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Si rimedia variando la quantità di aria e/o di gas erogati in modo da trovare il corretto rapporto. Lo stesso
inconveniente può essere causato da una non corretta distribuzione aria/gas nella testa di combustione.
Si rimedia agendo sul dispositivo di regolazione della testa di combustione, chiudendo o aprendo mag-
giormente, il passaggio dell’aria tra testa e diffusore gas.
c)
Può capitare che la corrente di ionizzazione sia contrastata dalla corrente di scarica del trasformatore di
accensione (le due correnti hanno un percorso in comune sulla “massa” del bruciatore) pertanto il brucia-
tore si porta in blocco per insufficiente ionizzazione. Si rimedia invertendo l’alimentazione (lato 220V)
del trasformatore di accensione (si scambiano di posto i due fili che portano la tensione al trasformatore).
Detto inconveniente può anche essere causato da una insufficiente “messa a terra” della carcassa del
bruciatore.
Precisiamo che il valore minimo della corrente di ionizzazione per assicurare il funzionamento dell’appa-
recchiatura è riportato nello schema elettrico specifico.
Per verificare la corrente di ionizzazione si collega un micro-amperometro con scala adeguata “in serie”
al circuito di ionizzazione.
Precisiamo che il filo ad alto isolamento che proviene dall’elettrodo deve essere inserito al negativo
(segno -) del micro-amperometro.
11)
Con bruciatore acceso alla prima fiamma occorre verificare subito, visivamente, l’entità e l’aspetto della fiamma
provvedendo alle correzioni necessarie operando sui regolatori dell’erogazione del gas e dell’aria (vedi punto 7 e
punto 8).
Successivamente si effettua una verifica sulla quantità di gas erogata con una lettura al contatore (vedi punto 15).
Se necessario si corregge l’erogazione di gas e della relativa aria di combustione operando come precedente-
mente descritto ( punto 7 e punto 8).
Nota : Per la regolazione della valvola gas e serranda aria, vedere le istruzioni specifiche, riportate nelle pagine
seguenti.
12)
Dopo aver regolato il funzionamento con la prima fiamma, spegnere il bruciatore, aprire l’interruttore generale e
chiudere il circuito elettrico che comanda l’inserzione della seconda fiamma (collegare i morsetti n° 19 e n° 26
vedi schema elettrico).
13)
Aprire della quantità che si presume necessaria, il regolatore manuale di portata del gas per la seconda fiamma
(fiamma principale). Per la regolazione della valvola gas, vedere le istruzioni specifiche, riportate nelle pagine
seguenti.
14)
Inserire, ora, nuovamente il bruciatore chiudendo l’interruttore generale e quello dell’apparecchiatura.
Il bruciatore si accende ed, automaticamente, inserisce la seconda fiamma (fiamma principale).
Verificare subito, visivamente, l’entità e l’aspetto della fiamma provvedendo, se necessario, a correggere l’eroga-
zione di gas e di aria, come esposto ai punti 7 e 8.
15)
Con il bruciatore acceso all’erogazione nominale si rileva la portata di gas facendo la differenza tra due letture ad
un minuto esatto l’una dall’altra.
Moltiplicando il valore rilevato per sessanta si ottiene la portata in sessanta minuti, cioè in un’ora. La portata
rilevata viene assunta come valore reale se il contatore misura ad una pressione inferiore ai 400 mm.c.a., in caso
contrario il valore rilevato deve essere moltiplicato per il coefficiente di correzione. (Vedere capitolo “Lettura
contatore”). Successivamente si moltiplica l’erogazione oraria (m
3
/h) per il potere calorifico del gas ottenendo
la potenza erogata in Kcal/h che deve corrispondere o essere molto prossima a quella richiesta dalla caldaia
(potere calorifico inferiore per metano = 8550 Kcal/h).
Agire adeguatamente sul regolatore della portata gas per la seconda fiamma per adeguarla al caso specifico. Si
deve evitare di mantenere in funzione il bruciatore se la portata è superiore a quella massima ammessa per la
caldaia, per evitare possibili danni alla stessa, è quindi opportuno fermare il bruciatore subito dopo le due letture
del contatore.
Successivamente si controlla la combustione con gli appositi strumenti.
Per un corretto rapporto aria/gas si deve rilevare un valore di anidride carbonica (CO
2
) per il metano che sia
almeno 8% all’erogazione minima del bruciatore fino al valore ottimo del 10% per l’erogazione massima. Scon-
sigliamo di superare il valore del 10% per evitare di funzionare con un eccesso di aria troppo limitato che potrebbe
causare (variazione della pressione atmosferica, presenza di deposito di polvere nei condotti dell’aria) una sen-
sibile quantità di CO (ossido di carbonio).
É indispensabile verificare con l’apposito strumento che la percentuale di ossido di carbonio (CO) presente nei
fumi non superi il valore massimo ammesso di 0,1.