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•
Prima del primo utilizzo: pulire i
vasetti (C1) e i coperchi (C2, A1 e
A2) con acqua e sapone calda o
in lavastoviglie. Per pulire l’interno
del recipiente (B), basta una
passata
di
spugna.
Non
immergere
mai
il
corpo
dell’apparecchio nell’acqua.
•
Durante l’utilizzo: non spostare la
yogurtiera durante il suo
funzionamento, soprattutto non
aprire il coperchio (A1).
Non mettere la yogurtiera in posti
soggetti a vibrazioni (per esempio
sopra un frigorifero), o esposti a
correnti d’aria. Il rispetto di queste
raccomandazioni permette la
riuscita degli yogurt.
Per preparare gli yogurt, c’è bisogno
di un litro di latte e di un fermento.
1) SCELTA DEL LATTE
- Per motivi di ordine pratico, scegliere
preferibilmente latte intero che non
richieda la bollitura (latte UHT a
lunga conservazione oppure latte in
polvere). Il latte crudo (fresco) o
pastorizzato deve essere portato a
ebollizione poi raffreddato e passato
al setaccio per eliminare la pellicola.
Osservazioni:
- Il
latte
intero
conferisce
più
compattezza e più aroma.
- Il latte fresco o pastorizzato contiene
più vitamine e oligoelementi.
- Per ottenere degli yogurt più densi, si
possono aggiungere al litro di latte
2 o 3 cucchiai di latte in polvere
mescolando accuratamente.
- Utilizzare il latte a temperatura
ambiente o leggermente tiepido
(scaldare a 37°C o 40°C). Non usare
latte appena tolto dal frigorifero.
2) SCELTA DEL FERMENTO
Si fa:
- a partire da uno yogurt naturale in
commercio (preferibilmente a base
di latte intero) con una data di
scadenza più lontana possibile.
- a partire da un fermento secco
liofilizzato (comprato nei grandi
magazzini, nelle farmacie, in alcuni
negozi di prodotti dietetici). In
questo caso, rispettare il tempo di
attivazione raccomandato sulle
istruzioni del fermento.
- a partire da uno yogurt di propria
fabbricazione.
Importante: quando è stata fatta
una prima infornata, basta tenere
uno degli yogurt così realizzati per
ripopolare le successive. Dopo 5/10
infornate, conviene rinnovare il
fermento,
che
si
impoverisce
leggermente alla lunga e dà allora
un risultato di consistenza meno
solida.
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