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20)
Il pressostato aria
ha lo scopo di mettere in sicurezza (blocco) l’apparecchiatura se la pressione dell’aria
non è quella prevista. Il pressostato deve quindi essere regolato per intervenire chiudendo il contatto (pre-
visto per essere chiuso in lavoro) quando la pressione dell’aria nel bruciatore raggiunge il valore sufficiente.
Precisiamo che se non si chiude il contatto previsto per essere chiuso in lavoro (pressione aria insufficiente)
l’apparecchiatura esegue il suo ciclo ma non si inserisce il trasformatore d’accensione e non si aprono le
valvole del gas e di conseguenza il bruciatore si arresta in blocco. Per accertare il corretto funzionamento
del pressostato aria occorre,
con bruciatore al minimo dell’erogazione,
aumentare il valore di regolazione
fino a verificarne l’intervento cui deve conseguire l’immediato arresto in “blocco” del bruciatore. Sbloccare il
bruciatore, premendo l’apposito pulsante e riportare la regolazione del pressostato ad un valore sufficiente per
rilevare la pressione di aria esistente durante la fase di preventilazione. Il circuito di collegamento del presso-
stato prevede l’autocontrollo, quindi, è necessario che il contatto previsto per essere chiuso a riposo (ventola
ferma e di conseguenza assenza di pressione aria nel bruciatore), realizzi effettivamente questa condizione,
in caso contrario l’apparecchiatura di comando e controllo non viene inserita (il bruciatore resta fermo).
2)
I pressostati di controllo della pressione del gas
(minima e massima), se installati, hanno lo scopo di
impedire il funzionamento del bruciatore quando la pressione del gas non risulta compresa nei valori previsti.
Dalla funzione specifica dei pressostati risulta evidente che il pressostato di controllo della pressione minima
deve utilizzare il contatto che si trova chiuso quando, il pressostato, rileva una pressione superiore a quella
cui è regolato, il pressostato di massima deve utilizzare il contatto che si trova chiuso quando, il pressostato
rileva una pressione inferiore a quella cui è regolato. La regolazione dei pressostati di minima e di massima
pressione gas deve quindi avvenire all’atto del collaudo del bruciatore in funzione della pressione che si ri-
scontra di volta in volta. I pressostati risultano collegati elettricamente in serie, quindi l’intervento (inteso come
apertura di circuito) di uno qualsiasi dei pressostati gas, non consente l’inserzione dell’apparecchiatura e quindi
del bruciatore. Quando il bruciatore è in funzione (fiamma accesa) l’intervento dei pressostati gas (apertura di
circuito) determina immediatamente l’arresto del bruciatore. Al collaudo del bruciatore è indispensabile verifi
-
care il corretto funzionamento dei pressostati. Agendo opportunamente sui rispettivi organi di regolazione ci
si accerta dell’intervento del pressostato (apertura di circuito) che deve determinare l’arresto del bruciatore.
22) Nel caso di fotocellula UV dopo almeno un minuto dall’avvenuta accensione, estrarre la fotocellula sfilandola
dalla sua sede. Quando la fotocellula UV è sfilata dalla sua sede non può “vedere” la radiazione ultravioletta
emessa dalla fiamma, pertanto il relativo relè si diseccita. Il bruciatore si arresta subito in “blocco”. Una leg
-
gera untuosità compromette fortemente il passaggio dei raggi ultravioletti attraverso il bulbo della fotocellula
UV impedendo che, l’elemento sensibile interno riceva la quantità di radiazione necessaria per un corretto
funzionamento. Nel caso di imbrattamento del bulbo con gasolio, olio combustibile, ecc..è indispensabile
pulire adeguatamente. Precisiamo che il semplice contatto con le dita può lasciare una leggera untuosità,
sufficiente a compromettere il funzionamento della fotocellula UV. La fotocellula UV non “vede” la luce del
giorno o di una comune lampada. L’eventuale verifica di sensibilità può essere fatta con la fiamma (accen
-
dino, candela) oppure con la scarica elettrica che si manifesta tra gli elettrodi di un comune trasformatore
d’accensione. Per assicurare un corretto funzionamento il valore della corrente di cellula UV deve essere
sufficientemente stabile e non scendere al di sotto del valore minimo richiesto dall’apparecchiatura specifica,
detto valore è riportato nello schema elettrico. Può essere necessario ricercare sperimentalmente la miglior
posizione facendo scorrere (spostamento assiale o di rotazione) il corpo che contiene la fotocellula rispetto
alla fascetta di fissaggio.
23) Verificare l’efficienza dei termostati o pressostati di caldaia (l’intervento deve arrestare il bruciatore).
REGOLAZIONE DELL’ARIA SULLA TESTA DI COMBUSTIONE
(Vedi dis. n°000290)
Attenzione:
Quando, come in questo caso, il bruciatore è provvisto di valvole gas modello MB-VEF...., spostando
il dispositivo di regolazione dell’aria sulla testa di combustione si determina,
automaticamente ed
inevitabilmente,
una variazione di erogazione di gas (vedi capitolo Principio di funzionamento val-
vola modello MB-VEF...).
La testa di combustione è dotata di dispositivo di regolazione, che consente di aprire o chiudere il passaggio del-
l’aria tra il disco e la testa. Si riesce così ad ottenere, chiudendo il passaggio, un’elevata pressione a monte del
disco anche per le portate basse. L’elevata velocità e turbolenza dell’aria consente una migliore penetrazione
della stessa nel combustibile e, quindi, un’ottima miscela e stabilità di fiamma. Può essere indispensabile avere
un’elevata pressione d’aria a monte del disco, per evitare pulsazioni di fiamma, questa condizione è praticamente
indispensabile quando il bruciatore lavora su focolare pressurizzato e/o ad alto carico termico. Da quanto sopra
esposto risulta evidente che il dispositivo che chiude l’aria sulla testa di combustione deve essere portato in una
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