alla pressione atmosferica per consenti-
re che l’intervento abbia luogo.
L’operazione è assolutamente fondamentale se devono essere
eseguite operazioni di brasatura sulle tubature. Accertarsi che
l’uscita della pompa sotto vuoto non sia vicina a nessuna fonte
di ignizione e che sia disponibile ventilazione.
15. Procedure di carica refrigerante
Oltre alle tradizionali procedure di carica, vanno soddisfatti i
seguenti requisiti.
- Accertarsi che non si verifichi contaminazione da diversi refri-
geranti quando si usa l’apparecchiatura di carica. Tubi o con-
dotte dovranno essere quanto più corti possibili per ridurre il
quantitativo di refrigerante contenuto.
- Le bombole saranno tenute dritte.
- Accertarsi che l’impianto di refrigerazione sia collegato a
massa prima di caricare l’impianto con il refrigerante.
- Etichettare il sistema terminata la carica (se non lo è già).
- Fare particolare attenzione a non riempire troppo l’impianto di
refrigerazione.
Prima di ricaricarlo, testarne la pressione con azoto privo di
ossigeno. Testare l’impianto circa l’assenza di perdite al com-
pletamento della carica, ma prima della messa in funzione. Un
ulteriore test delle perdite va eseguito prima di lasciare il sito.
16. Dismissione
Prima di eseguire questa procedura, è essenziale che il tecnico
abbia totale dimestichezza con l’apparecchiatura e tutti i suoi
componenti. Si raccomanda una buona pratica di recupero in
sicurezza di tutti i refrigeranti. Prima di procedere, prelevare un
campione di olio e refrigerante, qualora sia necessaria l’analisi
prima di riutilizzare il refrigerante rigenerato. È fondamentale
che sia disponibile alimentazione elettrica prima di iniziare l’o-
perazione.
Acquisire dimestichezza con l’apparecchiatura e il suo funzio-
namento.
a) Isolare elettricamente l’impianto.
b) Prima di procedere, accertarsi che: sia disponibile, se ne-
cessario, un’attrezzatura meccanica per la movimentazione
delle bombole di refrigerante; siano disponibili e vengano
utilizzati i necessari dispositivi di protezione individuale; il
processo di recupero venga svolto sotto la costante super-
visione di una persona competente; le apparecchiature di
recupero e le bombole siano conformi alle norme vigenti.
c) Se possibile, trasferire il refrigerante nell’unità esterna con
una procedura di “pump-down”.
d) Se non è possibile creare il vuoto, usare un collettore che
consenta l’espulsione del refrigerante da varie parti del si-
stema.
e) Prima di procedere al recupero, appoggiare la bombola sul-
la bilancia.
f) Avviare il dispositivo di recupero e utilizzarlo secondo le
istruzioni del produttore.
g) Evitare di riempire eccessivamente le bombole (non supe-
rare l’80% del volume liquido).
h) Non superare la pressione di esercizio massima della bom-
bola, nemmeno provvisoriamente.
i) Dopo avere correttamente riempito le bombole e avere ter-
minato la procedura, trasferire al più presto le bombole e le
apparecchiature dal sito e chiudere tutte le valvole di isola-
mento dell’apparecchiatura.
j) Prima di caricare il refrigerante recuperato in un altro im-
pianto di refrigerazione deve essere pulito e controllato.
17. Etichettatura
L’apparecchio deve essere dotato di etichetta che segnala che
è stato dismesso e svuotato del refrigerante. L’etichetta reche-
rà data e firma. Accertarsi che sull’apparecchio siano presenti
etichette che segnalano che l’apparecchio contiene refrigeran-
te infiammabile.
18. Recupero
Quando si scarica il refrigerante da un impianto ai fini della ma-
nutenzione o dismissione, si raccomanda la buona pratica di ri-
muovere tutti i refrigeranti in sicurezza.
Se il refrigerante viene trasferito in bombole, accertarsi di utiliz-
zare solo bombole adatte al recupero di refrigerante. Accertarsi
che sia disponibile un numero di bombole sufficiente a conte-
nere l’intera carica dell’impianto. Tutte le bombole che saranno
utilizzate saranno destinate a contenere il refrigerante recupe-
rato ed etichettate per quel refrigerane (ad es. bombole speciali
per il recupero di refrigerante). Le bombole dovranno essere
provviste di valvola di sicurezza e di valvole di intercettazione
ben funzionanti. Le bombole di recupero vuote devono essere
evacuate e, se possibile, raffreddate prima di procedere al re-
cupero.
L’apparecchiatura di recupero dovrà essere in buono stato di
funzionamento, accompagnata da un set di istruzioni a portata
di mano e dovrà essere adatta per il recupero di refrigeranti in-
fiammabili.
Inoltre, dovrà essere disponibile un set di bilance tarate e ben
funzionanti. I tubi dovranno essere completi di raccordi di di-
saccoppiamento esenti da perdite e in buone condizioni.
Prima di utilizzare l’attrezzatura di recupero, controllare che sia
ben funzionante, che sia stata sottoposta a una corretta manu-
tenzione e che i componenti elettrici associati siano sigillati per
impedire rischi di ignizione in caso di fuoriuscite di refrigerante.
In caso di dubbi consultare il produttore.
Il refrigerante recuperato dovrà essere restituito al fornitore nelle
bombole di recupero corrette, accompagnate dal relativo for-
mulario di identificazione rifiuto. Non mescolare diversi tipi di re-
frigerante nelle unità di recupero, in particolare nelle bombole.
Se occorre dismettere i compressori o gli oli dei compressori,
evacuarli a un livello accettabile per evitare che rimanga del re-
frigerante infiammabile all’interno del lubrificante. La procedura
di evacuazione dovrà essere eseguita prima di restituire il com-
pressore ai fornitori. Per accelerare questo processo, utilizzare
solo riscaldamento elettrico del corpo del compressore.
Quando si estrae l’olio dal sistema, scaricarlo con una proce-
dura sicura.
19. Trasporto di apparecchiature che contengono refrigeranti
infiammabili
Disciplinato da normative locali.
20. Smaltimento di apparecchiature contenenti refrigeranti in-
fiammabili
Vedi normative nazionali.
21. Stoccaggio di apparecchiature imballate (invendute)
Gli imballaggi da stoccare devono essere protetti in modo che
eventuali danni meccanici alle apparecchiature in essi contenu-
te non possano causare perdite di refrigerante.
Il numero massimo di apparecchi che è possibile immagazzina-
re in uno stesso luogo è stabilito.dalle normative locali.