26 | Ottobock
7E7
CAUTELA
Pericolo di lesioni per sollecitazione eccessiva.
I componenti protesici Ottobock qui descritti
sono stati concepiti per lo svolgimento di attività quotidiane e non vanno utilizzati per attività
particolari quali gli sport estremi (free climbing, parapendio ecc.).
Il corretto impiego dei componenti non solo ne aumenta la durata operativa, ma è fondamentale
per la sicurezza del paziente.
Se sollecitati da carichi eccessivi (ad es. in seguito ad una caduta), è necessario sottoporre
immediatamente i componenti ad un controllo da parte di un tecnico ortopedico, che verificherà
la presenza di eventuali danneggiamenti. Rivolgetevi al vostro tecnico ortopedico, che provve-
derà eventualmente all’invio della protesi al servizio assistenza Ottobock.
CAUTELA
Pericolo di lesioni.
Il pericolo sussiste in flessione, nell’area compresa tra invasatura ed arti-
colazione d’anca. Il portatore di protesi va esplicitamente avvisato che in tale area non devono
trovarsi parti del corpo od oggetti (ad es. il cellulare nella tasca dei pantaloni). Per tutte le pro-
tesizzazioni, anche quelle di prova, si consiglia l’uso di un rivestimento cosmetico.
AVVISO
Danni causati dalla corrosione.
I componenti protesici non vanno esposti ad ambienti corrosivi
per le parti metalliche, quali acqua dolce, acqua salata e acidi. In caso di utilizzo di un prodotto
medicale nelle suddette condizioni ambientali, decade ogni diritto alla sostituzione nei confronti
della Otto Bock HealthCare.
AVVISO
Danni dovuti a condizioni ambientali inappropriate.
I componenti protesici non vanno espo-
sti a fumo intenso o polvere, a vibrazioni, urti o a fonti di forte calore. Evitate che parti solide o
liquidi penetrino all’interno dei componenti. La mancata osservanza di quanto sopra riportato
può causare malfunzionamenti e danni alla protesi.
AVVISO
Danni dovuti a detergenti inappropriati.
Evitate l’utilizzo di detergenti aggressivi. Essi possono
causare danni ai cuscinetti, alle guarnizioni e alle parti in plastica.
2.4 Funzione
L’altezza dell’articolazione è minima (= spessore della laminazione), in modo da minimizzare l’in-
clinazione pelvica quando il paziente è in posizione seduta. E’ regolabile in tutte le posizioni sia
nell’abduzione – adduzione, sia nella flessione – estensione, oltre che nella rotazione. L’articolazione
d’anca viene allineata rispetto all’asse del ginocchio ruotando il tubo in alluminio.
La tensione del tenditore d’anca integrato è registrabile in ogni posizione. Si accede alla molla
del tenditore togliendo il tubo modulare.
La piastra di laminazione può essere staccata dall’articolazione stessa e deve essere adattata
esclusivamente al modello di gesso ottenendo un piano orizzontale.
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