SFL
3
IT
cod. 3540Z902 - 01/2012 (Rev. 00)
=
2.4 Regolazioni
Avvertenze
Per evitare formazione di condensa in camera di combustione, è consigliabile posiziona-
re la manopola di regolazione a 60°C; ottimale sarebbe posizionarla a 80°C e regolare
la temperatura dell'acqua di riscaldamento mediante valvola miscelatrice.
Le uniche operazioni manuali necessarie sono:
-
Una pulizia periodica del focolare attraverso la griglia anteriore, con evacuazione
delle scorie del cenerario, aprendo la portina inferiore.
-
Un caricamento periodico del focolare dall'apposita portina superiore.
Regolazione pressione impianto
Periodicamente è necessario controllare che l'impianto sia pieno d'acqua. Tali controlli
si fanno a freddo, verificando i vasi d'espansione, che se di tipo aperto devono avere l'ac-
qua al livello iniziale, se di tipo chiuso devono avere una pressione uguale a quella di
precarica di partenza.
3. INSTALLAZIONE
3.1 Disposizioni generali
L'INSTALLAZIONE DELLA CALDAIA DEVE ESSERE EFFETTUATA SOLTANTO DA
PERSONALE SPECIALIZZATO E DI SICURA QUALIFICAZIONE, OTTEMPERANDO A
TUTTE LE ISTRUZIONI RIPORTATE NEL PRESENTE MANUALE TECNICO, ALLE DI-
SPOSIZIONI DI LEGGE VIGENTI, ALLE PRESCRIZIONI DELLE NORME NAZIONALI
E LOCALI E SECONDO LE REGOLE DELLA BUONA TECNICA.
3.2 Luogo d’installazione
La caldaia deve essere installata in apposito locale con aperture di aerazione verso
l’esterno secondo quanto prescritto dalle norme vigenti. Se nello stesso locale vi sono
più bruciatori o aspiratori che possono funzionare assieme, le aperture di aerazione de-
vono essere dimensionate per il funzionamento contemporaneo di tutti gli apparecchi.Il
luogo di installazione deve essere privo di oggetti o materiali infiammabili, gas corrosivi
polveri o sostanze volatili che, possono essere aspirati dal ventilatore. L’ambiente deve
essere asciutto e non esposto a pioggia, neve o gelo.
A
Attorno all’apparecchio, deve essere previsto lo spazio per lo smontaggio della
mantellatura e per le normali attività di manutenzione. Accertarsi in particolare
che nella parte anteriore della caldaia vi sia spazio sufficiente per consentire il
caricamento del combustibile.
Per l'installazione, procedere come segue:
1.
Rimuovere la caldaia dall'imballo.
2.
Montare il regolatore termostatico
"H"
fig. 2.
3.
Collegare mandata e ritorno caldaia all'impianto di riscaldamento.
4.
Regolare la vite di registro del portello di presa aria in modo che con portello in ap-
poggio rimanga in ogni caso un passaggio aria di circa 1 - 2 mm massimo. Con cal-
daia fredda, posizionare il termostato di regolazione a 60°. Agganciare la catenella
“C“
all'apposito occhiello
“D“
del portello di presa aria, regolandone la lunghezza
in modo che il passaggio d'aria
"L"
(fig. 2) sia circa 15 mm per "coke III" e 2 mm per
"legno".
fig. 2 - Installazione
3.3 Collegamenti idraulici
La potenzialità termica dell’apparecchio va stabilita preliminarmente con un calcolo del
fabbisogno di calore dell’edificio secondo le norme vigenti. L’impianto deve essere cor-
redato di tutti i componenti per un corretto e regolare funzionamento. In particolare, pre-
vedere tutti i dispositivi di protezione e sicurezza prescritti dalle norme vigenti. Essi
devono essere installati sulla tubazione di mandata del circuito di acqua calda entro una
distanza non superiore a 0.5 metri, senza interposizione di organi di intercettazione.
L’apparecchio non viene fornito di vaso d’espansione; il suo collegamento pertanto,deve
essere effettuato a cura dell’installatore.
A richiesta è disponibile una valvola di sicurezza idonea all’uso con questo apparecchio.
B
Lo scarico della valvola di sicurezza deve essere collegato ad un imbuto o tubo
di raccolta, per evitare lo sgorgo di acqua a terra in caso di sovrapressione nel
circuito di riscaldamento. In caso contrario, se la valvola di scarico dovesse in-
tervenire allagando il locale, il costruttore della caldaia non potrà essere ritenu-
to responsabile.
Non utilizzare i tubi degli impianti idraulici come messa a terra di apparecchi
elettrici.
Prima dell’installazione effettuare un lavaggio accurato di tutte le tubazioni dell’impianto
per rimuovere residui o impurità che potrebbero compromettere il buon funzionamento
dell’apparecchio.
Effettuare gli allacciamenti ai corrispettivi attacchi secondo il disegno riportato al cap. 5
ed ai simboli riportati sull’apparecchio.
Caratteristiche dell’acqua impianto
In presenza di acqua con durezza superiore ai 25° Fr (1°F = 10ppm CaCO3), si prescrive
l’uso di acqua opportunamente trattata, al fine di evitare possibili incrostazioni in caldaia.
Il trattamento non deve ridurre la durezza a valori inferiori a 15°F (DPR 236/88 per utilizzi
d’acqua destinati al consumo umano). È comunque indispensabile il trattamento dell’ac-
qua utilizzata nel caso di impianti molto estesi o di frequenti immissioni di acqua di rein-
tegro nell’impianto.
Sistema antigelo, liquidi antigelo, additivi ed inibitori
Qualora si renda necessario, è consentito l’uso di liquidi antigelo, additivi e inibitori, solo
ed esclusivamente se il produttore di suddetti liquidi o additivi fornisce una garanzia che
assicuri che i suoi prodotti sono idonei all’uso e non arrecano danni allo scambiatore di
caldaia o ad altri componenti e/o materiali di caldaia ed impianto. È proibito l’uso di liquidi
antingelo, additivi e inibitori generici, non espressamente adatti all’uso in impianti termici
e compatibili con i materiali di caldaia ed impianto.
Collegamento a serpentino di sicurezza
Insieme alle caldaie è possibile ricevere uno scambiatore termico (opzionale) di sicurez-
za esterno (circuito di raffreddamento).
Nei paesi in cui si applica la norma EN 303-5, la caldaia deve disporre di un impianto che
permetta un'uscita sicura del calore in eccesso senza energia aggiuntiva. In tal modo la
temperatura massima dell'acqua della caldaia non supererà i 100 °C (protezione antisur-
riscaldamento).
La pressione minima di alimentazione dell'acqua di raffreddamento deve essere di 2,0
bar. Deve essere disponibile una portata in volume di almeno 10 l/min.
•
Rimuovere la flangia
“A”
posta nella parte posteriore della caldaia.
•
Montare il serpentino
“N”
fissandolo con i 4 bulloni.
•
Montare la valvola di sicurezza
"P"
sull'uscita del serpentino
"N"
rispettando il sen-
so indicato dalla freccia. Inserire la sonda
"Q"
della valvola nell'apposita guaina
"G"
. Collegare l'ingresso acqua direttamente al serpentino di sicurezza. Collegare
l'uscita alla valvola.
fig. 3 - Collegamento dello scambiatore termico di sicurezza
A
Nel solo utilizzo a pellet (con bruciatori
FERROLI“SUN P7”
-
“SUN P12”
) in
alternativa al serpentino di sicurezza è possibile utilizzare il “Kit sicurezza ter-
mostatico”
cod. 033001X0
.
C
L
H
D
P
Q
G
N
A