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LETTURA DEL CONTATORE GAS (METANO)
Quando il bruciatore è funzionante alla portata massima occorre controllare che la quantità di gas erogata sia
quella necessaria per le esigenze della caldaia.
Il potere calorifico inferiore del metano è di circa 8550 kcal/m
3
, per altri tipi di gas occorre informarsi del potere
calorifico del gas alla Società Distributrice. L’erogazione oraria deve essere rilevata al contatore, ovviamente
occorre accertarsi che durante il rilevamento non esistano altri utilizzatori di gas in funzione.
Se il contatore misura l’erogazione del gas ad una pressione non superiore ai 400 mm.C.A. si tiene conto del
valore indicato dal contatore senza correzioni. Per una prima indicazione si accende il bruciatore e quando lo
stesso si è portato all’erogazione nominale si rileva la portata di gas in un minuto esatto (differenza tra due letture
ad un minuto esatto l’una dall’altra).
Moltiplicando il valore rilevato per sessanta si ottiene la portata in sessanta minuti, cioè in un’ora. La portata rilevata
viene assunta come valore reale se il contatore misura ad una pressione non superiore ai 400 mm.C.A., in caso
contrario il valore rilevato deve essere moltiplicato per il coefficiente di correzione, come qui di seguito esposto.
Successivamente si moltiplica l’erogazione oraria (m
3
/h) per il potere calorifico del gas ottenendo la potenza ero
-
gata in kcal/h che deve corrispondere od essere molto prossima a quella richiesta dalla caldaia (potere calorifico
inferiore per metano = 8550 kcal/m
3
).
Si deve evitare di mantenere in funzione, diversi minuti, il bruciatore se la portata è superiore a quella massima
ammessa per la caldaia, per evitare possibili danni alla stessa; è quindi opportuno fermare il bruciatore subito
dopo le due letture del contatore.
CORREZIONI DEL VALORE INDICATO DAL CONTATORE
Se il contatore misura il gas ad una pressione superiore ai 400mm.C.A. occorre moltiplicare il valore letto per
un coefficiente di correzione.
Indicativamente
i valori dei coefficienti di correzione da adottare di volta in volta in
funzione della pressione del gas esistente nel contatore, possono essere determinati nel modo seguente:
si somma al numero (uno) il numero che esprime il valore della pressione del gas in bar, esistente nel conta-
tore.
Esempio n°
Pressione del gas nel contatore = 2 bar, il coefficiente di moltiplicazione è 1 + 2 = 3.
Per cui se si è letto al contatore una erogazione di 00 m
3
/h si deve moltiplicare per 3 il valore letto per ottenere
la portata reale che è 00 m
3
/h X 3 = 300 m
3
/h effettivi.
Esempio n° 2
Pressione del gas al contatore = 1,2 bar, il coefficiente di moltiplicazione è 1 + 1,2 = 2,2.
Per cui se si è letto al contatore una erogazione di 00 m
3
/h si deve moltiplicare per 2,2 il valore letto per ottenere
la portata reale che è 00 m
3
/h X 2,2 = 220 m
3
/h effettivi.
Esempio n°3
Pressione del gas al contatore 0,3 bar (3000 mm.c.a.) il coefficiente di moltiplicazione è 1 + 0,3 = 1,3.
Per cui se si è letto al contatore una erogazione di 00 m
3
/h si deve moltiplicare per ,3 il valore letto per ottenere
la portata reale che è 30 m
3
/h effettivi.
Esempio n°4
Pressione del gas al contatore 0,06 bar (600 mm.c.a.) il coefficiente di moltiplicazione è 1 + 0,06 = 1,06.
Per cui se si è letto al contatore una erogazione di 00 m
3
/h si deve moltiplicare per ,06 il valore letto per otte-
nere la portata reale che sarà 00 m
3
/h X ,06 = 06 m
3
/h effettivi.
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