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b) Iniziare con un'osservazione semplice. A tal fine posizionare
un vetrino preparato (fig. 1+3.6) direttamente sotto l’obiettivo sul
tavolino portaoggetti (fig. 1+3.7 ), fissandolo al piatto mobile (fig.
1+3.14) con la clip. Per fare ciò premere lateralmente la levetta
del dispositivo di fissaggio a clip (fig. 3.28), posizionare il vetrino
preparato sul piatto mobile e, con cautela, lasciare che la clip di
fissaggio (fig. 3.29) ritorni verso il vetrino preparato. L’oggetto da
osservare deve essere posizionato esattamente sopra/sotto l’il-
luminazione. Per raggiungere tale posizione, sul piatto mobile si
trovano due viti a testa zigrinata, ossia gli azionamenti del piatto
mobile (fig. 3.26+27). Usando queste viti è possibile posizionare
esattamente l'oggetto, spostandolo a destra o a sinistra (fig.
3.27) e avanti o indietro (fig. 3.26).
c) Accendere lo schermo a cristalli liquidi, premendo l’interruttore
acceso/spento posto sul modulo dello schermo (fig. 1+2.12); la
spia di funzionamento rossa (fig. 1+2.11) si illumina. Guardare
sullo schermo a cristalli liquidi (fig. 1+2.2) ed agire con cautela
sulla ghiera della messa a fuoco (fig. 1.16) girandola finché l’im-
magine non sarà nitida. Con il piatto mobile è possibile ora cen-
trare un determinato punto dell’oggetto sullo schermo a cristallo
liquidi.
d) Per ottenere ingrandimenti maggiori, ruotare la torretta por-
taobiettivi (fig. 1.4), regolandola su una posizione superiore
(obiettivi 10x e 40x).
Attenzione:
Prima di modificare le impostazioni dell’obiettivo, abbas-
sare sempre completamente il tavolino portaoggetti (fig.
1.7). In tal modo si potranno evitare eventuali danni!
Maggiore è l’ingrandimento, maggiore è la quantità di luce ne-
cessaria per ottenere una buona qualità dell’immagine.
Informazione importante:
A seconda del preparato utilizzato, in alcuni casi, l’uso di ingran-
dimenti maggiori non implica necessariamente che si ottenga
un'immagine migliore! Nel caso in cui si siano apportate modifi-
che alla regolazione dell’ingrandimento effettuando un cambio di
obiettivo, la messa a fuoco deve essere nuovamente impostata
agendo sull’apposita ghiera (fig. 1.16). In tal caso procedere con
molta cautela. Alzando troppo velocemente il tavolino portaog-
getti, l’obiettivo ed il vetrino portaoggetti potrebbero entrare in
contatto e danneggiarsi!
e) Il fattore di ingrandimento dell’oculare a cristalli liquidi è di
12.5x. In combinazione con l’obiettivo 4x si ottiene un ingrandi-
mento complessivo di 40x, vale a dire 1 mm dell’oggetto corri-
sponde a 40 mm nell'immagine riportata sullo schermo a cristalli
liquidi. Con l’obiettivo 10x si ottiene quindi un ingrandimento
complessivo di 125x, mentre con l’obiettivo 40x l’ingrandimento
complessivo è di 500x.
f) I filtri a disco colorati (fig. 1+4.15), collocati al di sotto del tavo-
lino portaoggetti (fig. 1+4.7), facilitano l’osservazione di preparati
di colore molto chiaro o trasparenti. Scegliere il colore più adatto
a seconda dell’oggetto da osservare. Le parti che compongono
gli oggetti incolori/trasparenti (ad es. granelli di amido, organismi
unicellulari) potranno essere così meglio riconoscibili.
3.2 Uso del modulo dello schermo
3.2.1 Osservazioni sullo schermo
Dopo aver impostato lo schermo a cristalli liquidi (cfr. punto
3.1 c), l'oggetto da osservare sarà visibile in modalità dal
vivo. Sullo schermo sono inoltre riportate cinque informa-
zioni:
a) In alto a destra è visibile l’orario.
b) In basso a destra è riportata la memoria ancora libera del
modulo dello schermo per i file di immagine.
c) Al centro è visibile una lente di ingrandimento che rappre-
senta il fattore elettronico di zoom. Premendo i tasti direzio-
nali “a destra” e “a sinistra” (fig. 2.20) l’ingrandimento
elettronico dell’immagine può essere regolato selezionando
i fattori di ingrandimento da 1 a 4. Per far scorrere i fattori
più velocemente tenere premuti i tasti! L’ingrandimento mas-
simo ottenibile per il microscopio LDC Micro è quindi pari a
4 x 500 = 2000x.
d) In basso a sinistra sono visibili i simboli della fotocamera
(modalità per l’acquisizione di immagini fotografiche) e della
risoluzione dell'immagine (numero di pixel in larghezza).
e) In alto a sinistra è visibile la correzione della luminosità EV.
Premendo i tasti direzionali “in alto” e “in basso” (fig. 2.20)
è possibile modificare il valore nominale della luminosità di-
minuendolo di -1,5 (scuro) o aumentandolo di +1,5 (chiaro).
Per far scorrere i fattori più velocemente tenere premuti i
tasti!
3.2.2 Acquisizione di fotografie
Premendo il tasto di acquisizione “SNAP” (fig. 2.21) è pos-
sibile acquisire un’immagine visualizzata nella modalità dal
vivo.
3.2.3 Gestione delle fotografie
Premendo il tasto di cambio della modalità “ESC” (fig. 2.23) è
possibile alternare tra la modalità di ripresa dal vivo e l’elenco
delle fotografie memorizzate. Premendo i tasti direzionali (fig.
2.20) è possibile spostarsi nell’elenco e selezionare l'imma-
gine desiderata; l’immagine selezionata è contornata in giallo.
Per visualizzarla premere il tasto di invio “OK” (fig. 2.20). Con
“ESC” si ritorna all’elenco; premendo nuovamente il tasto
“ESC” si va alla modalità di visualizzazione dal vivo.
Premendo il tasto “MENU” (fig. 2.22) durante la visualizzazione
dell’elenco, appare una barra di menu, le cui voci possono es-
sere selezionate mediante gli opportuni tasti direzionali (fig.
2.20). Nel menu è possibile anche modificare determinate im-
postazioni e renderle attive premendo il tasto di invio "OK" (fig.
2.20).
Panoramica del menu:
a) Protect (protegge i file di immagine che non potranno es-
sere così sovrascritti o cancellati): Lock (attiva la protezione),
Unlock (disattiva la protezione), Exit (chiude il menu).
b) Delete (cancella i file di immagine): Exit (chiude il menu),
Current (cancella il file di immagine selezionato), All (cancella
tutti i file di immagine).
c) Info (informazioni sul file di immagine) che possono essere
brevemente visualizzate premendo "OK".
d) Cancel (chiude il menu).
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