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accuratamente la vite,
- regolare la forza esercitata dagli elettrodi in fase di puntatura
FIG.E
, agendo
sulla vite di regolazione
(1)
utilizzando la chiave in dotazione; il valore impostato,
in funzione della posizione dell’indice sulla scala graduata, è riportato sulla
FIG. F
. La
TAB. 6
riporta il valore della forza ottenibile con diverse lunghezze
di bracci.
Avvitare in senso orario (destrorso) per aumentare la forza in modo
proporzionale all’aumentare dello spessore delle lamiere, adottando tuttavia
la regolazione in modo tale che la chiusura della pinza, e relativo azionamento
del microswitch, avvenga esercitando uno sforzo limitato.
6.2 REGOLAZIONE DEI PARAMETRI
6.2.1 Modelli 6.9kA
- Selezionare lo spessore della lamiera da puntare utilizzando il tasto
(2 - FIG. C)
posto sul pannello di comando della puntatrice;
- Selezionare il tipo di puntatura (continua o pulsata) utilizzando il tasto
(3 - FIG. C)
.
E’ possibile correggere in più o in meno, ove fosse necessario, il tempo puntatura
di default utilizzando il tasto
(1 - FIG. C)
.
6.2.2 Modello 5.8kA
Regolare il tempo di puntatura utilizzando il potenziometro
(9 - FIG.B1)
posto sul retro
della puntatrice; utilizzare valori più bassi possibili compatibilmente con la corretta
esecuzione del punto
(vedi : 6.3 PROCEDIMENTO)
.
6.3 PROCEDIMENTO
Dopo aver alimentato la puntatrice, per l’esecuzione della puntatura seguire le
seguenti istruzioni:
- appoggiare l’elettrodo inferiore sulla lamiera da puntare;
- azionare la leva della pinza a fine corsa, e quindi fino a premere il microswitch
(8 -
FIG. B)
ottenendo:
a) chiusura delle lamiere tra gli elettrodi con la forza preregolata;
b) passaggio della corrente di saldatura per il tempo prefissato.
- rilasciare la leva della pinza dopo qualche istante. Questo ritardo (mantenimento),
conferisce migliori caratteristiche meccaniche al punto.
In mancanza di esperienza specifica è opportuno eseguire alcune prove di puntatura
utilizzando spessori di lamiera della stessa qualità e spessore del lavoro da eseguire.
L’esecuzione del punto si considera corretta quanto, sottoponendo un provino a prova
di trazione, si provoca l’estrazione del nocciolo del punto di saldatura da una delle
due lamiere.
ATTENZIONE! La puntatrice è dotata di un conduttore di protezione
che collega il circuito di saldatura direttamente a terra.
Effettuare la saldatura solo se le lamiere da unire sono isolate da terra!
In caso contrario interrompete subito il lavoro di saldatura e fate verificare il
conduttore di protezione dell’impianto e della puntatrice da una persona esperta
o qualificata in ambito tecnico.
7. MANUTENZIONE
ATTENZIONE! PRIMA DI ESEGUIRE LE OPERAZIONI DI
MANUTENZIONE, ACCERTARSI CHE LA PUNTATRICE SIA SPENTA E
SCOLLEGATA DALLA RETE DI ALIMENTAZIONE ELETTRICA E PNEUMATICA
(se presente).
Nelle versioni ad azionamento con cilindro pneumatico è necessario bloccare
l’interruttore in posizione “O” col lucchetto in dotazione.
7.1 MANUTENZIONE ORDINARIA
LE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE ORDINARIA POSSONO ESSERE ESEGUITE
DALL’OPERATORE.
- adeguamento/ripristino del diametro e del profilo della punta dell’elettrodo;
- controllo allineamento degli elettrodi;
- controllo del carico molla (forza elettrodi);
- verifica integrità del cavo di alimentazione della puntatrice e della pinza.
- sostituzione degli elettrodi e dei bracci;
7.2 MANUTENZIONE STRAORDINARIA
LE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEVONO ESSERE
ESEGUITE ESCLUSIVAMENTE DA PERSONALE ESPERTO O QUALIFICATO IN
AMBITO ELETTRICO-MECCANICO.
ATTENZIONE! PRIMA DI RIMUOVERE I PANNELLI DELLA PUNTATRICE
ED ACCEDERE AL SUO INTERNO ACCERTARSI CHE LA PUNTATRICE SIA
SPENTA E SCOLLEGATA DALLA RETE DI ALIMENTAZIONE ELETTRICA E
PNEUMATICA (se presente).
Eventuali controlli eseguiti sotto tensione all’interno della puntatrice possono
causare shock elettrico grave originato da contatto diretto con parti in tensione
e/o lesioni dovute al contatto diretto con organi in movimento.
Periodicamente e comunque con frequenza in funzione dell’utilizzo e delle condizioni
ambientali, ispezionare l’interno della puntatrice e rimuovere la polvere e particelle
metalliche depositatesi su trasformatore, modulo tiristori, modulo diodi, morsettiera
alimentazione, etc, mediante getto d’aria compressa secca (max 5bar).
Evitare di dirigere il getto d’aria compressa sulle schede elettroniche
; provvedere
alla loro eventuale pulizia con una spazzola molto morbida od appropriati solventi.
Con l’occasione:
- verificare che i cablaggi non presentino danni all’isolamento o connessioni allentate
- ossidate.
- lubrificare gli snodi ed i perni.
- verificare che le viti di collegamento del secondario del trasformatore alle
fusioni porta-bracci siano ben serrate e non vi siano segni di ossidazione o
surriscaldamento; lo stesso dicasi per le viti di bloccaggio bracci e portaelettrodi.
- verificare che le viti di collegamento del secondario del trasformatore alle
barre / trecce di uscita siano ben serrate e non vi siano segni di ossidazione o
surriscaldamento.
- verificare la continuità del circuito di terra della macchina con il circuito di saldatura
(elettrodi).
- verificare che le viti di collegamento del secondario del trasformatore (se presenti)
siano ben serrate e non vi siano segni di ossidazione o surriscaldamento.
- Dopo aver eseguito la manutenzione o la riparazione ripristinare le connessioni
ed i cablaggi com’erano in origine avendo cura che questi non vadano a contatto
con parti in movimento o parti che possano raggiungere temperature elevate.
Fascettare tutti i conduttori com’erano in origine avendo cura di tenere ben separati
tra di loro i collegamenti del primario in alta tensione da quelli secondari in bassa
tensione.
Utilizzare tutte le rondelle e le viti originali per la richiusura della carpenteria.
7.3 RICERCA GUASTI
NELL’EVENTUALITA’ DI FUNZIONAMENTO INSODDISFACENTE, E PRIMA
DI ESEGUIRE VERIFICHE PIU’ SISTEMATICHE O RIVOLGERVI AL VOSTRO
CENTRO ASSISTENZA, CONTROLLARE CHE:
- Con la leva saldatura azionata venga effettivamente premuto il microswitch dando
il consenso alla scheda elettronica per la saldatura.
- Non siano intervenute le protezioni termiche.
- Gli elementi facenti parti del circuito secondario (fusioni portabracci - bracci -
portaelettrodi) non siano inefficienti a causa di viti allentate od ossidazioni.
- I parametri di saldatura (forza e diametro elettrodi, tempo di saldatura) non siano
inadeguati al lavoro in esecuzione.
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