L’uso di sistemi diversi dalla bombola di taratura con gas campione, rende im-
possibile l’accertamento del corretto funzionamento del sensore.
Anche quando si volessero ricreare le effettive condizioni di pericolo a tutela del
quale è installato il sensore di gas, è inapplicabile per esempio, l’erogazione di
gas dai normali apparecchi di un ambiente domestico.
I nostri rivelatori sono tarati al 10% del L.I.E.(Limite inferiore di esplosività).
La spiegazione è semplice: supponiamo di avere una cucina dalle misure di 3
metri di larghezza per 4 metri di lunghezza, ed un’altezza di 3 metri.
- Il volume della cucina è equivalente a 4 x 3 x 3 cioè 36m3 pari a 36.000 Lt.
Quando il 4,4% del volume della cucina, viene accupato da Metano, nella stan-
za si crea una miscela pericolosa.
- Questo 4,4% vieni chiamato L.I.E. (Limite inferiore di esplosività).
- Nel nostro caso il 4,4% di 36.000Lt corrisponde a 1584Lt.(L.I.E.).
- I nostri rivelatori, per effetto della certificazione IMQ intervengono al 10% del
L.I.E., quindi al 10% del valore di 1584Lt che in questo caso corrisponde a
158,4Lt, QUINDI ALLA DECIMA PARTE DEL LIMITE INFERIORE DI ESPLO-
SIVITA’ (L.I.E.).
Tenendo conto del fatto che un fornello di casa ha un ugello di pochi decimi di
millimetro e che la pressione è di pochi millibar, se ne deduce che la portata di
gas permetterebbe l’erogazione di 158,4 litri di metano (quanto basta per fare
intervenire il sensore) soltanto dopo ore di tempo.
Anche utilizzando fonti di erogazione con portata più ampia, la particolare
e fortissima odorizzazione del metano però rende impossibile la permanen-
za dell’uomo e comunque trasmette la certezza di essere in grave pericolo
quando anche il metano in ambiente è ancora troppo poco per consentire
l’esplosione.
LIMITE INFERIORE DI ESPLOSIVITA’ (L.I.E.)
Si consiglia di far eseguire dal proprio installatore una verifica del funziona-
mento del rivelatore almeno una volta l’anno.
IMPORTANTE: Non utilizzare gas puro direttamente sul sensore, come ad
esempio il gas dell’accendino, in quanto il sensore ne risulterebbe dan-
neggiato in modo irreparabile.
VERIFICHE PERIODICHE
N.B. La sostituzione del Modulo sensore deve essere eseguita da person-
ale tecnico specializzato.
Il modulo sensore va sostituito per un massimo di DUE volte per una
durata totale di 15 anni di funzionamento del prodotto.
Al lampeggio del LED “FAULT” o trascorsi i 5 anni di utilizzo, sostituire il
modulo sensore.
Sostituire l’etichetta posta sul coperchio sulla quale deve essere indicata
la scadenza del periodo di corretto funzionamento (5 anni dalla data di in-
stallazione del nuovo modulo sensore), tale etichetta dovrà essere compilata
dall’installatore del rivelatore al momento della sostituzione del modulo sen-
sore.
SOSTITUZIONE SENSORE
MODULO SENSORE
Codice
ZSDM1
ZSDG1
Gas rilevato
Metano
G.P.L.
Beta
SE330KM/SE333KM
SE330KG/SE333KG
N.B.
Assicurarsi che il
codice
del
Modulo sensore
nuovo corrisponda al
codice
del
Modulo sensore
da sostituire.
1
•
Spegnere il rivelatore scollegan-
dolo dalla rete di alimentazione e
con l’aiuto di un cacciavite fare leva
nell’apposita fessura per rimuovere il
coperchietto posto sotto i tre LED.
Fig.11
2
•
Svitare le due viti di fissaggio
del
Modulo sensore
da sostituire
(Fig.12).
Fig.12
3
•
Estrarre il
Modulo sensore
da
sostituire (Fig.13).
Fig.13
4
•
Verificare che il Modulo sensore
nuovo sia compatibile con quello da
sostituire (in caso di modulo sensore
errato si accenderà il LED GIALLO ed
suonerà il BUZZER) e con la dovuta
cautela inserire i 4 connettori nella
sede appropriata.
Fig.14
5
•
Fissare il
Modulo sensore
tramite
le due viti e chiudere il coperchietto
inserendo prima i due perni inferiori.
(Fig.15).
Successivamente ripristinare la ten-
sione di alimentazione.
Fig.15
ll sensore catalitico presente nel rivelatore ha bisogno di essere riscaldato
per circa un minuto prima di funzionare correttamente, per questo motivo
all’accensione del rivelatore il led verde lampeggerà ad indicare che il sensore
è nella fase di riscaldamento.
Durante tale periodo le funzioni di rivelazione saranno inibite.
Per la pulizia dell’apparecchio utilizzare un panno per togliere la pol-vere po-
satasi sull’involucro.
Non tentare di aprire o smontare il rivelatore di gas, tale operazione può
causare scossa elettrica oltre a danneggiare il prodotto.
Tenere presente che il sensore ha una buona resistenza a prodottid’uso
comune quali spray, detersivi, alcool, colle o vernici. Questi prodotti posso-
no contenere sostanze che, in quantità elevate, interferiscono con il sensore
provocando falsi allarmi. Si consiglia di ventilare il locale quando si utilizzano
questi prodotti. Si rammenta che il rivelatore non è in grado di rilevare perdite
cheavvengano fuori dal locale in cui è installato oppure all’interno dei muri o
sotto al pavimento.
Il gas (Metano o GPL), è addizionato con un odorizzante particolarmente fas-
tidioso per renderlo identificabile mediante l’olfatto.
Se un fornello rimane aperto anche per parecchi minuti non genera la quantità
di gas fuoriuscito tale da provocare l’allarme del rivelatore (pur essendo chiara-
mente percettibile a “naso”). Infatti la quantità di gas presente nel locale può
essere al di sotto della soglia d’allarme.
Il rivelatore non può funzionare in assenza di alimentazione.
AVVERTENZE
1) Spegnere tutte le fiamme libere.
2) Chiudere il rubinetto del contatore del gas o della bombola GPL.
3) Non accendere o spegnere luci; non azionare apparecchi odispositivi ali-
mentati elettricamente.
4) Aprire porte e finestre per aumentare la ventilazione dell’ambiente.Se
l’allarme cessa è necessario individuare la causa che l’ha provocato e provve-
dere di conseguenza.
Se l’allarme continua e la causa di presenza gas non è individuabile o elimina-
bile abbandonare l’immobile e, dall’esterno, avvisare il servizio d’emergenza.
ATTENZIONE!
In caso di allarme:
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