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quando il bruciatore lavora con una più elevata erogazione di combustibile.
Modificando la posizione del disco fiamma occorre, normalmente, correggere anche le posizioni della serranda di
regolazione aria della 1° e della 2° fiamma e, successivamente, verificare che l’accensione avvenga correttamen-
te.
17) Il pressostato aria ha lo scopo di mettere in sicurezza (blocco) l’apparecchiatura se la pressione dell’aria non è
quella prevista. Il pressostato deve quindi essere regolato per intervenire chiudendo il contatto (previsto per
essere chiuso in lavoro) quando la pressione dell’aria nel bruciatore raggiunge il valore sufficiente. Il circuito di
collegamento del pressostato prevede l’autocontrollo, quindi, è necessario che il contatto previsto per essere
chiuso a riposo (ventola ferma e di conseguenza assenza di pressione aria nel bruciatore), realizzi effettivamente
questa condizione, in caso contrario l’apparecchiatura di comando e controllo non viene inserita (il bruciatore
resta
fermo).
Precisiamo che se non si chiude il contatto previsto per essere chiuso in lavoro l’apparecchiatura esegue, solo
parzialmente, il suo ciclo ma si arresta in “blocco” senza aver inserito né il trasformatore d’accensione né le
valvole gas. Per accertare il corretto funzionamento del pressostato aria occorre, con bruciatore acceso con la
sola prima fiamma, aumentare il valore di regolazione fino a verificarne l’intervento a cui deve conseguire l’imme-
diato arresto in “blocco” del bruciatore. Sbloccare il bruciatore, premendo l’apposito pulsante e riportare la
regolazione del pressostato ad un valore sufficiente per rilevare la pressione di aria esistente durante la fase di
preventilazione.
18) I pressostati di controllo della pressione del gas (minima e massima) hanno lo scopo di impedire il funziona-
mento del bruciatore quando la pressione del gas non risulta compresa nei valori previsti. Dalla funzione specifica
dei pressostati risulta evidente che il pressostato di controllo della pressione minima deve utilizzare il contatto che
si trova chiuso quando, il pressostato, rileva una pressione superiore a quella a cui è regolato. Il pressostato di
massima deve utilizzare il contatto che si trova chiuso quando, il pressostato rileva una pressione inferiore a
quella a cui è regolato. La regolazione dei pressostati di minima e di massima pressione gas deve quindi avve-
nire all’atto del collaudo del bruciatore in funzione della pressione che si riscontra di volta in volta. I pressostati
risultano collegati elettricamente in serie, quindi, l’intervento (inteso come apertura di circuito) dei pressostati del
gas non consentono l’inserzione dell’apparecchiatura. Precisiamo che l’intervento (inteso come apertura di cir-
cuito) di uno qualsiasi dei pressostati, quando il bruciatore è in funzione (fiamma accesa), determina immediata-
mente l’arresto del bruciatore. Al collaudo del bruciatore è indispensabile verificare il corretto funzionamento dei
pressostati.
Agendo opportunamente sui rispettivi organi di regolazione ci si accerta dell’intervento del
pressostato (apertura di circuito) che deve determinare l’arresto del bruciatore.
19) Controlli di sicurezza
Verificare l’efficienza del rivelatore di fiamma fotocellula UV. Dopo almeno un minuto dall’avvenuta accensione,
estrarre la fotocellula sfilandola dalla sua sede. Quando la fotocellula UV è sfilata dalla sua sede non può più
“vedere” la radiazione ultravioletta emessa dalla fiamma, pertanto il relativo relè si diseccita. Il bruciatore si
arresta subito in “blocco”. Una leggera untuosità compromette fortemente il passaggio dei raggi ultravioletti attra-
verso il bulbo della fotocellula UV impedendo che, l’elemento sensibile interno riceva la quantità di radiazione
necessaria per un corretto funzionamento. Nel caso di imbrattamento del bulbo con gasolio, olio combustibile
ecc., è indispensabile pulire adeguatamente. Precisiamo che il semplice contatto con le dita può lasciare una
leggera untuosità, sufficiente a compromettere il funzionamento della fotocellula UV. La fotocellula UV non “vede”
la luce del giorno o di una comune lampada. L’eventuale verifica di sensibilità può essere fatta con la fiamma
(accendino, candela) oppure con la scarica elettrica che si manifesta tra gli elettrodi di un comune trasformatore
d’accensione. Per assicurare un corretto funzionamento il valore della corrente di cellula UV deve essere suffi-
cientemente stabile e non scendere al di sotto del valore minimo richiesto dall’apparecchiatura specifica, detto
valore è riportato nello schema elettrico. Può essere necessario ricercare sperimentalmente la miglior posizione
facendo scorrere (spostamento assiale o di rotazione) il corpo che contiene la fotocellula rispetto alla fascetta di
fissaggio. La verifica si effettua inserendo un micro-amperometro, con scala adeguata, in serie ad uno dei due
cavi di collegamento della fotocellula UV, ovviamente occorre rispettare la polarità (+ e -). L’apparecchiatura si
può sbloccare solo con intervento manuale premendo l’apposito pulsante (sblocco). La prova dell’efficienza del
blocco deve essere effettuata almeno due volte. Verificare l’efficienza dei termostati o pressostati di caldaia
(l’intervento deve arrestare il bruciatore). Verificare l’efficienza dei pressostati aria e gas.